martedì 31 maggio 2011

Buongiorno, Milano!

Ieri saremmo dovute andare al Mix a vedere "Romeos" ma all'alba delle 22.15 eravamo ancora in piazza Duomo, schiacciate come sardine, euforiche come se non ci fosse un domani, incapaci di muoverci dentro quella fiumana di persone
Insomma ci siamo perse il film ma ci siamo godute tutto questo:


















Stasera si chiude col Mix, e intanto a Milano l'aria è cambiata

lunedì 30 maggio 2011

Milano libera tutti

Foto presa qui.

Ce l'abbiamo fatta! Qui a Milano, a Cagliari, a Napoli, quasi ovunque.
Non ci si crede. Andiamo a vederlo coi nostri occhi in piazza Duomo.

Corti ma buoni

Foto presa qui.

I corti del Mix ci sono proprio piaciuti.
Purtroppo abbiamo perso la prima giornata di proiezioni, quindi non so darvi pareri né per il ciclo intitolato Exposizioni né per Evoluzioni. Per quanto riguarda il resto, invece:

True blood: Ciclo di due corti con tema "sangue e violenza", il primo (One night Allie) ben girato ma non eccezionale, il secondo (The eater) piuttosto deludente, nonostante la presenza di Claudia Pandolfi.

Shit Happens: Ciclo di quattro corti accomunati dal succedere di qualcosa di inaspettato. Tutti molto belli, ben girati e con soggetti interessanti, spaziando dalla comicità irriverente di A scene (in assoluto il corto che ho preferito, se riuscite a recuperarlo ne vale davvero la pena) alla poesia di Ora che Marlene.

Ironie della nostra sorte: Cinque corti ironici su abbandoni, incomprensioni, rapporti insoddisfacenti o improbabili. Anche qui tutti molto belli, ben riusciti, divertenti e autocritici. Vi segnalo almeno Cried Suicide, una divertentissima messa in scena di tentato suicidio, Ms. Thing, improbabile spot pubblicitario per una mano tuttofare, e Ultimate SUB Ultimate DOM, splendido montaggio di immagini da Mary Poppins e Tutti insieme appassionatamente (visibile qui!)

Trasformazioni: Cinque corti con tematica di trasformazione di identità, genere e orientamento sessuale. Ho perso i primi tre, ma ho apprezzato molto T4-2, divertente numero musicale con in scena due Ftm e due pin-up.

Young hearts run free: Sei corti con personaggi giovani e giovanissimi, che cercano l'amore o lottano per esso. Particolarmente riusciti Public relations (in foto), con una bellissima Sienna Farall, e Tiden Imellom, per quanto ovviamente doloroso (racconta la storia di una ragazza ebrea e della faglia di un collaborazionista).

Voi ne avete visto qualcuno? Siete d'accordo con me? O magari avete visto quelli della prima giornata e volete raccontarceli voi?

domenica 29 maggio 2011

Mix, 28 maggio: Gigola


Il rischio delusione era altissimo viste le mie altissime aspettative. Ora, il film non è come me l'aspettavo (un'amica mi ha suggerito che le mie aspettative erano quelle di vedere un porno. Hai ragione Fra!), e non lo difenderò a spada tratta solo perché ne ho parlato fino al parossisimo: Gigola, nonostante non sia il film che c'era nella mia testa, è un bel film.
Non un capola
voro, e come tutti i film tratti da libri ha le sue belle, classiche pecche (non è molto omogeneo, come un collage di capitoli, e il ritmo è discontinuo, alcuni personaggi non sono stati approfonditi più di tanto e la trama è tutt'altro che intricata) ma si guarda volentieri. L'intreccio, dicevamo, non è affatto intricato, ma da un film che parla di gigolo parigine che si prostituiscono per facoltose anziane non si può chiedere la suspance di che so, Inception.L'intero film su posa sulle (magnifiche ) spalle di Lou Doillon e lei è bella da far male, soprattutto avvolta in quei costumi di scena (grossa pecca: non è mai nuda), credibile nella parte di Georgia/ Gigola .Le scene di sesso, anch'esse, sono credibili. Crude, se vogliamo (ho sentito più di una persona lamentarsi della "violenza" ) ma credibili (la famosa scena del bastone, così come la scena di sesso con un uomo, ha sollevato parecchi fischi e risolini in sala. Gente, crescete), non si limitano insomma a rotolarsi un po' nel letto avvolte in lenzuola di seta per svegliarsi poi la mattina successiva perfettamente e compitamente vestite.
A voler fare un esempio letterario, è un film che rispecchia più Sara Waters che Jonathan Franzen, è simile a uno di quei libri che si leggono volentieri, scendono giù come acqua fresca e alla fine siete soddisfatti della storia, del tempo passato e del non aver rimurginato troppo. Un 'ora e mezzo di piacevole feuilleton in salsa gay, senza troppe pretese.
Ecco, Gigola è solo una storia, senza retorica o chissà che messaggio esemplare da diffondere al mondo.Non ha il magnetismo di Lost and delirious o l'happy ending di Imagine me and you, non è divertente e "istruttivo" come But i'm a cheerleader e non è tragicamente tragico come viola di mare, non pullula di belle fanciulle come L word e non ha il finale catartico di Fucking Amal.
E' solo la storia di Gigola,uno squarcio su Gigola, probabilmente effimero ma molto, molto interessante.
A giugno verrà pubblicato in Italia il libro, evviva evviva.


Pensierino della conclusione: massa di oche starnazzanti che avete starnazzato durante tutta la proiezione( tutta, e sottolineo tutta la proiezione, dai titoli di coda a quelli di testa),perché cavolo ci andate al cinema? E soprattutto, perché cavolo restate in sala se non vi piace? Uscitene, per dyo!

sabato 28 maggio 2011

Mix, 27 maggio: documentari



In foto: l'arcobaleno apparso ieri sera davanti allo Strehler. Molto appropriato.

Per cause di forza maggiore (leggi: sveglia alle 4 e 30 del mattino) la nostra partecipazione al mix si è "limitata" ai soli documentari (non vedevo così tanti film di seguito dagli esami del dams)
Andiamo con ordine:

Socieres Me Soeurs, Camille Ducellier.

Il documentario si compone di cinque interviste a (cito testuale) cinque donne "permale", "streghe moderne" , persone che non vanno tanto per il sottile. Dalla marchiatura a fuoco (branding, a fare i precisini) alle iniziative di collettivi queer intorno alla statua di Giovanna D'Arco, come e perché non farsi assoggettare dal paradigma eteronormativo imperante.
"Io non voglio le briciole, voglio tutta la torta. Anzi, voglio cambiare la ricetta"


Mi sexualidad es una creacìon artistica, Lucìa Egana Rojas

A me questo è piaciuto moltissimo, nonostante le immagini talvolta abbiano cozzato col mio delicato stomachino. Come, e molto di più del documentario precedente, non si va a tanto per il sottile.
Tutto incentrato sul movimento del post-porno spagnolo, attraverso sette interviste spiega cosa sia il fenomeno del post porno, da dove sia nato e quali siano i suoi obbiettivi.
"se non ti piace il porno mainstream, crea tu il tuo porno". Approvato! (sottolineiamo anche l'ottima colonna sonora, il documentario si apre difatti con Taboo, di Gater.)


Girls gone wild in Tokyo, Giulia Carri e Laura Laakso

Purtroppo non ci sono giuovani adolescenti giapponesi lesbiche in uniforme (ci avevo sperato parecchio, ma ne viene inquadrata di sfuggita solo una, splendida ). Ma questo non lo rende meno interessante. Otto interviste a otto donne lesbiche giapponesi, tutte sulla quarantina, tutte impegnate attivamente nella "scena lesbica giapponese", uno strano paese ove, se possibile, se lesbiche sono più invisibili che in Italia.
Locali, fanzine,siti internet (come questo) e una strana nazione ove l'omofobia non è collegata alla morale cattolica, ma all'essere una "voce fuori dal coro".

Diversamente Etero, Marica Lizzadro

Non posso scriverne. Devo, stoicamente parlando, sospendere il giudizio, perché per poterne scrivere a dovere devo pensarci su un bel po', e probabilmente anche riverdermelo, per il momento "ho tutto in testa ma non riesco a dirlo", quindi non dico nulla, ci rifletto su e poi ne parliamo.
vi basti sapere che: è molto bello, è tremendemente interessante, è girato benissimo, e la sala era strapiena.


Considerazioni finali:

Gente, al cinema non si parla. Un conto è un commento sussurrato a mezza voce, un'altra cosa è fare la telecronca live and direct di ciò che avviene sullo schermo. A nessuno interessa sapere che il bdsm non vi interessa e a nessuno interessa sapere che vi fa schifo. Abbassate un po' la voce, per cortesia.
Allo Strehler l'aria condizionata è sparata al massimo. Portatevi un golfino.
Stasera Gigola!

venerdì 27 maggio 2011

The night watch


Foto presa qui.

Il nostro Mix è iniziato ieri, con un giorno di ritardo per colpa mia e delle mie trasferte, con The night watch, ennesimo lungometraggio a tematica lesbica prodotto dalla Bbc. Come già Tipping the velvet, Fingersmith e Affinity, il film si basa su un romanzo di Sarah Waters (donna che non si può ringraziare abbastanza), ma a differenza dei precedenti non è ambientato nell'ottocento. La storia, infatti, si svolge nella Londra scossa dalla seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra, delineando, con una trama che procede per salti nel passato, la vita di cinque donne e tre uomini.
Piacevole ma non emozionante, il film non rende del tutto onore ad un romanzo decisamente più coinvolgente e con mille sfaccettature, frutto di una Waters che ancora una volta sa delineare con incredibile vividezza un periodo storico e i moti dell'animo umano.
Ne consigliamo comunque la visione, magari a distanza di qualche tempo dalla lettura del romanzo (stampato in Italia col titolo Turno di notte, dalla casa editrice Ponte alle Grazie), così da evitare di saltare sulla sedia ad ogni piccolo cambiamento, come ha fatto di recente Geco per Fingersmith.

mercoledì 25 maggio 2011

Sell something to someone you love



Che c'entra la foto con il post a seguire? Nulla! ( ma la potete vedere meglio qui)
Il titolo del post invece viene da questa canzone dei Ladytron

Lunedì è uscita la classifica di Afterellen (ne parlammo anche l'anno scorso qui).Un paio di considerazioni:

uno, ma le lesbiche sono veramente delle ingrate! Basta che per un paio di mesi x personaggio pubblico non faccia lingua-in-bocca con un altro x personaggio pubblico e bum! Cade precipitosamente verso il fondo della classifica. Un paio di esempi? Laurel Holloman è passata dalla trentaquattresima posizione alla posizione novantanove,Leisha Hailey, da quattordici a trentuno, Shane da decima a ventunesima. Ingrate!
due le lesbiche che hanno scelto chiaramente non hanno tumblr. Altresì non si spiega la posizione di Freja Beha, incontrastata reginetta di ogni leztumblr, giunta solo quarantacinquesima.
tre la sorella meno fortunata del duo Tegan & Sara ce l'ha fatta. Quest'anno lei è quella un pelino sopra. Brava Sara, siam felici per te.
quattro Tina Fey è
ventinovesima. No comment.
cinque nemmeno quest'anno c'è in classifica Katee Sachkoff: what the frak?
sei i bollenti spiriti per Kristen Stewart si son placati. Dalla seconda posizione alla
ventisettesima. We still love you, gaystew!
sette si sente la mancanza di tumblr parte seconda: Ruta Gedmintas, aka Frankie, è sessantaquattresima
otto anche Megan Fox è calata parecchio (dalla ventuno alla 50). Peccato, ora è più bellina.
nove Lady Gaga è passata dalla diciannovesima posizione alla posizione cinquantadue. La fine è vicina?
dieci Mila Kunis, post Black Swan: da no
vantesima a diciannovesima. (tanzen automatic balla ballerina.)
undici la top ten è interamente presidiata da attrici di telefilm recitanti parti più o meno lesbiche: alla dieci, Lea Michelle, Glee. Alla no
ve Lily Loveless, Skins. Alla otto Dianne Agron, Glee. Alla sette Shay Mitchell, Pretty Little Liars (che rinizia fra poco, finalmente). Quinta e sesta posizione, Olivia Wilde e Amber Heard (noia). Quarta, Sara Ramirez, Grey's Anatomy. Terza, sempre da Grey's Anatomy, Jessica Capshaw. Seconda, Heather Morris, Glee. Incoronata prima lebanse fra le lebanesi Naya Rivera, reginetta delle gleesbian.

Pensierino della conclusione: a me Glee proprio non piace e quindi non condi
vido, pappapero.
Però ho deciso d'essere propositi
va (per una volta...). Così questa è la mia classifica:

  1. prima, e non potrebbe essere diversamente, Tina Fey. La quale, vi ricordiamo, fra le altre cose è anche better than Jesus
  2. Lou Doillon. Per Gigola, e tutto il resto.
  3. Caroline Martial. Massimo lovvo per Caro
  4. Katee Sachkoff. Ora, io non so ce siano delle fan di Battlestar Galactica fra voi. Ma questa, questa è Katee. Già.
  5. Mira Aroyo. I vecchi amori sono duri a morire.
  6. Charlotte Gainsbourg, una donna a cui tutte le ciambelle riescono col buco
  7. Io ho tumblr: Freja.
  8. Kathleen Hanna. you go grrrl!
  9. Tilda Swinton. Dal viv0 ella è qualcosa di abbacinante.
  10. Karen O. Che l'è una bela tùsa, fra le altre cose.
Classificate ragazze, classificate

(questa invece è la classifica di Autostraddle)

martedì 24 maggio 2011

Hey babe, let’s go out tonight



La foto (il sagrato dello Strehler gremito di gente allo scorso Mix) è presa da qui
Il titolo del post, (nonché il titolo per il Mix di quest'anno) invece, viene da questa splendida, immortale canzone di David Bowie.

Ieri c'è stata la conferenza stampa per la presentazione del festival Mix. Domani si inizia.
Alla conferenza stampa ha presenziato anche yours truly, che matita e quadernetto alla mano si è appuntata le seguenti cose:

L'anno passato sono andate al Mix più o meno 15000 persone. Quest'anno se ne prevedono 30000 ( insomma non abbiamo bisogno di Pisapia per fare di Milano la capitale ggggay d'Italia. Ma voi votatelo lo stesso, che l'è un brav' om )
Arcilesbica Zami Milano ha indetto un concorso per video/spot dal titolo "quella...piace più alle donne che agli uomini" il cui scopo è quello di delineare la "bellezza lesbica". La premiazione sarà martedì 31 maggio alle 22, ovviamente allo Strehler.Se leggete questo blog da un po' sapete quanto questo argomento ci stia a cuore. Sono in brodo di giuggiole.
E' stata presentata l'interessante l'iniziativa Rainbow (Right Against Intolerance: Building an Open-minded Word ) di cui potete leggere tutti i dettagli qui
Il Mix non si limita alla sola proizione di film/documentari/ cortometraggi. Ci saranno libri, musica (il tema sonoro di quest'anno è electro rebel. Spero significhi questo) ed eventi sparsi per la bella città di Milano (la volete rendere ancora più bella? votate Pisapia!)
Dopo un attento studio del programma abbiamo estrapolato i film lesbici. Che sono:
  1. Giovedì 26, ore 22.30, The Night Watch. Il libro era bello. Non al livello di Ladra o Carezze di velluto, ma comunque un bel libro. La bbc non ci delude mai.
  2. venerdì 27: corti lesbici alle 16.45 ed alle 17.25. Film, 80 Eugunean, alle 19. Dalle 21 in poi, documentari: Sorcièrs, me Soeurs, Mi sexualidad es una creacion artistica, Girls gone wild in Tokyo (un documetario sulle lesbiche giapponesi...) e Diversamente etero alle 22.45
  3. Sabato 28: corti dalle 15 alle 16.20, documentario Essere Lucy alle 21, e poi (non sto più nella pelle dalla gioia) Gigola alle 22.30
  4. Domenica 29: corti alle 15 e alle 15.30,documentario Il lupo in calzoncini corti alle 19, film Camminando verso alle 22.30
  5. Lunedì 30: Romeos, film, alle 22.30
  6. Martedì 31: premiazione concorso arcilesbica alle 22.30, film Break my fall alle 22.40 (la trama del film fa molto Skins)
Informazioni pratiche: il biglietto per i lungometraggi costa 8 euro. 13 euro il biglietto per una intera giornata, 5 per i cortometraggi del pomeriggio e i documentari. 5o l'abbonamento per tutta la rassegna.
Insomma, siateci. Noi presenzieremo il più possibile e il blog, nei prossimi giorni, sarà invaso da foto/recensioni/racconti dal Mix. Perché, come hanno sottolineato ieri gli organizzatori, l'importante è far vedere che ci siamo, che esistiamo per davvero. Che non siamo solo un'altra minaccia da campagna elettorale. Date retta a Bowie: Hey babe, let's stay out tonight

giovedì 19 maggio 2011

I waved to my neighbour my neighbour waved to me, but my neighbour is my enemy



La foto è presa da qui
Il titolo viene da questa canzone di Nick Cave and the Bad Seeds

Stamattina ho avuto il piacere di prendere la metropolitana prestissimo e questo, dopo tanto tanto tempo, mi ha permesso di ricongiungermi con i miei amati giornali gratuiti, sempre siano lodati
Il City di oggi riportava il seguente sondaggio:

Un italiano su quattro non vuole un vicino di casa gay. Cosa ne pensate?

E io vi riporto parte delle date risposte:

Meglio cento vicini gay che uno come il mio!

Immaginatevi se il vicino di casa fosse pedofilo.

Questa è la dimostrazione dell'ignoranza presente nella nostra società. Avere un vicino di casa gay è sicuramente una fortuna!

Si dovrebbero creare spazi appositi, lontani dai centri abitati, in cui i gay possano alloggiare.

E' pericoloso avere un vicino di casa gay! potrebbe con uno starnuto trasmettere il peccaminoso virus dell'omosessualità! Troppi bigotti retrogradi e pochi cervelli funzionanti! Italia svegliati siamo nel 2011! Debelliamo l'omofobia!

Per me nessun problema, basta che siano educati.

A tutti quelli che non vogliono un vicino di casa gay auguro di avere al più presto un figlio gay! vergogna!

Meglio un vicino mafioso? Alcuni famosi personaggi direbbero di si.


Oggi è il 19 maggio e la giornata contro l'omofobia è passata. E' passato il discorso di Napolitano e non è passata la legge in commissione giustizia ieri, è passata la bella serata organizzata alla casa delle cultura e domani, guarda un po', è un altro giorno.

Raise your hands up to the sky
Is it any wonder?
Save yourself! Help yourself!

vota Giuliano vota Giuliano vota Giuliano

mercoledì 18 maggio 2011

Ancora una volta è un no

Fonte: gaynews24.
Foto presa qui.

La giornata mondiale contro l'omofobia è arrivata e se n'è andata, portando via con se le parole di Napolitano sulla situazione dei gay in Italia. Quello che rimane oggi la bocciatura alla proposta di legge di Anna Paola Concia sull'omofobia, sconfitta alla camera con 26 voti contrari e 17 favorevoli, e il commento del ministro Mara Carfagna, che prende le distanze della maggioranza dichiarando che è stata persa un'occasione, che il testo era buono e di stampo europeo, dal momento che prevedeva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio e non nominava esplicitamente l'omofobia. Eppure in tanti hanno avuto da ridire, come Carolina Lussana della Lega Nord che si lamenta che non sia stata presa in considerazione l'aggravante per "diversa opinione politica o calcistica", o l'Udc, che tramite la Santolini si è dichiarato non contrario pregiudizialmente ma relativamente al testo specifico, che "fa acqua".
Insomma, i soliti voti, le solite dichiarazioni, le stesse amarezze.

lunedì 16 maggio 2011

Tanti attori, un solo palco


Oggi è un giorno da infarto. C'è chi ha passato tutta la giornata con le cuffie sulle orecchie e la radio che raccontava seggio per seggio, e chi è uscito, cercando di non pensarci e finendo inevitabilmente per guardare Milano e chiedersi quanto possa diventare più bella ancora, col giusto risultato. Ancora non ci è dato sapere, ma in qualunque modo finisca oggi, domani ritagliatevi il tempo per venire qui:

Casa della cultura, martedì 17 maggio, ore 21.
Serata a teatro organizzata dai collettivi studenteschi di Milano (BESt, Kob, Gaystatale, Tabù), con letture e dibattiti sul tema giovani e omofobia. Partecipano Eva Cantarella, docente di Diritto Greco presso l'Università degli Studi di Milano, e Elio De Capitani, attore e regista della compagnia teatrale dell'Elfo.

giovedì 12 maggio 2011

Gay June is Gay



Giugno, come al solito, si conferma essere il mese più gay dall'anno.
Anche se quest'anno l'inzio di gay june è leggermente anticipato e sconfina nella fine di maggio.
Aprimo le danze verso l'Europride con il festival Mix (programma completo qui), che, non vorrei essere ripetitiva, porta Gigola.
Da una breve (brevissima) scorsa al programma vi segnaliamo:

giovedì 26 maggio The night watch (tratto dal romanzo omonimo di Sara Waters, e con questo li hanno messi in scena tutti)

venerdì 27 maggio Diversamente etero

sabato 28 maggio Gigola

Le mie preghiere sono state esaudite e finalmente vedrò Gigola. Forse devo iniziare a puntare un po' più in alto con le mie richieste a his noodly appendage

P.S. his noodly appendage: fai vincere Pisapia

lunedì 9 maggio 2011

Qualcuno me lo spiega, per favore?


Foto presa da qui


Ultimamente mi capita d'essere insofferente per qualsiasi cosa. The frog allora cerca di ricordarmi il sempiterno motto dig a hole, fill it up ma senza molto successo, non c'è proprio nulla da fare la mosca al naso mi salta in tre, due, uno, zero, kataboom, e poi mi chiedo come mai mi torna la gastrite. (ahia)
Allora oggi ho deciso di deporre le armi, e non scrivere alcun salace commento acido su quest'argomento, ma chiedo a voi di commentarlo. Anzi, di più, di spiegarmelo, per favore. veramente, qualcuno me lo spiega?

Elena Tebano presenta il documentario diversamente etero

Grazie

giovedì 5 maggio 2011

Era meglio tacere


Fonte: queerblog

Dyo santo Giovanardi, basta. Ma che ti avremo mai fatto di male? (a parte essere ggggay, eccetera eccetera, ovviamente ). Perchè oggi santo giorno che l'invisibile unicorno rosa ci manda sulla terra dobbiamo sorbirci una tua sconclusionata, ipocrita dichiarazione? Insomma: sei per caso in campagna elettorale? Sei per caso in lizza per qualche non ben definita carica di stampo semil clericale? Sei per caso in uno di quei brutti periodi della vita per cui devi prendertela con gl'altri per sentirti meglio con te stesso? No? E' perchè diavolo, allora, senti il bisogno di lasciarti andare (quotidianamente ormai) a farneticazioni come questa?

Un episodio ostentato di questo genere in un luogo pubblico dà fastidio: questo tipo di effusioni, se ad esempio due vogliono darsi un lungo bacio in bocca, se lo diano a casa loro, evitino di farlo davanti a persone terze. Se io vedo un nudista o una nudista su una spiaggia deserta in Sardegna non mi fa nessun effetto mentre se li vedo in spiaggia a Riccione in mezzo ai bambini e le famiglie mi provoca fastidio immenso

Sottolineiamo un'unica cosa (direi che la dichiarazione si commenta abbastanza bene da sola):

un bacio pubblico tra due uomini a me infastidisce


Ora, secondo me non è che i baci fra lesbiche gli diano meno fastidio. E' che non se li immagina proprio, bontà sua.

PS: sulla pagina di Wikipedia di Giovanardi potete trovare altre "divertenti" dichiarazioni su un sacco di argomenti che danno fastidio al nostro sottosegretario buontempone. Ce nè per tutti, insomma.

mercoledì 4 maggio 2011

Zia Bindi, San Wojtyla e le famiglie tutte




Dopo un 25 Aprile che ha visto festeggiare la liberazione dal nazifascismo con una grigliata di Pasquetta, anche il 1° Maggio quest'anno è stato polivalente. La Festa dei Lavoratori, con immancabile concertone in Piazza San Giovanni, ha dovuto cedere parte del suo momento di gloria ad un altro festeggiato, in un'altra piazza di Roma: Papa Wojtyla, beatificato in tempi da record davanti ad un milione e mezzo di fedeli accorsi in Piazza San Pietro.
Io però non ero in piazza domenica, in nessuna delle due. Ero a celebrare il sole al Parco del Valentino, a Torino, con due amici che vivono lì. E la sera, cotta dal suddetto celebrato, a casa dei suddetti amici, grazie ad uno zapping compulsivo e dimentica del concertone su Rai3, ho beccato Rosy Bindi su La7, ospite di In Onda. Quello che ha detto in una trasmissione dedicata ai due eventi del giorno (no, il mio picnic al parco non è stato considerato degno di nota), ve lo riassumo e virgoletto qui sotto. Se avete la bocca piena e non volete sputazzare come ho fatto io, inghiottite il boccone prima di leggere la fine.
Minuto 00:37:15, la Bindi ha appena ricordato il dettame fondamentale del Cattolicesimo di spalancare le porte a Cristo, tanto caro al neo-beatificato Papa Giovanni Paolo II. Farlo, pare metta in secondo piano le incongruenze dei cattolici nella vita reale. Così dice lei che diceva il Beato. Questa visione del Cattolicesimo ricorda al giornalista Luca Telese la recente uscita di Giovanardi sulla pubblicità di Ikea Catania e chiede alla Bindi un parere.
Ecco qua, ora cosa c'entrava? Io per la Bindi ho una simpatia inconfessabile e forse immeritata, perché me la devi mettere in difficoltà? Passi Merlo, chi cavolo lo conosce. Il PD ha visto di peggio e mi tocca anche poco. Ma la Bindi.. è da un po' che non dice boiate come quella su orfani africani e adozioni ai gay, mi lasci illudere che nel frattempo abbia riflettuto e cambiato idea? Non la voglio sentire, cambio. Ok, non cambio, dai, spara.
Lei non spara, ma la prende alla lontana, gira intorno alla domanda: faccio un po' di fatica a commentare questa uscita del ministro, dice. L'ikea potrà ben decidere la sua pubblicità. Perché Giovanardi non chiede invece a Tremonti i soldi per le politiche per la famiglia? Poi però tenta un avvicinamento: la famiglia è certamente quella descritta nell'articolo 29 della Costituzione, però le persone scelgono liberamente le maniere in cui stare insieme, cosa che per un credente comporta una distanza tra morale cristiana e realtà. E qui sorprendentemente centra il punto, mentre io mastico: l'ordinamento giuridico di un paese non può lasciare in clandestinità le situazioni di fatto, deve regolarle. Lo dice senza riscaldamento, dopo anni dalla proposta di legge sui Dico, appare provata per lo scarso allenamento e indietreggia: fermo restando che nella nostra Costituzione la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna ha un riconoscimento e una priorità assoluta. E invece ci sorprende di nuovo, ormai ha fatto 30, e vuole fare 31: quella è la famiglia della Costituzione, poi ci sono persone che vivono in maniera diversa e sono titolari di diritti e di doveri che l'ordinamento non può ignorare. E: gridiamo famiglia famiglia e lasciamo sole le famiglie italiane, tutte, quelle dell'Articolo 29 e LE ALTRE.
Le altre sono comunque famiglie, la Bindi lo riconosce. E' cattolica praticante, rappresenta l'ala moderata del PD, non quella di Concia, Scalfarotto o Alicata, ma lo afferma.
E forse allora ha un senso che io nonostante tutto non riesca a metterla tra i cattivi. O sarà che mi ha sempre ricordato mia zia Pina e mi frega, perché zia Pina dice qualunque cosa in buona fede.

martedì 3 maggio 2011

Io sono io lavoro

Fonte: gaynews24.

Fino al 15 maggio 2011 abbiamo la possibilità di partecipare ad uno studio sociale, il primo nel nostro paese, mirato ad esaminare la situazione delle persone lgbt in ambito lavorativo. Il questionario, che trovate qui, è anonimo e si rivolge a lavoratori, ex lavoratori, studenti e disoccupati. Non è cortissimo, è vero, ma vale la pena impiegare un quarto d'ora per una ricerca che cerca di rispondere ad interrogativi come: quante persone fanno coming out sul lavoro? Si tratta di una scelta o di una necessità? Si sono subite delle discriminazioni per via dell'orientamento sessuale (o perché transessuali)? Gli stipendi e la carriera subiscono delle variazioni in seguito al coming out?
Su su ragazze, rendetemi orgogliosa, è una cosa importante.