Avete notato? Ultimamente si fa un gran parlare di gay. Stampa, radio, giornali: ovunque ci sia un retrogrado che vuole deliziarci con un po di luoghi comuni triti e ritriti sugli omosessuali, spunta un articolo, una dichiarazione, una smentita. Oggi ho impiegato due ore due per tornare a casa (grazie Atm, grazie! Fare Milano centro- Brianza con te è sempre un'avventura!) e l'unica cosa che avevo con me da leggere era la copia settimanale di Vanity Fair. Dalla quale ho potuto apprendere che, secondo l'esimio Signor Legrottaglie dovremmo leggere la Bibbia per imparare qualcosa, redimerci, e sopratutto smettere d'essere gay solo per moda, o per un esasperato bisogno di dare contro al sistema.
Ora, io sono stufa. Soffro di gastrite, non posso continuare a leggere ste cazzate. Non è giusto che ad esprimersi siano sempre e solo individui con la lungimiranza di un cavolo bollito. Per cui lancio una disperata, accorata campagna: “Meno cazzate, più Sedaris!”
Vi ho già parlato di David Sedaris, si? Beh, non è mai abbastanza.
Oltre ad aver il blog titolato come uno dei suoi racconti, io nutro una viscerale, incontenibile, sincera passione per David Sedaris. Leggere Sedaris vi aprirà un mondo in cui le cose sono decisamente più migliori, la parola “cavatappi ” ha un senso tutto suo, gli olandesi non hanno Babbo Natale ma fra i sei e gli otto uomini neri, Gesù si fa la barba e tranquille, se avete la r moscia è perchè siete gay. Davvero, meno cazzate più Sedaris.
Sui giornali, alla radio, in televisione: al posto dell'idiozia di certi cantautori italiani dovrebbero risuonare ovunque le parole di Sedaris, così meravigliose, sensate e toccanti in All the beauty you will ever need.
Per favore, meno cazzate, più Sedaris!
Italia sono stati pubblicati:
Ora, io sono stufa. Soffro di gastrite, non posso continuare a leggere ste cazzate. Non è giusto che ad esprimersi siano sempre e solo individui con la lungimiranza di un cavolo bollito. Per cui lancio una disperata, accorata campagna: “Meno cazzate, più Sedaris!”
Vi ho già parlato di David Sedaris, si? Beh, non è mai abbastanza.
Oltre ad aver il blog titolato come uno dei suoi racconti, io nutro una viscerale, incontenibile, sincera passione per David Sedaris. Leggere Sedaris vi aprirà un mondo in cui le cose sono decisamente più migliori, la parola “cavatappi ” ha un senso tutto suo, gli olandesi non hanno Babbo Natale ma fra i sei e gli otto uomini neri, Gesù si fa la barba e tranquille, se avete la r moscia è perchè siete gay. Davvero, meno cazzate più Sedaris.
Sui giornali, alla radio, in televisione: al posto dell'idiozia di certi cantautori italiani dovrebbero risuonare ovunque le parole di Sedaris, così meravigliose, sensate e toccanti in All the beauty you will ever need.
Per favore, meno cazzate, più Sedaris!
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- Holidays on ice
- Me parlare bello un giorno
- Ciclopi
- Mi raccomando, tutti vestiti bene
- Diario di un fumatore
Inedito, ma facilmente reperibile in lingua originale Where you are engulfed in flames, il quale contiene il sopracitato, meraviglioso racconto All the beauty you will ever need.
3 commenti:
aspettavo l'ultimo post della giornata (..si perchè ogni sera aspetto l'ultimo post come una bimba aspetta di vedere il suo cartone animato preferito) ed eccolo qui...grazie :-)
grazie!!
commento più articolato: grazie a te, davvero!
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