lunedì 23 novembre 2009

Un po' di filosofia


1580: Montaigne, sulla consuetudine.

Se certi fatti ci sembrano straordinari, ciò è frutto della nostra ignoranza della natura, non dell'essenza della natura.
[...]
L'assuefazione indebolisce la vista del nostro giudizio.
[...]
Le leggi della coscienza, che noi diciamo nascere dalla natura, nascono dalla consuetudine; ciascuno, infatti, venerando intimamente le opinioni e gli usi approvati e acolti intorno a lui, non può disarne senza rimorso nè conformarvisi senza soddisfazione.
[...]
Il principale effetto della sua potenza è che essa (la consuetudine) ci afferra e ci stringe in modo che a malapena possiamo riaverci dalla sua stretta e rientrare in noi stessi per discorrere e ragionare dei suoi comandi. In verità, poichè li succhiamo col latte fin dalla nascita e il volto del mondo si presenta siffatto il nostro primo sguardo, sembra che noi siamo nati a condizione di seguire quel cammino. e le idee comuni che vediamo aver credito intorno a noi e che ci sono infuse nell'anima dal seme dei nostri padri, sembra siano quelle generali e naturali.
[...]
Per cui accade che quello che è fuori dei cardini della consuetudine, lo si giudica uori dei cardini della ragione; Dio sa quanto irragionevolmente, per lo più.

6 commenti:

Unknown ha detto...

Ka-boom! Ed è solo lunedì

:D

Marta ha detto...

ringraziamo per la lettura degli Essays l'uomo più adorabile del mondo, il mio relatore della triennale e i suoi sempiterni programmi con Montaigne!

Silvia ha detto...

:)

indyeuge ha detto...

Woww...

Cultura 1, Natura 0.

E ben prima del postmodernismo! :)

Parole_alate ha detto...

Anche da noi un'illuminata insegnante ha scelto montaigne per il corso di storia della filosofia... a parte lo stile, che è fantastico, c'è una cosa che mi ha sempre stupito: possiede un profondo buon senso, e lo mette prima di ogni altra cosa.

Silvia ha detto...

Ha davvero un bello stile. Io che sono abituata a leggere letterati e prosivendoli italiani anche ben più recenti, ero piuttosto preoccupata. Che bella sorpresa!