Foto: Gia Carangi.
Da ascoltare leggendo: The killing moon - Echo & The Bunnymen.
Ieri con imperdonabile ritardo ho visto Gia.
C'erano milioni di motivi che avrebbero potuto portarmi a vederlo, ma in un modo o nell'altro sono riuscita ad evitarli tutti. Sono stata così brava che fino a ieri sera, quando l'ho messo su, non avevo nemmeno idea di cosa parlasse.
Al liceo, ad esempio, la mia amica Made organizzava una sorta di cineforum del sabato pomeriggio (grazie a cui ho visto dei film davvero belli e ho affinato il mio gusto), e ad un certo punto abbiamo avuto la pessima idea di vedere tutta la filmografia di Angelina Jolie (erano i primi anni duemila, quindi ce la si poteva fare). Non siamo mai arrivate a Gia, però, e visto che ignoravo che fosse un film a tema l'avevo semplicemente rimosso.
In più, se c'è una costante delle lesbiche in cui non mi ritrovo è la passione per Angelina Jolie. A me non piace proprio, penso che sia brutta, nonché un affronto alla fisica: dovrebbe cadere in avanti invece di stare in piedi. Ma tant'è: la mia amica Marie me l'ha passato questo capodanno e dopo aver preso polvere nel mio hard disk qualche mese, ieri l'ho visto.
Ed è stata una completa sorpresa.
Non per il film in se, che ha davvero tanti difetti (si tratta però di un film per la tv, quindi sono parzialmente perdonabili), né per Angelina Jolie (c'era qualcosa che strideva lungo tutto il film, poi ho capito: secondo voi somiglia anche solo lontanamente alla ragazza qui sopra? Proprio no), ma per il soggetto.
Voi l'avete visto Gia? Sapete chi era, Gia?
Io proprio no, nonostante vedere le sue foto, dopo il film, sia stato come rivedere quelle del matrimonio dei miei genitori, con quelle facce che ho visto mille volte ma non sapevo di ricordarmi.
Non conoscevo il suo nome né la sua storia, e qualcosa in me si è smosso. Ho continuato a pensarci prima di addormentarmi, col suo viso (il suo vero viso) davanti agli occhi, e ancora questa mattina.
Quindi si, ve lo consiglio, passando sopra tutti gli errori e tutte le ingenuità.
9 commenti:
Certo che sappiamo chi era Gia.
C'eravamo anche noi nell'86 quando morì.
Avevamo 18 anni.
E tu? Tu sai chi era Annemarie Schwarzenbach?
Hai mai visto "Viaggio in Kafiristan"?
E "Une Suisse Rebelle"?
Di lei leggi Morte in Persia.
E dimentica Angelina Jolie.
Athamantide Hellè
non posso rispondere per the frog ma a me piace moltissimo Annemarie Schwarzenbach, e morte in persia in particolare . ho giusto una sua foto appesa ora davanti a me
Ne so ben poco, me l'ha nominata Etwas più volte ma non ho letto niente, rimedierò volentieri :)
Per quanto riguarda Gia, io avevo due giorni esatti quando morì, e non interessandomi particolarmente a moda e modelle ne ignoravo totalmente l'esistenza (per dirti quanto poco ne sappia, ho recentemente cercato Cindy Crawford su google perché non ne ricordavo il viso).
E infine: Angelina... chi? :)
ma come fai a dire che angelina jolie sia brutta?! Può non piacere ma oggettivamente è una bella donna! Anche se il suo punto di forza è il fascino piuttosto che la bellezza. È una di quelle donne che piacerà anche quando sarà più in là con gli anni.
è già in là con gli anni, ah ah (non è vero, è nata nel 75), ma da quando ha fatto Gia è invecchiata in modo un po' strano. però ha un gran fisico, se non fosse per quelle super tette
sarà allora che io non colgo il suo fascino :)
non so, mi ha sempre dato l'idea di una quindicenne come comportamento, e fisicamente non è per niente il mio tipo, quindi... ma i gusti sono gusti ^^
Jolie l'ho sempre trovata molto artificiale, anche se non si può dire sia brutta. le labbra sono sue, ma sembrano finte. negli ultimi anni si è scarnificata, e nell'ultimo film (lo scemotto The Tourist)la si potrebbe definire tranquillamente Mucchio D'ossa. il vero mistero però è che qualcuno possa chiamarla attrice
Etwas.
Un'altra milanese che ama AnneMarie.
La sarà l'aria de Milànn. :)
Ath.Hellè
in realtà finchè non sono andata a Berlino lo scorso ottobre non avevo veramente idea di chi fosse (shame on me). in un locale c'eranno le "cartoline" della mostra di Marianne Breslauer alla Berlinische Galerie e la foto scelta era una di AnneMarie. alla mostra poi non ci sono andata (shame on me twice) ma mi sono portata a casa la foto, l'ho diligentemente appesa, mi sono informata sulla fotografa (che, tra l'altro, è bravissima) e poi su AnneMarie
insomma l'inzio è stato un po'superficiale (chi è questa bella donna?) ma poi mi sono rifatta : )
Posta un commento