lunedì 14 marzo 2011

That don't impress me much



Foto presa qui.
Il titolo risente del carnevale, che a Milano arriva un po' in ritardo, e del mio travestimento, ma è comunque un sottofondo niente male, per il post di oggi.

Questa è stata la settimana della bomba di Glee. Che lo seguiate oppure no, la rete è invasa di articoli, foto, filmati e nuove lesbiche: le glesbian (mai parola fu tanto produttiva nei derivati). Vi sarà capitato di incrociare qualcosa, credo, ma se così non fosse riassumiamo in poche parole:
durante la puntata sessocentrica (le puntate di Glee sono sempre monotematiche), si scopre che Santana e Brittany non si limitano a scopacchiare quando non ci sono uomini intorno, ma hanno addirittura dei sentimenti l'una verso l'altra, tanto che Santana a fine puntata chiede a Brittany di stare assieme.
Proposta rifiutata, per la cronaca.
Sorprese? Io non molto, devo dire, e non mi spiego l'euforia dei blog che si rimbalzano notizia, recap e commenti. Non è nulla di nuovo né nel panorama televisivo né tra i telefilm adolescenziali, e neanche all'interno dello stesso Glee, se vogliamo dirla tutta (con la differenza che il personaggio di Kurt è stato, fin dal principio, gestito meglio).
A voler essere polemici, si fa presto a fare un paragone con l'altro telefilm adolescenziale che in questa stagione ci fornisce delle lesbiche: Pretty little liars: tutt'altra storia. La trama è articolata, l'evoluzione dei personaggi credibile (anche se squisitamente scontata) e il tutto ha un effetto rinfrescante, genuino. Non ho ancora capito cosa sia, ma c'è qualcosa in questo telefilm che mi prende proprio.
In sostanza: Glee no, Pretty little liars si.
Vi risparmiate anche una marea di canzoni noiose e pessime cover.


Foto presa qui.

In chiusura segnalo alle lettrici milanesi l'incontro di domani pomeriggio con Cristina Gramolini (presidente di Arcilesbica Milano), presso la facoltà di scienze politiche (via conservatorio, 7), aula 3, ore 16.30. L'incontro ha per titolo Differenti tipologie di discriminazione e fa parte del laboratorio Omosessualità - un mondo nel mondo organizzato da GayStatale.

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