1580: Montaigne, sulla consuetudine.
Se certi fatti ci sembrano straordinari, ciò è frutto della nostra ignoranza della natura, non dell'essenza della natura.
[...]
L'assuefazione indebolisce la vista del nostro giudizio.
[...]
Le leggi della coscienza, che noi diciamo nascere dalla natura, nascono dalla consuetudine; ciascuno, infatti, venerando intimamente le opinioni e gli usi approvati e acolti intorno a lui, non può disarne senza rimorso nè conformarvisi senza soddisfazione.
[...]
Il principale effetto della sua potenza è che essa (la consuetudine) ci afferra e ci stringe in modo che a malapena possiamo riaverci dalla sua stretta e rientrare in noi stessi per discorrere e ragionare dei suoi comandi. In verità, poichè li succhiamo col latte fin dalla nascita e il volto del mondo si presenta siffatto il nostro primo sguardo, sembra che noi siamo nati a condizione di seguire quel cammino. e le idee comuni che vediamo aver credito intorno a noi e che ci sono infuse nell'anima dal seme dei nostri padri, sembra siano quelle generali e naturali.
[...]
Per cui accade che quello che è fuori dei cardini della consuetudine, lo si giudica uori dei cardini della ragione; Dio sa quanto irragionevolmente, per lo più.
Se certi fatti ci sembrano straordinari, ciò è frutto della nostra ignoranza della natura, non dell'essenza della natura.
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L'assuefazione indebolisce la vista del nostro giudizio.
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Le leggi della coscienza, che noi diciamo nascere dalla natura, nascono dalla consuetudine; ciascuno, infatti, venerando intimamente le opinioni e gli usi approvati e acolti intorno a lui, non può disarne senza rimorso nè conformarvisi senza soddisfazione.
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Il principale effetto della sua potenza è che essa (la consuetudine) ci afferra e ci stringe in modo che a malapena possiamo riaverci dalla sua stretta e rientrare in noi stessi per discorrere e ragionare dei suoi comandi. In verità, poichè li succhiamo col latte fin dalla nascita e il volto del mondo si presenta siffatto il nostro primo sguardo, sembra che noi siamo nati a condizione di seguire quel cammino. e le idee comuni che vediamo aver credito intorno a noi e che ci sono infuse nell'anima dal seme dei nostri padri, sembra siano quelle generali e naturali.
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Per cui accade che quello che è fuori dei cardini della consuetudine, lo si giudica uori dei cardini della ragione; Dio sa quanto irragionevolmente, per lo più.
6 commenti:
Ka-boom! Ed è solo lunedì
:D
ringraziamo per la lettura degli Essays l'uomo più adorabile del mondo, il mio relatore della triennale e i suoi sempiterni programmi con Montaigne!
:)
Woww...
Cultura 1, Natura 0.
E ben prima del postmodernismo! :)
Anche da noi un'illuminata insegnante ha scelto montaigne per il corso di storia della filosofia... a parte lo stile, che è fantastico, c'è una cosa che mi ha sempre stupito: possiede un profondo buon senso, e lo mette prima di ogni altra cosa.
Ha davvero un bello stile. Io che sono abituata a leggere letterati e prosivendoli italiani anche ben più recenti, ero piuttosto preoccupata. Che bella sorpresa!
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