mercoledì 3 marzo 2010

I hate the way you love


Questa è una confessione: inizio a pensare d'esser diventata eterofobica.
Normalmente, non mi fanno ne caldo ne freddo: come è giusto che sia. Non ho problemi ad andare nei loro locali, non ho problemi a vedere solo loro alla tv, non ho problemi ad assistere ai loro matrimoni. E' ovvio che il mondo ne sia pieno, come è ovvio che 7 studenti di filosofia su 10 siano saccenti e portino pantaloni a quadretti con camicia a quadretti solo più grossi. Utimamente, forse complice la lettura di Diritti diversi, la legge negata ai gay, ho iniziato a destarli veramente tanto.
Ma veramente tanto. D'una furia cieca che rasenta l'odio. Non tutti, però: solo le coppiette impegnate in atti stucchevoli in pubblico. Ecco, quelli vorrei solo dividerli, e poi magari dargli qualche colpo. Forse più di uno. Forse ieri, davanti a smancerie così smaniose tranquillamente etichettabili come atti osceni in luogo pubblico all'ora di punta della metro toglietevi dalle porte cretini ho pensato oh, se vi prendesse dentro il treno!
Forse oggi, mentre a lezione cercavo di capire invano la regola d'inscatolamento del linguaggio formale ho pensato oh, che gran voglia di prendere American Tabloid dalla borsa e darlo in testa alla coppietta che continuava a scambiarsi bacini, tenerezzine, bisbiglini, ma state un po zitti cretini. E questo prima del "punto di rottura", ovvero il momento in cui la lezione diventa una confusa nebulosa e io guardo fuori dalla finestra sperando finisca in fretta. No.Non stavano interferendo con i miei processi cognitivi, stavano giocando col mio senso di sopportazione. E' vero che una volta iniziato il semestre io divento nervosismo puro, ma la mai eterofobia non ha nulla a che fare con le lezioni, la metro, la noia: la mia eterofobia è tutto minority stress puro. Purissimo.
Le poche volte che io e the frog abbiamo seguito dei corsi insieme, il punto di rottura si presentava subito, 30 minuti di attenzione e il restante a guardar fuori. Magari mentre guardavo fuori dalla finestra magari le prendevo la mano, o iniziavo a darle un sacco di noia per ricevere attenzione: nonostante la nebulosa confusione dovuta alle noiose lezioni, non sono ancora del tutto scema, o sorda. Che, non la vedevo/ la sentivo la gente a occhi sgranati? Insomma, nulla di nuovo: se sei lesbica pensa un po' ti fissano. Anche in università, e non fai la cattolica. Non come gli stronzi a lezione, in piazza duomo, sulla metro. Loro passano sotto silenzio, loro sono normali. Loro possono essere abbastanza scemi da utilizzare un preservativo che si è fatto un giretto in lavatrice e guadagnarci un bambino, io devo emigrare/spendere soldi/incrociare le dita/fare una trafila burocratica che mi sfinirà.
Io invece devo dimostrare. D'essere intelligente, una persona a modo,di non volere bambini per poi abusarne. di non essere sediziosa et lussuriosa, di non avare altre turbe a parte quell' d'amare una ragazza. Etcetera etectera. Che già parto svantaggiata, su una scala da uno a dieci parto da meno uno, in quanto lesbica. Facciamo anche meno due, va. Mettiamo a meno uno i bisessuali, loro si posson sempre redimere. Ecco. E se ti va bene di guadagni l'affermazione da sciura Maria "l'è tanto brava, anche se l'è gay..." Se ti va male sei una brutta persona, e pure gay.
E che palle, dico io. Invecchio, mi pesa sempre di più e divento sempre più rancorosa. Con tutto il caffè che bevo, non mi fa bene. Quindi: o queste antipatiche coppiette eteropride non la smettono di creare melassa ad ogni angolo della strada, o non lo so, non lo so boh.
Unimi ti odio, guarda come mi riduci

18 commenti:

PosterGirl ha detto...

Da scolaretta diligente dietro suggerimento di FB commento sul blog... ;)

Concordo in tutto e per tutto (anche su Unimi!).
Per quanto mi riguarda, continuo a ripetermi "non ragioniam di lor ma guarda e passa", tuttavia ogni tanto sento anche io l'irresistibile impulso di far vivere a tutti i decerebrati che sgranano occhi e bisbigliano tra loro, solo per un giorno, una situazione di "minority stress", come lo chiami tu. Poi penso però a tutte quelle persone facente parti della maggioranza eterossessuale, e sono tante, che sono perfettamente a loro agio con la minoranza omosessuale. E penso che l'educazione civica, affettiva e sociale si crea anche mostrando alla cosiddetta "normalità", ogni giorno, una situazione di supposta "diversità", sperando che li spinga a riflettere. Quindi stringo la mano della mia ragazza e la bacio.

The End.

ju ha detto...

io sono dolcezzafobica, odio le smancerie che mi riguardano e non. Che dio fulmini tutti. I pomicioni etero che non m han fatto scendere in tempo dal treno. I pomicioni gay che m hanno fare tardi occupando le scale mobili.

LaVero ha detto...

anche io sempre piu' eterofobica. ti capisco...

Marta ha detto...

hai ragione, gaia. difatti in giorni migliori anzicheè "non lo so boh" sarebbe stata quella la conclusione del post.
solo che in questi giorni l'ottimismo non mi si confà proprio. preferisco fare la vecchina rancorosa (ma avendo abbandonato il corso che mi riduceva in queste condizioni, se ne andrà anche il mio risentimento. spero)

ju ha detto...

il risentimento non va mai via. Me ne sono accorta ormai. Lo coltivo come una piantina di basilico. E dà i suoi frutti

Marta ha detto...

meglio così allora. ne ho fatto incetta in questa settimana, lo utilizzerò per il resto del semestre. voglio solo laurearmi, o do fuoco a quel posto quanto prima

Barbara ha detto...

Noooo non l'avevo ancora letto questo post. MI LEGGI NEL PENSIERO. Sti giorni frequento spesso la mensa della FAO e l'altro giorno verso la chiusura c'era la coppietta in pieno PDA. Avevo un impulso fortissimo di avvicinarmi e chiedergli "ma se foste stati gay le avreste fatte queste cose?!??!"

La repressione di questo fortissimo istinto mi è costata malessere e nervosismo per almeno le tre ore seguenti.

Oggi ho avuto lo stesso istinto con un'altra coppietta vicino alla metro. SAPPIATE CHE A NOI CI ACCOLTELLANO.

ALLA PROSSIMA GLIELO CHIEDO e se mi dicono cose omofobe LI MANDO A QUEL PAESE urlando a squarciagola davanti a tutti.

Poi mi venissero a criticare, se ne hanno il coraggio.

GUERRAAAAAAAAAAAAA

Barbara ha detto...

(partly) off topic: devo riuscire a comportarmi come se non avessi mai letto questo articolo e soprattutto non devo perdere tempo a commentarlo e invece fare cose carine e divertenti:

http://metilparaben.blogspot.com/2010/03/la-serva-del-focolare.html

vaLe ha detto...

Unimi brucia. Abbasso le coppiette che si scambiano smancerie in mensa, in biblioteca, in sala studio, nei cortili, nei corridoi e, credo, anche nei bagni.

Una sera tardi, tornando da un concerto, ho visto due ragazzi gay che si baciavano al semaforo e attraversavano la strada tenendosi la mano. Come sarebbe stato bello se avessero potuto farlo in piazza Duomo alle quattro di un sabato pomeriggio...

Marta ha detto...

barbara, ho letto il link!
ma ste cose esilaranti dove le vai a trovare?
due: barbara! ma verrai mai a milano?

Vale, io sono in festa del perdono il martedì e il mercoledì: ho tanti fiammiferi

Barbara ha detto...

non è colpa mia, in realtà sono loro che trovano me... lo fanno apposta per farmi incazzare, lo so...

cmq oggi altra coppietta in mezzo al Forum Stazione Termini, una scena da film, sembrava facessero ginnastica con le lingue, si era fatto il vuoto intorno... mi è scappato un "ma vaffanculo" mentre passavo vicino... anche se sti giorni mi scappano spesso.

Milano, Milano... ogni tanto passo, per i motivi più disparati. Ma niente di regolare.

Marta ha detto...

quando passi fammelo sapere, ti offro una birra del gorgonzola e dell'avocado

Barbara ha detto...

mazza quante cose buone io porto altri pacchi di walkers all'aceto (se non l'hai già ordinate dal sito)

vaLe ha detto...

Etwas, anche io sono in festa del perdono in quei giorni lì.
Porto la benzina.

Marta ha detto...

va bene, ora la curiosità aumenta: che facoltà fai?

vaLe ha detto...

Corso di laurea magistrale sotto Lettere e filosofia :)

ieri sera ero ad un concerto (l'ennesimo...) circondata da eterocoppiette che si scambiavano fluidi alla solita maniera... unico rimedio è stato concentrarsi su chi suonava sul palco...

Silvia ha detto...

Quanto sei stata vaga :P

la cessa della classe ha detto...

penso che sia naturale...forse non razionale, non bello, ma naturalissimo. io per esempio non amo gli estroversi in generale, e in casi estremi arrivo a detestarli. ci sono modalità di vita e di esistenza che schiacciano tutte le altre e sono percepite come le uniche possibili. non è che sia un disvalore essere "normali" o banali, ma neppure un valore. il bello è che questa gente (sopratutto quelli che "ce le hanno tutte": i belli, i ricchi, gli etero, gli estroversi, i cristiano-cattolici, i berlusconiani) tira sempre fuori la solita solfa dell'invidia, e magari se ne bea stupidamente. l'unica arma di difesa contro la (falsa e illusoria) normalità è cercare di evitare certe persone, almeno in privato, e osservare da lontano, più serenamente