martedì 30 giugno 2009

Il mio primo Gay Pride



Io la macchina fotografica non ce l'ho. Due natali fa comprai a mio padre (per conto di mamma, con lo stipendio di mamma) la reflex sulla cui vetrina aveva incollato il naso, in mia presenza, qualche giorno prima. In cambio lui mi cedette la sua compatta. Non mi disse che la poveretta era ormai giunta alla fine dei suoi giorni, ma di fatto dopo poche settimane nessuna batteria fu più in grado di ridarle la vita.
I miei ricordi del Pride di Genova sono stati pertanto affidati a Lucrezia, instancabile cattura immagini di the frog, e alla mia memoria. Ma non tutto può essere fissato in una fotografia e la mia memoria fa davvero, davvero schifo. Così i momenti migliori di quella giornata ho deciso di appuntarli qui finché sono ancora freschi e di tornare a rileggerli di tanto in tanto:
Il disappunto sul mio volto per la scelta dell'autobusradio di passare la Pausini, scomparso non appena il gruppo di orsi intorno a me ha intonato il brano
La telefonata inaspettata di un'amica che mi annuncia che lei e il fidanzato prenderanno un treno da Torino per manifestare con noi
Arrivare a Genova e trovarci il sole
Il Vero Chinotto di Savona, presidio Slow Food con ingredienti naturali, in un bar del porto antico
Il banchetto che regala le bandiere col logo del Genova Pride 2009. Proprio quelle che speravo di trovare in vendita
I ringraziamenti mentali alla mia parsimonia barra tirchieria che mi ha impedito di comprare, 100 metri prima, una fascia del Genova Pride 2009 per uno sproposito (che resta un regalo bellissimo eh, Michele!)
Trovare un'asta per terra e poter finalmente sventolare la mia meravigliosa bandiera
Il cartello No Diritti No Tasse di una manifestante
La nanerottola afro, 3 anni al massimo, che balla a bordo strada la musica sparata da un carro
L'America di Gianna che riempie una galleria già gremita di gente e il conseguente delirio da Gianna somministrata a delle lesbiche
Le due bimbe in parrucca fucsia che cantano L'America sulle spalle dei babbi
Il momento scriviamoci l'indirizzo del blog sul braccio
Scoprire che sul braccio di un uomo non c'è bisogno di andare a capo
Le coreografie trash del carro con i ragazzi in bianco
La voce di Lella Costa all'arrivo in piazza.
Fatto.
Per il prossimo Pride dovrei riuscire a comprarmi una fotocamera mia

lunedì 29 giugno 2009

And so it is


Ed il pride è andato (bene, molto molto bene)
Documenteremo il tutto presto o tardi. Difatti the frog ha fatto circa 300 foto, ma al momento sta traslocando (in una casa che, ovviamente, non ha internet), io devo studiare in maniera disperata, geco finita la bassa manovalanza da trasloco prende un aereo e torna in terra natia.
Be faithfull, insomma
Nel caso si nutrano ancora dubbi sull'importanza del pride, ascoltare questo (trasmissione 28 giugno). Mancanza d'argomenti nelle dispute teologiche con accorati teologi? Qui la soluzione (lezione 24, La differenza tra i filosofi e i profeti)
Infine, Cinema Mexico domani e mercoldì: 2 volte genitori.
Questo non ha nessuna pertinenza, ma fa molto ridere, è assolutamente geniale
Apatia portami via. L'universo mi ha risparmiato un calo di pressione sabato, ma mi ha regalato una simpatica intossicazione alimentare che mi impedisce di mangiare alcunchè, salvo accrescere ed accrescere la mia nausea. Lo troverei anche divertente, senonchè ho davvero tanta fame ora.

sabato 27 giugno 2009

Pride


Balla chi como benit carrasecare 
a nos iscutulare sa vida. 
Tando tue podes fintzas irmenticare 
totu s’affannu mannu ‘e sa chida. 
E su coro no, non s’ispantat, 
e sa morte no, non chi no b’intrat. 
E sa note fragat ‘e bentu de beranu. 
Ses cuntentu?


Balla perchè oggi arriva il carnevale
a movimentarci la vita.
Tanto da farti perfino dimenticare
tutta la stanchezza della settimana.
E il cuore no, non si stupisce,
e la morte no, non c'entra.
E la notte dora di vento di primavera.
Sei contento?

Oggi Pride! 
Seguirà reportage fotografico

mercoledì 24 giugno 2009

Quel che si sa, lascia il dubbio a metà


Non è un mistero che per la chiesa e la religione cattoliga gay e pedofili siano più che simili. Peccatori, entrambi. Ma dal peccato ci si può redimere, semplicemente (si fa per dire) pentendosi. Dio perdona, dicono. Non sembra nemmeno una cosa così sbagliata, in linea di principio, ma io mi chiedo:
questi pedofili che, una volta con le manette ai polsi, chiedono aiuto e si dichiarano malati, questi pedofili che vengono perdonati dal dio che riconosce il loro pentimento, questi pedofili, ai loro occhi, sono migliori di me, che non chiedo perdono per la mia omossessualità, che la vivo con orgoglio?

Gli etero sono proprio i migliori genitori possibili


Oggi inauguro una nuova rubrica di questo blog, finalizzata a registrare tutte le baggianate (oh, gli eufemismi!, esistono ancora), sentite dire sui mezzi, per la strada, dal dottore, in tv, insomma un po' ovunque, riguardo  il ruolo di genitori e il loro rapporto coi figli.
Oggi è stato il tram a regalarmi una perla d'altri tempi:
Vecchietta 1:  Il mese prossimo mia nuora partorisce.
Vecchietta 2: Diventi nonna?
V. 1: Eh già, finalmente!
V. 2: Maschio o femmina?
V.1: Femmina.
V.2: (Un attimo di silenzio) Eh... vabbè, dai... vanno bene entrambi...

Eh già, gli etero sono proprio i migliori genitori possibili. Sempre.

(Ovviamente, partecipate! La mail è sempre quella, qui di lato.)

lunedì 22 giugno 2009

Ma tu pensa


Ancora foto a caso. Oh, Sidney. La visione di Alias ormai ha così ottenebrato la mia mente che voglio andare al poligono e poi entrare nella cia.

Anche questa settimana, seggio. Fare lo scrutatore oltre una diaria (misera, misera) e diverse ore da riempire in modo fantasioso, ti regala ore e ore a stretto contattato con la più varia umanità. E così capita che
- Signora si presenta al seggio (cum marito) indossando orrida maglietta simil velo recante la scritta i kissed a girl and i liked
- Le ore fantasiosamente riempite prevedono anche la lettura di giornale becero (di più? di tutto?) che in un articolo (con una sintassi orrenda! orrenda!) sulla figlia di cher ci regala questa perla in merito l'omosessualità femminile sentiva d'avere un animo maschile, ed infatti era attratta dalle donne. Si, certo. Peccato che non si riferisca ad ora, ma alla sua adolescenza lesbica
- Rappresentante di lista del pdl, arcaici archetipi in casa, chi di voi ha un uomo che mette in ordine le cose? (la mia ragazza è una maniaca dell'ordine e della pulizia, vale lo stesso?)
- Ripartizione registri: uomini a sinistra, donne a destra. E i gay dove li mettiamo?
- Momento del gossip becero. No no, Raul Bova è gay. Me l'ha detto la cuggina di mia cognata che giel'ha detto Patty la parrucchiera che l'ha sentito da sua suocera. Si si, è gay e sta con Del Piero.
E' finita, è finita, è finita....

sabato 20 giugno 2009

Saving faces (aka Salvare la faccia)


Per rimanere nell tracciato di film senza tragedia (o comunque con una tragedia credibile e non totalizzante) questo weekend vi proponiamo Saving face (in italiano Salvare la faccia) commedia del 2004 diretta da Alice Wu. Il film sviluppa in maniera decisamente non banale i problemi legati al coming out con genitori di cultura non occidentale (il titolo è un evidentemente cenno alla concezione pan-orientale di faccia come apparenza), ma anche tematiche di auto-accettazione e individualità ben più generali. I toni rimangono comunque sempre quelli di una commedia, quindi piacevole da guardare anche senza troppo impegno.Insomma, decisamente da vedere.
E poi io ho un debole per le ragazze orientali, non per niente Etwas ha gli occhi a mandorla.

giovedì 18 giugno 2009

Il caldo miete vittime


Fonte:queerblog

Ora, io non so come catalogarla, questa. Perchè era meglio tacere non basta, questa trascende era meglio tacere. Va oltre, ma di molto. Moltissimo. C'è da chiedergli, ma aveva bevuto? Colpo di sole? Poco sonno dovuto al troppo caldo? Stress? Problemi in famiglia? Bieco servilismo?
Che diavolo aveva in mente, La Russa, quando ha detto che Berlusconi è più discriminato dei gay? Cosa, per dio, COOOOOOSA?
E questa fa il paio con la dichiarazione odierna della cei spagnola, che ha definito il governo Zapatero fonte avvelenata d'immoralità ed ingiustizia. (che paroloni! che retorica! che immagini ridondanti!)
Io, in quanto vittima del caldo, me ne torno ai miei ghiaccioli ed ai miei appunti, conscia che, se sparo stronzate, non ricopro una carica pubblica e nessuno può sentirmi, vasi di gerani a parte. Io vi querelo, gerani!

VEGAN'chio


Non ha nessunissima pertinenza con le lesbiche, ma chissenefrega.
Brugherio è la ridanciana cittadina in cui vivo, alle porte di Milano e sul baratro di quel che rimane della verde brianza. A Brugherio, 33.000 anime, non succede mai nulla (no, aspetta, domenica sera la centrale dell'enel ci ha regalato un fungo atomico e un incendio spento alle 7 della mattina seguente.)Comunque. A Brugherio, questo fine settimana c'è il VEGAN'chio.
Bisogna essere di Brugherio ed al contempo vegetariani, per cogliere la portata dell'evento, ma io lo segnalo lo stesso. Si mangia estremamente bene. Punto.

mercoledì 17 giugno 2009

Due volte genitori


Per motivi strettamente personali, il mio Festival Mix si è ridotto alla sola proiezione di Due volte genitori. Si, lo so, questo post è in ritardo, ma in realtà neanche tanto, visto che il caro vecchio Cinema Mexico ci offrirà una visione il 30 di Giugno. 
E se non eravate con me quel pomeriggio, spendete un po' di tempo e andate a vederlo questa volta, se lo merita. 
A parte le scelte registiche, comunque molto fortunate, il documentario è girato con impeccabile sensibilità ed un pizzico di ironia che sa, quando necessario, addolcire la pillola o dare una pausa alla commozione. Non ero l'unica con un fazzoletto in mano, in quella sala, ve lo assicuro.
Portateveli dietro, assieme genitori (se possibile).

lunedì 15 giugno 2009

Relazioni (pericolose)


Ieri ho visto una puntata di House, (una a caso, Sky lo da random per riempire il tempo, un po' come tutti i telefilm dopotutto), con una poco credibile storia medica (che portava dritta dritta alla peste nera) e una strana coppia lesbica. Una, la malata, aveva bisogno di un fegato e voleva lasciare la ragazza perchè si era stufata di lei. L'altra, la sana, decide di darglielo per salvarle la vita e legarla a lei per sempre. Detto proprio così, eh,"adesso non potrà lasciarmi".
Insomma, che relazione squallida. 
Lungi da me certi allarmismi del tipo "il telefilm x ha dei problemi con le lesbiche, perchè le descrive con caratteri negativi" (ci saranno pure delle relazioni del genere, su), c'è da dire che anche nella quinta stagione, col personaggio bisessuale, le relazioni tra donne non ne sono venute fuori tanto bene, eh.
E ok, lo so che Bette e Tina non hanno sempre rappresentato la relazione ideale, ma visto la regola le coppie felici non vendono dei telefilm, mi sembra che dopotutto non ci possiamo lamentare. Anche Ross e Rachel hanno fatto un gran tira e molla, no?

But i'm a cheerleader


Le recensioni del week end, ultimamente escono di lunedì perchè:
a- non ci sono più lezioni universitarie, quindi non sussistono più ore e ore settimanali più o meno noiose da impiegare talvolta pensando ad altro
b- il week end per me diviene sempre più sinonimo di confuzione. Non necessariamente imputabile agli alcolici. Anche essere troppo felice/ troppo rilassata/ avere troppi impegni mi confonde. E perdo un sacco di cose, nel week end: tesserini atm, agende, chiavi, cappelli. Non sono in grado di scrivere alcunchè, da venerdì notte a lunedì mattina.
Detto questo, but i'm a cheerleader
Credo che but i'm a cheerleader sia uno dei primi film "a tema", se non il primo in assoluto, che ho scelto di vedere proprio per la sua tematica (il credo è obbligatorio, perchè io ho la memoria a breve termine di una nocciolina). Mi sono proprio detta, toh, vorrei vedere un film con delle lesbiche. Bene, questo ha anche delle cheerleader. Download torrent.
Ho fatto bene. Questo è davvero, un bel film. Primo punto a suo favore, non finisce in traggggedia. Non muore nessuno, nessuno diventa una poiana, nessuno viene arrestato, nessuno condurrà una vita di stenti e privazioni. Secondo punto a suo favore, nonostante l'happy ending, il film non è frivolo. Con uno stile decisamente surreale, vengono sciorinate tematiche ( la cura dell'omosessualità, il rifiuto dei genitori) più serie della media dei film a tema; ma proprio in virtù di questo suo stile sopra le righe, non è ne opprimente ne deprimente. E' un bel film, fa caldo, gelato alla mano, guardatelo. Ha anche una bella colonna sonora, e si trovano facilemente i sottotitoli in italiano. Venduto

Imbd mi ha appena informata che la regista del film, oltre ad aver girato un altro filma a tema molto più brutto (itty bitty titty committee, che non recensirò perchè significherebbe doverselo riguardare, e riot girrrrrls a parte, puh), si è occupata di una pletora di telefilm d'affezione, fra cui, fra gli altri, L word. Ah!

domenica 14 giugno 2009

Addio e grazie per tutto il pesce


Ah, la gioia di comprare Cosmopolitan. Avere in mano una carta di credito (non tua), e la sua copertina che riporta in bella grafia blog di moda: personaggi, indirizzi e tendenze. Acquistarlo e ricordarsi di quanto sia becero, che la peggio rubrica delle lettere di Top Girl in confronto è una riunione di docenti di letteratura greca a Yale. Ah, cosmopolitan, e l'articolo tu & lui sex: 69 risposte hot alle tue domande più segrete. Ah, che splendida sequela di idiozie! Di seguito le più esilaranti, prima che il giornale raggiunga il posto che gli compete, sotto la scrivania dentro al cestino insieme all' altra spazzatura.

E' vero che il sesso fra donne è più piacevole?
Una ricerca australiana ha riscontrato che le donne, quando fanno l'amore con una persona del loro stesso sesso, raggiungono meglio l'orgasmo
Mi eccito di più se guardo un film hot in cui il sesso è solo fra donne. E' normale?
Si, uno studio ha verificato che alle donne etero piacciono di più i film hard con protagoniste femminili che con entrambi i sessi.
Il sesso orale mi fa il solletico: come evitarlo?
Rilassa i muscoli, concentrati su quato sei eccitata e fargli radere il viso
Che cosa avranno mai in comune gli esseri umani, i pesci e i delfini?
la pratica sessuale della fellatio

Ah, i delfini! Addio e grazie per il pesce,anche se in fondo ci rincresce, la vita volte va così...


mercoledì 10 giugno 2009

Epifania

La foto è a caso. Vero che è molto molto bella, Karen O? Il post parla di tutt'altro.

Per me, da quattro anni, le elezioni, più o meno importanti che siano, si svolgono sempre nello stesso modo: inchiodata a un banco delle elementari, tazza di caffè in mano a trascrivere numeri. Lo faccio così bene, il mio dovere di scrutatrice, che ogni anno puntalmente vengo richiamata. Ogni anno ritrovo il mio banchetto, il mio registro (sempre e rigorosamente quello degli uomini, che sono di meno), il mio seggio, nella verde verde brianza che in questo caso, è verde verde, visceralmente verde, anche a livello politico. Li vedo sfilare, uno ad uno, scheda e matita alla mano, i cattivi. Ed è quasi deprimente, starsene lì a vederli, uno ad uno, inesorabili.
Per questo, quando domenica mattina è apparsa lei, non riuscivo a credere ai miei occhi.E non sono riuscita a fare nulla, mi sono limitata a contemplarla, estatica, a momenti con le lacrime agli occhi, probabilmente a bocca aperta, sorridendo. Volevo alzarmi ed abbracciarla, ma credo sarebbe stato poco professionale. E poi, in verità, avrei voluto che lei abbracciasse me. Per rassicurarmi. Per ricordarmi che, nel triste spettacolo che si stava dipanando davanti ai miei occhi c'era qualcosa di famigliare a cui aggrapparsi. Perchè quando ho visto, sulla sua borsa, le spille di Milk, dell' Agedo, del pride di Genova, io ho desiderato fortissimamente essere meno timida, e chiederle qualcosa, attaccare bottone. Avevo pensato un patetico signora sa mica se alla fine l'arcigay ha organizzato pullman per Genova? o un disperato E' un po' che cerco di portare mia madre all'Agedo, sa dirmi in che zona di Milano si trova? Ma da sobria, una cosa del genere è assolutamente impensabile. E così sono rimasta a sorridere come un'idiota, sentendomi, almeno per un pochino, meno sola.

Per rimanere in tema Agedo, dal trenta giugno al primo luglio verrà proiettato al cinema Mexico di Milano il documentario due volte genitori. Fonti che l'hanno visto al festival del cinema gay ci assicurano essere assolutamente imperdibile.
Pullman arcigay per Genova, si, ci sono.

martedì 9 giugno 2009

Era meglio tacere


Non volevo fosse questo il mio post. Avevo in mente un gran bell'argomento, edificante. Poi apro queer blog, e una dichiarazione di Franco Zeffirelli prende il sopravvento, riaprendo così la rubrica era meglio tacere.
In un intervista pubblicata dal Giornale, Zeffirelli si lascia andare a frasi ben poco edificanti, su come mon dieu gli faccia schifo il movimento gay, sulla pletora di donne che si è scopato prima d'essere gay, e fantasiose teorie sui ruoli dell'uomo e della donna. Per non parlare della fastiodiosa abitudine di definire il il rapporto fra uomini "l'amore greco". Va beh, idiozie. Ma non abbastanza succose per meritarsi questa rubrica, no?
Nel riportare l'opinione di Zeffirelli sul bacio di due uomini in pubblico , gli consigliamo di contare fino a 10 o fino 100, o forse è proprio meglio tacere, piuttosto che venirsene fuori con certe stronzate.

quelli non sono omosessuali, ma due pazze che fanno l’amore come le bestie e che non posso sostenere. Ne disprezzo il modo di comportarsi al punto da sentirmi più vicino a Gentilini quando ventila la possibilità di mandarle nei campi di concentramento

La mia cara madre gli ha dato del cretino ignorante. Fate vobis

lunedì 8 giugno 2009

Buonanotte, Europa


Oggi mi sono svegliata di pessimo umore. Capita spesso quando vado a letto delusa e arrabbiata. Quando mi sono decisa a coricarmi, alle 4 del mattino, l'Europa aveva fatto la sua scelta xenofoba e liberista e l'Italia, nel suo piccolo, contribuiva dando il colpo di grazia alla sinistra agonizzante che provava a risollevarsi. Chi sperava che dall'Europa qualcuno ci avrebbe salvato dal berlusconismo, dalla crisi economica e dal precariato figli di un liberismo cieco, dagli attacchi alla laicità dello stato e dalla guerra ai diritti civili, non avrà un solo rappresentante italiano a Bruxelles a lottare per lui. Uno sbarramento antidemocratico ha tolto ancora una volta la voce a più dell'8% dei cittadini italiani, se sommiamo i voti ai partiti più progressisti rimasti alla porta. Inutile nasconderci che una scissione dell'ultim'ora, che non ha nessuna giustificazione, ci abbia indeboliti. Ma rimane il fatto che l'elettorato ha voluto darci un preciso segnale. Il segnale che questo schifo di mondo gli piace così e chi non si rassegna può anche levare le tende e piazzarle al freddo della Svezia o dell'Islanda.
Se conoscete Report saprete che, dopo una puntata di mazzate allo stomaco, Milena Gabanelli lancia in chiusura la rubrica dell'happy end. Dopo avervi ammorbato con il mio sfogo post elettorale, ho deciso di farlo anch'io, con una notizia presa qualche giorno fa da gay.it:
Qualche settimana fa Zet e Vielpunkt, una coppia omosessuale tedesca, trovano il figlio di due scriteriati vicini etero, abbandonato fuori di casa. I due decidono di prendersi cura del piccolo. Senza nasconderlo alla comunità lo prendono a vivere con loro e in poco tempo diventano a tutti gli effetti due babbi adottivi. Nessuno interviene a spezzare l'armonia di questa neo famiglia arcobaleno. Non i servizi sociali nè la burocrazia delle adozioni. Non mette bocca la Chiesa e nemmeno la classe politica. E meno che mai protesta il vicinato, che ha accolto da subito pacificamente Zet, Vielpunkt e il nuovo arrivato. Certo non siamo in Italia, ma questa sembra una favola persino per la legislazione della Germania. Non in uno zoo però. E non per la legge della natura, tanto invocata da chi si oppone alle unioni omosessuali. Zet e Vielpunkt infatti sono due pinguini, animali che non di rado si uniscono in monogame e durature relazioni gay. E almeno loro, i pennuti, quando hanno deciso di prendersi la responsabilità di un figlio hanno potuto farlo da soli, senza che qualche estraneo alla coppia potesse sindacare. Come fanno tutti i genitori etero, persino i più irresponsabili. E mentre a turno covavano l'uovo altrui abbandonato al freddo, passandoselo sopra le zampe fino alla schiusura, imboccando poi il pulcino e tenendolo al caldo sotto il piumaggio, non si sono dovuti preoccupare anche di rispettare o meno il fantomatico Diritto Naturale.

giovedì 4 giugno 2009

Vietato alle femmes



Fonte: afterellen

Non ho ancora capito perchè mi piace Katy Perry, o perchè semplicemente non la detesto. O non la catalogo sotto la categoria "scema approfittatrice". A volte va così. Ci sono immotivate simpatie (Katy Perry) svenevoli cotte (Karen O) sane ossessioni (Mira Aroyo ). Beth Ditto però non è dell'idea. Per Beth Ditto, cito testuale

I hate Katy Perry! She’s offensive to gay culture, I’m so offended. She’s just riding on the backs of our culture, without having to pay any of the dues and not being actually lesbian or anything at all. She’s on the cover of a fucking gay magazine.

A livello musicale, non c'è partita. Lo dimostra il fatto che ho pagato per un concerto dei Gossip, ma mai mai mai pagherei per vedere Katy Perry. Però Beth, quanto astio. Così tanto astio che la dichiarazione è stata riportata anche da tg com. Così tanto astio che sembrano urletti di bambino a cui rubano il suo giocattolo underground e lo gettano così, senza fare tanti complimenti, nel mainstream. Non so, io non riesco ad avercela con Katy Perry. Mon dieu, se na va in giro vestita da giostra e da bruco, e di personaggi più o meno famosi che strumentalizzano l'immagine lesbo ve ne sono una pletora, così fra le tante, l'ironia (e l'autoironia) di codesta signorina a mio parere la esclude dal giudizio, fondatissimo se applicato ad altre, di Beth Ditto.
E' mooolto più irritante, l'epidemia di bisessualità che serpeggia fra certe starlette, secondo me. Molto più ammiccante, molto più squallida. Ma Katy Perry è stata un bruco! un bruco!
Quanto sa essere serio, un bruco?

mercoledì 3 giugno 2009

Buongiorno, mondo


The_frog è tornata alla civiltà, ma ha già pensato più volte, in due giorni, che sarebbe stato bello rimanere nella bolla d'ignoranza del suo mare. Un po' per le evoluzioni della politica italiana, e dei suoi gossip, un po' per le vergognose scelte della signora Carfagna, un po' perchè al mare si stava bene, e basta.

Eppure anche la civiltà ha i suoi lati positivi, come la rassegna di cinema gaylesbico Festival Mix che inizia domani a Milano, al teatro Strehler (per maggiori informazioni e il programma in pdf, andate qui), che vi consiglio.

Insomma, riprendere i ritmi è dura, ma ci stiamo provando.

lunedì 1 giugno 2009

Ordinaria amministrazione


Interno giorno. Io, in piedi in cucina, aspetto che la moka erutti il mio caffè. In piedi in cucina, mia madre, risciacqua i piatti del pranzo. Giuro non ricordo da dove siamo partite per arrivare a questo: In fondo quando l'ho baciata in pubblico al massimo ho dovuto minacciare due idioti perchè smettessero di fissarci. Perchè vi baciate in pubblico?? Beh..si..come tutti i miei coetanei.. Io e tuo padre non ci baciavamo mai in pubblico pur essendo eterissimi! Parte il delirio. Ogni tanto succede. La mia mamma si inceppa, torna indietro di qualche anno. Ma poi si riprende sempre, non è grave, per cui la lascio sfogare. E se ti vedessero i miei colleghi? Pensa ai problemi che potrebbe crearmi in ufficio. E potresti far perdere dei lavori a tuo padre.. non è solo affar tuo, è anche nostro. Sfogata. Mami..tu in ufficio hai litigato con tutti per..come posso chiamarle? divergenze politiche. E babbo i lavori li perde perchè non è un massone. Non potrei battervi nel crearvi problemi. E poi ho dei principi anch'io, non posso predicare quello che non faccio. Hai ragione. Abbiamo creato un mostro.
Mi passi il telo da cucina?