Oggi ho letto Elle (beh, non proprio letto, sfogliato diciamo), certi giorni il lavoro è anche così. Questo mese lo speciale si intitola Sorelle d'Italia e parla di (testuale) una giovane filosofa che ci osserva da Parigi, il confronto generazionale in quattro grandi famiglie, la realtà toccata con mano dalle blogger più seguite e da una vittima di molestie sul lavoro, le speranze nel futuro di alcune fra le migliori neolaureate in Italia. Uno speciale davvero molto bello (non è una novità tra le pagine di Elle) che cerca di mettere a fuoco una realtà non sempre evidente agli occhi degli italiani (uomini e donne). Si finisce per parlare, irrimediabilmente, anche di femminismo, di diritti conquistati e ancora da conquistare, di immagine pubblica della donna e, soprattutto, di aspirazioni.
Ora, il femminismo è, a mio parere, un po' un campo minato, anche e soprattutto per il modo in cui è stato recepito, che in parte è, c'è da ammetterlo, colpa degli estremismi (che bene non fanno mai, men che meno in situazioni del genere) che si sono diffusi. Ci sono fin troppe donne, oggi, che ne prendono le distanze avendo in mente l'immagine negativa e falsata che è un po' zitella, un po' gattara, un po' lesbica, un po' col ciclo perenne.
Ci si dimentica spesso (me pure, mea culpa) che femminismo non è solo riduzione di qualsiasi conflitto all'opposizione maschio/femmina (il testo è maschio, la traduzione è femmina è stato un apice difficilmente raggiungibile), ma anche e anzi soprattutto presa di coscienza, intelligenza, partecipazione politica e sociale, orgoglio di sesso e ribellione allo status quo.
Per fortuna che ci sono donne più sagge e più lungimiranti di me che hanno voglia di ricordarlo.
Essere femminista non è una condizione permanente ma è legata alla situazione. E credo che oggi sia necessario essere dalla parte delle donne.
Michela Marzano, filosofa, 40 anni.
A questo proposito, ho rubato qualche titolo interessante dai consigli di Elle, consigli che giro a voi anche a scatola chiusa. Anche ad essere brutti libri, saranno comunque letture interessanti.
Ma le donne no! Come si vive nel Paese più maschilista d'Europa
Caterina Soffici
(Feltrinelli)
Riprendetevi la faccia
Balbara Alberti
(Mondadori)
Mogli, amanti, madri lesbiche
Antonella Montano
(Mursia)
Ti auguro che sia donna
Michela Marzano
(Mondadori)
5 commenti:
Peli lunghi come germogli di soia, a proposito dello stereotipo femminista!
Uovoallacoque
Esatto!
Uh la Marzano!
Ha scritto un bel saggio, "estensione del dominio della manipolazione" - da leggere!
Ce l'hai?
Ho letto il libro della Montano Mogli amanti e madri lesbiche bello e con contenuti scientifici spiegati in modo semplice da leggere
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