venerdì 23 settembre 2011

E venne il giorno


Un'allegra foto per sdrammatizzare il momento.

E venne il giorno: non ci sono stati blocchi informatici, attacchi di hacker, minacce dal governo, bazinga o ripensamenti. Lista outing ha parlato, e nel farlo ha puntato decisamente in alto, oh se han puntato in alto:

  1. Ferdinando Adornato
  2. Mario Baccini
  3. Paolo Bonaiuti
  4. Roberto Calderoli
  5. Massimo Corsaro
  6. Roberto Formigoni
  7. Maurizio Gasparri
  8. Gianni Letta
  9. Marco Milanese
  10. Luca Volontè

Un paio di cosiderazioni:

Uno- banale, ma salta all'occhio: non ci sono donne. Il che può implicare a- non ci sono donne omosessuali (eccezion fatta per la Concia, ovviamente) in parlamento b- ci sono ma non hanno votato contro l'aggravante di omofobia c- ci sono ma non si sono mai rese protagoniste di dichiarazioni omofobe, quindi non sono "materiale da outing" d- ci sono, hanno votato contro il disegno di legge, si sono rese protagoniste di dichiarazioni omofobe ma non è ancora il loro turno e- ci sono donne che hanno votato contro la lagge ma non sono lesbiche, quindi nulla hanno a che fare con questa lista.
Due- a parte gli esponenti dell'Udc (Adornato, Baccini, Volontè) i restanti appartengono tutti alla maggioranza. Non vi sembra un po' strano?
Tre- Formigoni: segue risatina imbarazzata. Si dice anche abbia avuto un flirt con Clooney. Ma questo più che un rumor mi sembra la sceneggiatura di uno shonen ai.
Quattro- a fronte dei nomi (grossi, grossi nomi) non c'è uno straccio di prova. "sono nomi che girano" "li ha visti il ragazzo di mio cugino in un locale" "l'ha visto un mio ex in un locale" "li ho visti io in un locale" "ma come non lo sai? lo sanno tutti!". Vox populi vox dei, ma si dice anche che Masini porti sfiga, eh.
Cinque- Per il momento dai diretti interessati nessuna replica.
Sei - visto il calibro dei nomi usciti questa volta, per la prossima settimana mi aspetto: la Santanchè, il Papa, Gentilini.

Insomma, staremo a vedere. E speriamo di vedere qualcosa, perchè con questi nomi qui l'iniziativa ha uno sgradevole retrogusto di farsa. E magari codeste persone sono effettivamente gay e sicuramente hanno votato contro la legge, ma la mia impressione è ci abbian dato proprio i nomi che "volevamo", quelli facili, quelli che se lo chiedi a chiunque Formigoni è gay, certo, non sai che la storia della castità e cl è tutta una copertura, e poi vive in una casa di soli uomini.

8 commenti:

elena ha detto...

Hanno detto da subito, per quanto ne so, che avrebbero fatto i nomi solo di quelli della maggioranza. Anche questo è sbaglito, profondamente sbagliato

Marta ha detto...

questa me l'ero persa. Non approvo affatto

elena ha detto...

Sul mio blog http://spoliticablog.blogspot.com/2011/09/louting-forzato-dei-politici-omofobi.html

Barbara ha detto...

Io sono scioccata dalle reazioni. Ci fosse stato un politico contento. Anche le associazioni non hanno gradito. Mi chiedo, c'è ancora qualcuno in Italia interessato alla verità? Ogni giorno scopro qualche gioiellino di micromeccanismo culturale / valoriale italiano, diffuso tra TUTTI quelli che in qualche modo resistono a vivere lì, che mi permette di spiegarmi il perdurare dei vari Berlusconi, mafia e Vaticano.

D'altronde tra chi resiste e chi non resiste ci deve essere una differenza di fondo, e probabilmente è che chi resiste si adatta.

Gaia ha detto...

Posto che io sono decisamente out and proud, e che aborro l'ipocrisia dei sepolcri imbiancati, sono profondamente contrariata e, non ultimo, rattristata, da questa lista outing. Non che non la creda reale, per carità, Gasparri è più passiva di Solange, ma non è questo il punto.
Trovo barbaro, oltre che diseducativo, l'outing, da sempre. Una violazione di quella privacy che è sacrosanta anche quando sei personaggio pubblico. Un voler "urlare" una verità o supposta tale, appartenente a qualcun altro, che dovrebbe essere frutto di un percorso di consapevolezza ed accettazione. Nel caso de quo, oltretutto, non può non apparire come una guerra tra bambini delle elementari: "io voto contro la legge sull'omofobia" (e basta chiamarla così!) e allora "io ti sputtano". Tristissimo. Ed io che credevo che si dovesse dare il buon esempio, e mostrarsi come si è senza timore. Ahi serva Italia.

Silvia ha detto...

Non so, io non sono d'accordo né con Barbara né con Gaia (perdonatemi).
Sono piuttosto d'accordo con la tecnica dell'outing politico (che non mi sembra particolarmente violento rispetto ad altre tecniche di delazione, meno che mai in questo caso con una lista priva di autori e prove), ma credo che i criteri con cui sia stato fatto siano profondamente sbagliati. Vi rimando al post di Elena (linkato qualche commento più su) perché spiega in maniera esaustiva (e forse più chiara di quanto potrei fare io) il mio punto di vista.
L'operazione tutta, e la reazione delle associazioni e istituzioni gay a riguardo, rispecchia perfettamente l'abitudine italiana alla politica e la paura di perdere la poltrona, che comporta necessariamente una tensione alla linea moderata ed inefficace.

Elena ha detto...

Meglio di me lo spiega Alessio De Giorgi, confrontando questo outing con quello di Convertini. L'ho linkato anche sul mio blog http://www.gay.it/channel/attualita/32463/Quest-outing-barbaro-becero-e-vile.html

Barbara ha detto...

Va bene che il modo in cui è stato fatto l'outing è criticabile, ma uno che dicesse a gran voce "era ora un po' di outing" e POI passasse a criticarlo magari sottovoce, no, eh...

tutto ciò mi ricorda la debolezza della sinistra fatta di mille rivoli che si scannano (vedi anche narcisismo delle piccole differenze).