Sono tre giorni che Etwas preme perchè renda nota di un articolo del corriere di venerdì, riguardo uno studio tedesco sui figli di genitori gay. "E' recente", mi dice, "dovresti trovarlo ancora su gay news. E' importante, ed è in argomento con Over the rainbow".
E in effetti eccolo lì l'articolo, su gaynews che non ci delude, intotolato Germania: i figli dei gay sono felici. Racconta di uno studio commissionato niente meno dal Ministero della Giustizia che, addirittura, una volta sentitosi dire che si, i figli dei gay sono felici e normali e no, non c'è bisogno per forza di una figura maschile e una femminile, ha chiesto l'estensione del diritto di adozione piena alle coppie omosessuali (al momento una donna lesbica può adottare il figlio che la compagna ha avuto da una precedente relazione). Novità che scottano, pare, se non altro per quella volontà ad agire in base ai risultati, a dar loro retta (non altrettanto fa la Cdu, che si ostina a ripetere che "secondo loro" una famiglia eterosessuale rimane un esempio migliore), che danno un po' di speranza. A leggere queste notizi, a frequentare persone aperte ed intelligenti, ad essere fortunate in famiglia, ci si può quasi illudere che il mondo stia davvero cambiando e che, avendo un po' di pazienza, si arriverà là dove si vuole arrivare.
Per fortuna, ogni tanto, qualcuno si frappone come un muro tra te e questa idea, facendoti sbattere la testa e ricadere indietro un po' stralunata.
A me questo è successo ieri notte, sempre sullo sfondo del mio piccolo villaggio in mezzo al nulla. Si è finiti non so come a parlare di gay (mi pare che l'imput fosse: quando ci provano i gay però è peggio, e da lì a valanga) e dopo un esordio splendido da io sono tanto amico dei gay, gay è bello, se fossi gay non avrei nessun problema a dirlo e a viverlo, quel che fai tu nella tua camera da letto non mi interessa perchè non ti cambia come persona, c'è stata la prima caduta. No, ma io il matrimonio ai gay non lo darei. Perchè? Perchè il matrimonio è unione fra un uomo e una donna, perchè la famiglia, perchè è diverso. Tutelarsi? Certo, poverini, devono. Ma non col matrimonio. E neanche, mettiamo, con un'istituzione X, che non sia matrimonio ma lo scimmiotti. Facciamo un contratto che si possa sottoscrivere dal notaio. Facciamolo così. Dal notaio? E perchè mai? (Fate attenzione a questo) Perchè lo stato non può promuovere una realtà che non è un esempio da seguire. Silenzio mio, sbigottimento. Continuano. Come per i figli. Cosa, per i figli? Mica glieli daresti, dai. (n.b. Benchè io avessi detto espressamente "Ero a cena dalla mia ragazza", qualche minuto prima, l'informazione era stata ignorata e una volta inziata la discussione sui gay ho evitato di ripeterla per evitare il buonismo fasullo derivato dall'avermi lì). Ed io, ingenua: si, glieli darei, perchè? Perchè un bambino ha bisogno di una madre ed un padre. Eccolo qui. E se provo a chiedere perchè si ha bisogno di una madre ed un padre, mi rispondono. Perchè è natuale, perchè per procreare di cosa ai bisogno? Si è provato a dire che l'istituzione famiglia non è niente di natuale, e che la vita che conduciamo noi uomini occidentali del 2009 non ha niente di naturale, dal dentifricio agli occhiali da vista, ma no, l'informazione non passa. Per procreare hai bisogno di un pene ed un utero. Ci si blocca lì. Dato che sono una persona a cui piace discutere provo a chiedere: ammettiamo che non gli si permetta di procreare (nella fattispecie diniego che colpirebbe solo le donne), perchè negare anche l'adozione di un bambino altrimenti destinato a crescere solo in un istituto e a conoscere comunque soltanto il "ruolo femminile" delle suore o chi per loro. Ma ricevo di nuovo un no. Perchè le adozioni sono difficili anche per gli etero, perchè dovremmo darle ai gay. E poi, magari (detto con spavento) anche ai single!
E già, che paura pensare di far adottare ad un sigle un povero bambino! Chissà come crescerà! Già, chissà... chissà se ci hanno mai fatto uno studio sopra, e nel caso cosa abbia detto. Ma, in fondo non importa. Secondo me, comunque, non crescerebbe bene, quindi perchè informarsi? Teniamo le cose così come stanno, più a lungo possibile.
11 commenti:
Bel post!!
a casa mia oggi all'ora di pranzo di seguiva il tg2, ebbene alla seconda notizia , quella cioè di una madre che ha soffocato la figlia di un mese, mia zia non ci ha visto più e ha cominciato il suo monologo: "Non è giusto, ci son persone che non possono avere figli e quelli che possono ecco cosa fanno".
adesso lasciando perdere tutto il contorno del notiziario tv, credo che il suo pensiero fosse "ci sono molte persone che soffrono sia adulti che non hanno figli, sia bambini a cui manca una famiglia, dunque perchè lo stato invece che incoraggiare queste realtà a congiungersi fa di tutto per separarle?".
Forse ho divagato un pò dal tema originario, comunque mi trovi d'accordo. Ciao :)
beh se tutto viene ridotto a termini di procreazione allora le persone sterili non sarebbero adatte "per natura" a avere figli... piu la gente si impegna a trovare motivazioni contro le famiglie gay (o anche single), piu è evidente che si stanno arrampicando sugli specchi
Non terranno le cose così come stanno il più a lungo possibile. Non ci riusciranno perché stanno venendo su generazioni differenti.
Il post è azzeccatissimo. Serve a dire 'uè, non solo pat pat reciproci, diciamoci anche quanta e quanta m**** c'è in giro in questa società'. Serve a svegliarci e a tirarci via dagli schermi a guardarci intorno e scoprire che c'è ancora (più di) una montagna da spostare per avere diritti e diritto al rispetto altrui.
Ma qualcosa si muove. Questo non potete NON vederlo.
Ieri sera cena in famiglia, io e lei. Al nipote decenne "Ma hai scambiato il bicchiere di mamma per il tuo? C'è del rossetto su".
No. Non lo aveva scambiato. E' che poco prima, in bagno, aveva voluto provare. Lo ha confessato ridendo.
Unico secco rimprovero da parte della madre "Non devi toccare i miei cosmetici, che me li consumi!"
E sì che solo qualche anno fa il padre dello stesso bambino, durante una cena a casa nostra aveva dichiarato che no, i figli ai froci no, sennò ci diventanopure loro.
Ho dovuto trattenerla: lo stava cacciando a pedate...
Invece la vita - a volte e non di sua spontanea volontà - ci rende il giusto.
Mamma mia... Io mi sarei arresa alla perla "perché lo stato non può promuovere una realtà sbagliata da seguire".
Ma complimenti a te per avere avuto la voglia e la forza di continuare a cercare (invano) di fare accendere la luce nelle tenebre del loro cervello.
Ma, in realtà è tutta passione per il battibecco, si capiva dal principio che non le posizioni non sarebbero cambiate. Almeno, però, gli ho mostrato le sue contraddizioni.
@ Ant: si, indubbiamente qualcosa si sta muovendo, e per fortuna! E' che c'è ancora tanta strada da fare e bisogna essere preparati per farla, altrimenti ci si stanca subito appena inziato..
Cara The Frog,
ti scrivo solo per dirti che ti capisco, ti capisco benissimo perché anch'io ho provato a spiegare alla gente intorno a me, a dialogare con quelli che incontravo, anche con gli omofobi incalliti, di quelli che non c'è proprio verso di farli ragionare.
Ho provato tanto, mi sono sgolata, mi sono arrabbiata, mi sono amareggiata e alla fine mi sono anche stancata. Sì. Mi sono stancata a 27 anni o giù di lì (il momento preciso non lo ricordo ma ho bene in mente il periodo) e non mi vergogno a dirlo.
"Teniamo le cose così come stanno, più a lungo possibile" è veramente la loro filosofia, chi per ignoranza, chi per seguire il gregge, chi perché non lo sa manco lui ma comunque lo dicono tutti, quindi.
Io sono arrivata anni fa ad avere il sangue così amaro da non poterne più. Mi stavo avvelenando.
Da quel momento ho deciso di vivere senza spiegare, vivere la mia vita e basta, perché ne ho il diritto tanto quanto loro.
Sono arrivata a credere che "dialogando" con queste persone non si riuscirà a cambiare niente, per quanto noi ci sforziamo e ci smagoniamo sopra.
Qualunque parola detta per spiegare che estendere i diritti ad altre coppie non toglie nulla alle coppie che quei diritti ce li hanno già, non viene ascoltata e nei cervellini omofobi lascia il tempo che trova. Tanto loro hanno già deciso che tu sei sbagliata, e così sia.
Io sto andando avanti per la mia strada, contenta di ciò che riesco a costruire, e con questa gente ho smesso di parlarci, per non farmi più il sangue amaro.
Appena avvisto l'omofobo di turno, appena le solite frasi fatte vengono pronunciate, gli faccio sapere chi sono e poi giro i tacchi e non sto lì a sorbirmi né la falsità che ti propinano quando non hanno il coraggio di dirti in faccia ciò che pensano, né i loro discorsi per spiegarti perché non vai bene, che poi son sempre le stesse cose, ripetute da ogni omofobo che calpesta questo pianeta.
Cara The_Frog, non lasciare che questa gente si frapponga fra te e l'idea che si arriverà dove si vuole arrivare, perché è esattamente ciò che vogliono: che tu un bel giorno smetta di crederci.
Ci si arriverà invece e loro non potranno impedirlo, come altri prima di loro non sono riusciti ad impedire altre cose per le quali si sono affannati tanto.
Sono d'accordo con The Ant quando dice che stanno venendo su generazioni differenti, e voi ne siete la prova.
Continuate per la vostra strada, continuate a credere nel cambiamento.
Che a tentare di far entrare qualche concetto nel cervello degli omofobi si perde solo tempo e momenti di vita preziosa.
"Sono tre giorni che Etwas preme perchè renda nota di un articolo del corriere di venerdì, riguardo uno studio tedesco sui figli di genitori gay"
strega. e io che nonostante fossi in vacanza davo il mio contributo. e non era il corriere di venerdì, ma la stampa di sabato. strega!
@ Caillean: Grazie delle tue parole. Avendo io 22 anni, ho ancora la forza di discutere, ma so che arriverà il momento in cui non ne avrò più la pazienza, e smetterò, semplicemente.
@ Etwas: prrr, era non prendermi meriti che non ho, non ti meriti neppure di essere citata in apertura di post, prr
@ The_Frog + Etwas....
Terribile stare lontane, eh?!
;D
@ Caillean - condivido e capisco. Arriva il momento in cui bisogna smettere di farsi il sangue amaro e lasciare che siano gli altri a farselo. Per arrivare a quel momento, tuttavia, la strada è spesso lunga (per me lo è stata) e altrettanto spesso si passa (non so perché) attraverso un rapporto a due. Voglio dire: è più facile per le COPPIE essere FORTI rispetto al mondo. Anche per questo vado predicando la scelta monogamica. Che di questi tempi pare essere minoritaria, tra le lesbiche (questo blog tuttavia, mi conforta in senso contrario e positivo)
@ The Ant
Anche per me la strada è stata lunga e ci sono arrivata a fatica e con dolore perché quand'ero più giovane davvero ci credevo con tutta me stessa che parlare potesse servire a cambiare qualche testa.
Poi il tempo, le batoste, la costante frustrazione mi hanno portata a rivedere la mia idea romantica del mondo.
Il rapporto a due mi ha sicuramente aiutata ad assorbire il colpo, ad elaborare più velocemente, ma più che altro è stato qualcosa dentro di me che durante un periodo particolarmente difficile si è rotto, così, semplicemente.
E da quel momento ho smesso di cercare di spiegarmi agli altri e mi sono concentrata di più sul vivermi.
E non me ne pento assolutamente; questi ultimi sono stati gli anni più felici della mia vita.
@ The_Frog
è molto positivo il tuo atteggiamento, mi piace. :)
Fonte: queerblog. Ungaretti: "Tutti gli uomini sono a loro modo anormali, tutti gli uomini sono in un certo senso in contrasto con la natura. E questo sino dal primo momento: l’atto di civiltà, che è un atto di prepotenza umana sulla natura, è un atto contro natura."
E' davvero soddisfacente quando le mie modeste opinioni sono suffragate da tanto intelletto.
Posta un commento