martedì 9 giugno 2009

Era meglio tacere


Non volevo fosse questo il mio post. Avevo in mente un gran bell'argomento, edificante. Poi apro queer blog, e una dichiarazione di Franco Zeffirelli prende il sopravvento, riaprendo così la rubrica era meglio tacere.
In un intervista pubblicata dal Giornale, Zeffirelli si lascia andare a frasi ben poco edificanti, su come mon dieu gli faccia schifo il movimento gay, sulla pletora di donne che si è scopato prima d'essere gay, e fantasiose teorie sui ruoli dell'uomo e della donna. Per non parlare della fastiodiosa abitudine di definire il il rapporto fra uomini "l'amore greco". Va beh, idiozie. Ma non abbastanza succose per meritarsi questa rubrica, no?
Nel riportare l'opinione di Zeffirelli sul bacio di due uomini in pubblico , gli consigliamo di contare fino a 10 o fino 100, o forse è proprio meglio tacere, piuttosto che venirsene fuori con certe stronzate.

quelli non sono omosessuali, ma due pazze che fanno l’amore come le bestie e che non posso sostenere. Ne disprezzo il modo di comportarsi al punto da sentirmi più vicino a Gentilini quando ventila la possibilità di mandarle nei campi di concentramento

La mia cara madre gli ha dato del cretino ignorante. Fate vobis

8 commenti:

ju ha detto...

era meglio tacere?
era meglio farlo tacere, idiota lui e odiota chi gli da modo e spazio di dire ste boiate

Vio ha detto...

Non è la prima volta che Zeffirelli ci delizia con queste pillole di saggezza:

da Corsera dell’8 marzo 2007

«Sì, se fossero con la giacca e la cravatta»
di Lorenzo Salvia

«Se fosse un corteo di gente in giacca e cravatta con l’impermeabile addosso in caso di pioggia e l’impermeabile sul braccio in caso di sole, potrei anche andare». Guardi che stavolta non è un gay pride, sfilano a sostegno della legge sulle coppie di fatto.
«Sì ma c’è Pannella, ci sono i Radicali, come al solito finirà in una pagliacciata.
Sarà una cialtronata controproducente». Franco Zeffirelli, omosessuale dichiarato, sabato non sarà in piazza.
Non pensa che sia utile una legge che riconosca i diritti delle coppie di fatto, anche omosessuali?
«Se mi vengono a dire che gli uomini si devono sposare fra loro e magari pure adottare dei bambini, no: è contro natura. Sui diritti, invece, mi sembra un falso problema: molti sono già garantiti».
Il disegno di legge sui Dico non le interessa, quindi.
«No, è una pastetta che non cambia nulla, una coperta corta tirata di qua e di là per non scontentare nessuno».
Lei non si è mai sentito discriminato?
«No, anzi. Sono sempre stato apprezzato ancora di più perché la gente intelligente capisce che per un cattolico non in regola con le leggi morali della Chiesa la vita può essere più dura».
Sì ma lei è Zeffirelli, regista famoso in tutto il mondo.
Per chi non è nessuno?
«Ma figuriamoci! Esistono forse persone che vengono licenziate o non assunte perché omosessuali?».
Certo che esistono. E poi a volte la discriminazione è più strisciante.
«Ma se uno fa l’esaltazione delle proprie inclinazioni sessuali allora capisco che un capo ufficio dica “quella è la porta”. A letto ognuno fa ciò che vuole, basta non portarlo stampato in faccia. E questo vale per tutti, omosessuali e non».
Lei è cattolico. Crede che la Chiesa condizioni la politica italiana sui diritti degli omosessuali?
«La presenza della Chiesa non ci condiziona ma ci rammenta il nostro dovere.
La Chiesa non può non dire quello che dice».
Secondo Paola Binetti gli omosessuali sono deviati. Lei si sente deviato?
«Deviare significa andare fuori dalla strada comune, e questo per un omosessuale è vero. Ma non vuol dire essere traviati o moralmente spregevoli».

Decisamente, era meglio tacere!

Anonimo ha detto...

quest'uomo mi fa schifo.. non ci credo.. e quoto il ''era meglio FARLO tacere'' !!!

Anonimo ha detto...

un'altro malato di omofobia interiorizzata....
povero vecchio, sopprimiamolo per il suo bene!

mic

Giorgia ha detto...

questo signore è pazzo. Deve essere brutto essere un vecchio omosessuale cattolico..e tanto per cambiare è "una diva"! però è molto peggio di paolo poli..

Parole_alate ha detto...

Sì, Paolo Poli non è mai arrivato fino a questo punto, che io sappia, ed è molto lontano dall'essere bigotto. E' vero che talvolta si è lasciato andare a qualche commento poco intelligente, ma ascoltandolo in qualche intervista mi è sembrato che avesse quel normale "buonsenso" che sta sfuggendo a Zeffirelli. Senza contare che davvero se tutti ci mostrassimo per quello che siamo senza timori come fa lui, probabilmente ci sarebbero meno discriminazioni.

The Ant ha detto...

Non capisco se il chiamarlo 'Maestro' in quasi ogni articolo che lo riguardi sia un voluto sberleffo oppure che altro.
No, perché... io dico che 'maestro' lo sei per qualità dell'anima.
E qua l'unica anima... è quella DE LI MORTACCI SUA (scusate, ho lasciato libero sfogo alla parte più 'borgatara' di me).
:D

Comunque Zeffirelli è l'ennesima dimostrazione che la cultura non necessariamente sposa la sensibilità e/o l'intelligenza.

E poi: Zeffirelli si detesta. Poveretto. Poveretto lui e noi che dobbiamo sopportare i suoi sfoghi senili...

Giorgia ha detto...

si effettivamente quello che trapela dalle due interviste è che si detesta! mi ripeto, gli omosessuali omofobi..brutta razza