giovedì 18 marzo 2010

Era meglio tacere


Per favore, his noodly appendage, mandami una notizia positiva su cui scrivere. Anche piccola, anche un'inezia. Anche una briciolina, come le dichiarazioni della Sozzani l'anno scorso. Anche un piccolo barlume di saggezza dalla Carfagna. Inventatela, his noodly appendage. Dai, inventatela.
Che fatica. Karl Lagerfeld invece ci tiene a dirci la sua su

Matrimoni gay:

Sono contrario, per una ragione molto semplice: negli anni Sessanta tutti dicevano che avevamo il diritto di essere diversi. Oggi, tutto ad un tratto, vogliono una vita borghese

Adozioni, gay:

Per me è difficile immaginare uno dei due papà mentre lavora, e l’altro a casa col bambino. Come si troverebbe quel bambino? Non lo so. Vedo più lesbiche sposate con bambini, che uomini sposati con bambini. Credo di più nella relazione tra madre e figlio, che tra padre e figlio. Non mi piace l’idea di allontanare i bambini dai loro contesti. Se ci fosse un bambino che vorrei adottare, cercherei di dare i soldi a quella famiglia, per farlo crescere in quel contesto

Omofobia:

Mai visto niente del genere in vita mia. Ho vissuto una vita superprotetta. Per cosa dovrei combattere? Non saprei cosa fare. Non è mai successo a me, e neanche alle persone che conosco

Chi Karl Lagerfeld? Lo stilista capo di Chanel. Siccome la povera Coco è morta, tanti tanti anni fa, alla guida di Chanel si susseguono diversi stilisti. Ora c'è in capo Lagerfeld, che oltre a queste stupide dichiarazioni, quest'anno ha anche deciso che torneranno di moda gli zoccoli (ma io dico: abbiam preso per il culo per anni, quelli con le croc's, e ora dichiariamo il revival degli zoccoli? ) Giusto per fare un riassuntino. Giusto per darvi un'idea di che faccia abbia Karl: questa
Cosa sbaglia, Karl? Proprio come Alessandro Preziosi la scorsa settimana ( a proposito ciao, carampane!) subordina un'affermazione etica a quello che è il suo punto di vista e suo solo, col ragionamento:

A me non interessa sposarmi, io so' eccentrico.

Se non interessa a me, non mi interessa che possa interessare ad altri.

Non ho dunque interesse ad interessarmi che ad altri possa interessare una cosa che dopotutto per un'ampia fetta della popolazione mondiale (leggi etero) è facile come bere un bicchier d'acqua.

A me non piacciono i broccoli.

Se non piacciono a me, non piacciono a nessuno.

Dunque non mi interessa se la vendita dei broccoli è vietata o meno.

Eh si. Non sto a fare la disamina logica delle altre due affermazioni che devo andare a tagliarmi i capelli ed è una cosa lunga. Ma dai, Karl. Era meglio tacere, no?

(Questo era il trecentesimo post. Braccia rubate all'agricoltura, me lo dico da sola)

1 commento:

Barbara ha detto...

Sono contrario, per una ragione molto semplice: negli anni Sessanta tutti dicevano che avevamo il diritto di essere diversi. Oggi, tutto ad un tratto, vogliono una vita borghese

Beh sì, non fa una piega. Una volta i comunisti erano comunisti, oggi si sono annacquati e sono diventati protettori dei pensionati, quindi deportiamoli. Ok deportarli è troppo, ma almeno togliamogli qualche diritto civile di base a questi neopantofolai che una volta erano tanto fichi. Chiudiamoli in casa, non facciamoli sposare, togliamo loro il diritto di voto, etc. Mi sembra il minimo, casalinghi dei miei stivali.

Per me è difficile immaginare uno dei due papà mentre lavora, e l’altro a casa col bambino. Come si troverebbe quel bambino? Non lo so

Sì, dai, continua, come si troverebbe quel bambino? Bravo, non lo sai, allora una regola da seguire quando non si sanno le cose è evitare di parlare come se fossero scontate. Eh, povero bambino, con un maschio in casa e un maschio che porta i soldi a casa... crescerebbe pensando che le attività svolte dagli esseri umani non sono legate al genere. La peggiore sfiga possibile...