domenica 15 novembre 2009

Fucking Amal


In una piccola città di periferia, dove davvero il nulla nullifica e nulleggia, è ambientato questo piccolo gioiello della filmografia lesbica. Da guardare assolutamente durante il liceo, o negli anni immediatamente successivi, sia per sentirsi più vicini ai personaggi (giovani e per una volta credibili come tali), sia per avere un po' di sostegno, se si vive in una realtà simile (per quanto simile possa essere una realtà del profondo nord alle nostre regioni).
Fucking Amal è un bel film prima di tutto perchè è ben girato. Nonostante la scarsa qualità della pellicola utilizzata, infatti, è chiaro che il regista sa quel che fa, come risulta dalla costruzione circolare del racconto e dalla persistenza di alcuni elementi tematici).
In secondo luogo, ha una bella colonna sonora, squisitamente adolescenziale (ad anni di distanza io canticchio ancora Superstar).
Ancora, è un film incredibilmente pacato, che non ha voglia e non ha bisogno di alzare i toni o attirare l'attenzione. Non ci sono scene di sesso, e anche di baci ne vediamo solo uno in tutto il film. E va bene così.

11 commenti:

Barbara ha detto...

Premettendo che io non sono obiettiva perché è svedese, la scena finale è spettacolare! Inoltre:

mi piace come viene raccontata la famiglia di Agnes, che definirei oppressiva in maniera ovattata, l'estrema "gentilezza" dei genitori pronti a negare l'esistenza di qualsiasi realtà triste / crudele. Insomma un'efficacissima prigione.

E poi mi piace il loro essere "strane" in maniera completamente diversa. Mi fa pensare che gli strani del pianeta si capiscono e si ritrovano a dispetto di tutte le loro differenze...

Silvia ha detto...

Per scena finale intendi quella del bagno o del latte? Perchè volevo parlare di quella del bagno ma ho poi deciso di farci un post a parte ^^

Barbara ha detto...

quella del latte è carina ma quella del bagno è spettacolare - vai col post a parte

Martina ha detto...

Secondo me la scena del bagno ricorda molto quella finale di the incredibly true adventure of two girls in love, solo che li si chiudono nella stanza di un motel. Non credo che sia un caso..e in effetti mi sembra una bella trovata
ciao a tutte

Silvia ha detto...

Esatto, sono entrambe delle chiare metafore del coming out ^^

Michela ha detto...

bhè visto che siamo in tema film, vorrei consigliare un film del 2008 tedesco,quindi fatto bene, che si intitola Mein freund aus Faro (il mio amico di Faro). Ho avuto occasione di vederlo al Gender Bender festival di bologna(in quanto su internet risulta reperibile solo in tedesco, che io ignoro). Lo consiglio vivamente, ciao!

Marta ha detto...

poi, col corso degli anni, il regista s'è perso, e ha girato Mammoth (pessimo film, grande colonna sonora)

The Ant ha detto...

'Fucking Amal' l'ho visto tanto tanto tanto tempo fa (ma quando è uscito? Io lo vidi al cinema... maronn' quanto so' vecchia?!?) e mi ricordo solo belle cose molto molto vaghe. Per dire che aspetto con piacere approfondimenti e post sulla scena del latte (qualunque cosa sia).
Poi va detto che è un film apprezzabilissimo anche da chi è 'fuori età', anche se in effetti sentirsi vicine ai personaggi sarà più che difficile... impossibile!
:D

The Ant ha detto...

Ma va'...!
Ho scoperto che in realtà qui da noi dovrebbe essere uscito nel 2000! Allora ha ragione S.!!
Ovvero: sono talmente rincoglionita da confondere sempre i primissimi ricordi di lei e me insieme... con quelli che ho con la mia precedente compagna.
Uff.
Non sapete quante brutte figure faccio in merito (con S. che ride a crepapelle e mi sbertuccia assai...).

Comunque: nel film non sono presenti temi religiosi di alcun tipo (se no poteva valere come suggerimento per Geco e il suo televoto...).
Almeno questo è quello che ricordo (perciò non fidatevi!) :D

indyeuge ha detto...

Aspettiamo post sulla scena del bagno!!

Arta ha detto...

questo film l'ho visto circa un anno fa, quando era uscito da 10 anni (se non sbaglio era al Sundance nel 1998), e soprattutto 10 anni più vecchia delle protagoniste. errore imperdonabile, forse, considerando pure che all'epoca ne avevo sentito parlare e ne avevo quasi paura...ma a mia discolpa posso dire che l'amore per il cinema è scoppiato tardivamente e difficilmente all'epoca avevo qualche iniziativa in tal senso.
gioioso pur nell'universo desolato che rappresenta (mi ha colpito la stupidità della sorella maggiore di Elin, e soprattutto il suo giochino sui tombini)...
sulla pellicola un appunto: l'immagine sgranata è quasi certamente voluta, pare sia ispirata al Dogma danese di Lars von trier e Vinterberg...e devo dire che a me piace e la trovo piuttosto adeguata