sabato 28 marzo 2009

Lost and delirious (ovvero, purtroppo, L'altra metà dell'amore)

Quando Lost and delirious uscì al cinema, io avevo quattordici anni. Era estate e, dopo aver convinto qualche amica ad accompagnarmi (accettarono in poche ma, devo ammettere, furono facili da convincere), ci ritrovammo in cinque in sala. Tre giovani liceali, con pop corn e tè freddo (noi) e una coppia di quarantenni coi capelli medio corti e la mano presa durante tutta la proiezione. Non mi dispiace essere in pochi al cinema, mi è capitato più di una volta e trovo che crei un ambiente incredibilmente intimo, così, anche quel pomeriggio, mi sono sistemata sulla poltrona, ho preso una manciata di pop corn e ho aspettato il film.
Ricordo che quel che mi sorprese fu che, per la prima volta, un film su cui avevo grosse aspettative non mi deluse. Forse perchè, in realtà, non sapevo bene cosa aspettarmi, forse perchè, a quell'età, vederlo davvero sullo schermo di un cinema sembrava incredibile.
E benchè fossi, in fondo, perfettamente cosciente dell'attrazione che provavo per le ragazze, il film mi forniva una giustificazione pronta e perfettamente etica (What? You think I'm a lesbian? No, this is Paulie in love with Tori, and Tori is, I know she is, in love with me, and neither of us is a lesbian!) dietro cui ci si poteva nascondere con chi non avrebbe capito.
Sono passati otto anni, dal 2001, e in questi otto anni mi è capitato di rivederlo spesso, per mostrarlo a qualcuno, per cullarmi in quelle vecchie sensazioni, perchè alle volte, per dormire, ho bisogno di un film che conosco già. Ogni volta, però, mi fa battere il cuore come quella prima volta.

Questa non è una vera recensione, lo so. Ho pensato però, vista la fama che il film già possiede, di raccontarvi i miei ricordi e le mie sensazioni, che sono, alla fine, il motivo per cui lo consiglierei. Il motivo per cui lo consiglio.

15 commenti:

Giorgia ha detto...

solo io (no, anche lara) potevo guardare quel fotogramma del film appeso alla tua porta e continuare a negare l'evidenza!

Silvia ha detto...

No, no, anche mia mamma!

UovoallaCoque ha detto...

Non amo questo film (ho dei bruttissimi ricordi legati ad esso), ma capisco perfettamente il tipo di sentimento che ti ci lega!

The Ant ha detto...

In generale non amo i film a tematica lgbt che finiscono tragicamente. Pur ben fatti e pensati con le migliori intenzioni fanno precipitare tutti noi in un altro abusato stereotipo: essere omosessuali porta all'infelicità. Quando invece è l'omofobia e a tutte le sue possibili manifestazioni a portare l'infelicità.
Un film che ho amato molto è "L'Albero di Antonia" (premio Oscar 1996 come miglior film straniero), dove (tra le altre meravigliose storie al femminile) c'è una delle protagoniste che a un certo punto SCEGLIE a modo suo di divenire madre.
Un film meraviglioso e per niente 'leggero' ma molto molto molto positivo.
Un altro che pure ho amato (grazie all'happy end) è invece di gran lunga più leggero: si tratta di "Imagine Me & You".
Finisco con "Il Caimano". So che parla d'altro. Ma c'è una scena in cui un incredulo Silvio Orlando non sa come reagire davanti alla notizia che si, la piccola ha due mamme...!

Per oggi smetto di tormentare il vostro bel blog. Grazie dell'ospitalità e... ancora i miei complimenti!

Marta ha detto...

"In generale non amo i film a tematica lgbt che finiscono tragicamente. Pur ben fatti e pensati con le migliori intenzioni fanno precipitare tutti noi in un altro abusato stereotipo: essere omosessuali porta all'infelicità."

concordo. in quelli tragici ci vedo un po' un velato "mmmorirete tuuuutttteee" detto con voce cavernosa.
l'albero di antonia non l'ho ancora visto, grazie per averlo segnalato, recupererò.
in effetti "imagine me and you " è proprio un bel film, abbiamo deciso che si merita una recensione del week end, anche per il suo tono scanzonato, fuori dal coro di tragedia di cui sopra.
in ambito di film italiani, ricordo vagamente, ma molto vagamenete, un film con francesca neri che interpretava una lesbica, ( mi chiamo andrea? sono andrea? io amo andrea?) salvo poi finire con un uomo. ma devo averlo visto su rete 4, tarda notte, mezza addormentata, quindi probabilmente ricordo male la trama.

e comunque, è sempre un piacere leggere i tuoi commenti!

The Ant ha detto...

Bene! Attendo curiosa la vostra recensione su 'La sposa e la fiorista' :)

Visto che la vostra giovane età vi ha negato un sacco di cose che sono state invece concesse a me (questo è ciò che rispondo quando la mia 'lei' mi prende in giro per i miei anni - ne ha tredici meno di me)... scrivo di nuovo per consigliarvi un film che contiene una scena molto bella tra Susan Sarandon e Catherine Denevue...

Il film in italiano titola un improbabile 'Miriam si sveglia a mezzanotte' e poiché è un film di vampiri (quando ancora non andavano granché di moda) in originale è più appropriatamente 'The Hunger' in cui la Denevue e (udite udite!) David Bowie sono una coppia piuttosto assetata...

Film antico, perciò la scena di cui vi dico a me poco più che ventenne sembrò audacissima. A voi sembrerà nulla... va bè...

Perché ve la segnalo? Per la dichiarazione che la mitica Susan Sarandon rilasciò nel corso di una intervista. Il giornalista chiedeva se aveva avuto problemi a girare una scena lesboerotica insieme a Catherine Denevue. La Sarandon disse più o meno che al regista che le offriva per 'scioglierla' un po' di whisky, rispose 'sei matto? Secondo te per fare sesso con la Denevue bisognerebbe ubriacarsi??'

Per la serie: cronache dal passato...
Ciao!

Marta ha detto...

l'ho visto! l'ho visto!
anni fa, in una biblioteca. era appena uscito quindi non in prestito.l'ho dovuto vedere in mezzo ai bambini che giocavano con i libri arte- fai- da- te
ti lascio immaginare l'imbarazzo durante le scene di sesso...
e poi c'erano i Bauhaus in apertura. ho anche provato a cercare il libro, ma nulla da fare, non l'hanno pubblicato in italia

The Ant ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=6850CjhIzrY&feature=related

Questa è la scena che prelude... carica erotica a mille!

Io l'ho visto insieme a mia sorella più grande, che all'epoca ancora non sapeva nulla di me.
Io sulla poltrona con la netta sensazione che fosse VISIBILE il cuore che aumenta i battiti e la vena che pulsa sul collo.
Imbarazzante da morire anche per me, eh he hehehe!!

UovoallaCoque ha detto...

Nel primo intervento, The Ant ha scritto un pensiero che condivido.
Un film che a me piace tanto, proprio perchè fa ridere, è "Kissing Jessica Stein"!

UovoallaCoque ha detto...

Neanche a me piacciono i film LGBT tragici.
Voglio dire: perchè tutte finiscono con uccidersi o tagliarsi le vene?

Sotto questo punto di vista, ecco perchè amo "Kissing Jessica Stein"! Mi fa morire dalle risate!

Silvia ha detto...

Anch'io preferisco i film LGBT che non abbiano un clima così tragico, ma a questo sono particolarmente legata. Quando l'ho visto per la prima volta, tra l'altro, mi era sembrato un po' "esagerato" per come era stata trattata tutta la faccenda, dalla reazione delle compagne, alla paura dei genitori, al suicidio. Informandomi, però, ho scoperto che il film si basa su un romanzo (intitolato The wives of bath) ambientato negli anni '50, ovvero in un contesto che giustifica l'evolversi della vicenda.
La prossima recensione, promesso, sarà su un film allegro!

The Ant ha detto...

x frog... La recensione meritava. I tuoi ricordi pure.
Il film un po' meno (ma questa è una cosa che dipende dai gusti di ciascuna!).
Lungi da me l'idea di fare la guatsfeste nel tuo bel blog!

Però, già che ci siamo... e visto che accogli senza troppi bronci sollecitazioni anche da chi ti legge... volevo sapere se conosci "The Incredibly True Adventure Of Two Girls In Love" e se si... se prima o poi ci fai su una recensione.

Grazie!



PS: Esagerato? Naaaa... in fin dei conti le protagoniste sono pur sempre in un contesto upper class. Penso che scoprirsi innamorate di una amica a Torbellamonaca o Labaro (per fare riferimento a qualcosa che ho vicino casa) sia di gran lunga più complicato..

Silvia ha detto...

Altro che bronci, non può che farmi piacere confrontarmi con persone intelligenti!
(Ragion per cui i commenti non solo sono ben accetti, ma più ce n'è, meglio è!)

Per quanto riguarda The incredibly adventure of two girls in love, si, l'ho visto, e mi è anche piaciuto parecchio (dico anche perchè a dir la verità ero partita con un po' di pregiudizi), quindi sarà indubbiamente incluso nelle recensioni del weekend.

Infine, credo che il contesto upper class, per quanto agevolante per certi aspetti, possa rivelarsi restrittivo in altri, come ad esempio le aspettative sociali (e quindi familiari)... Non so...

The Ant ha detto...

"credo che il contesto upper class, per quanto agevolante per certi aspetti, possa rivelarsi restrittivo in altri, come ad esempio le aspettative sociali (e quindi familiari)..."

E sono due.
In un totale evidentemente destinato a crescere.
Le cose a cui non avevo mai pensato e su cui mi ritroverò a riflettere grazie al tuo blog.
Di nuovo grazie.
E buona serata!

PS: così 'a naso' potrei risponderti che anche su una figlia non-lesbica arrivano pressioni familiari di un certo tipo... aspettative di tipo socioeconomico... ma non voglio essere frettolosa e trarre conclusioni populiste aggratiss... :o) Ci torniamo su, ok?

Sara ha detto...

"Io l'ho visto insieme a mia sorella più grande, che all'epoca ancora non sapeva nulla di me.
Io sulla poltrona con la netta sensazione che fosse VISIBILE il cuore che aumenta i battiti e la vena che pulsa sul collo."

quoto The Ant, a me però è andata ancora peggio: l'ho visto con il mio ex di fianco (che ovviamente non sapeva perché all'epoca a malapena l'ammettevo con me stessa di essere lesbica)... e anch'io avevo la netta sensazione che i battiti accelerati si potessero udire per tutta casa... :D

vabbè che poi con lui ho visto pure Bound (lui l'ha dormito in realtà, io invece ancora un po' e passavo attraverso lo schermo dal tanto che mi ero avvicinata... colpa anche del volume basso per non rischiare di svegliarlo) e lì ho capito che era giunto il momento di confessare... :P