giovedì 20 agosto 2009

Siamo lesbiche, oltre la disco c'è di più



Come probabilmente avrete notato, date le lamentele di etwas sulle frequenti ricerche di telefilm in streaming su questo blog, uno dei nostri passatempi preferiti negli ultimi tempi è consultare le statistiche di navigazione di Shiny Stat. Per contare le visite, certo, ma soprattutto per capire come alcuni visitatori approdino al nostro indirizzo grazie a Google. La ricerca è spesso fonte di grasse risate, specie all'idea della faccia di quei poveracci che, pregustando già il video paziente che ci prova con la dottoressa you porno, o pronti ad iniziare conversazioni edificanti con ragazze carine over 33, hanno subìto la doccia fredda di un pippone sulla genitorialità omosessuale, su qualche tornata elettorale o su gruppi musicali mai sentiti prima.
Il nostro hobby non è certamente sfuggito all'autrice\autore del geniale all the beauty you'll ever need lesbiche troppo attive politicamente. Con quel troppo che denota una critica, ma che fa sempre piacere. Una critica o un consiglio annotato lì, dove presto o tardi ne avremmo preso atto.
Nel panorama dei siti di informazione omosessuale c'è però chi fa meglio di noi, quanto ad attivismo politico. Uno di questi è senz'altro Queerway.it, che nel suo ultimo articolo sulle dichiarazioni di Cossiga riguardo al matrimonio gay in Italia (http://www.queerblog.it/post/5801/cossiga-prevede-il-via-libera-per-i-matrimoni-omosessuali) fa un'analisi puntuale e alternativa ai contrapposti must “Cossiga è vecchio e rintronato” e “Cossiga è La Politica e la sua parola è Verità”.
Se non avete seguito il link ve la faccio breve: il mio illustre conterraneo ha di recente sostenuto in un'intervista che la maggioranza, in uno scambio di favori con la magistratura, accetterà la sentenza della Corte Costituzionale in caso di pronunciamento favorevole ai matrimoni gay (sorvoliamo sul concetto di gentile concessione) pur di ottenere l'avvallo del lodo Alfano.
Ora, posto che sono abbastanza certa che il matrimonio per noi in questo paese sia di là da venire, a prescindere dal volere dell'Alta Corte (non sarebbe la prima volta che il governo ignora i precetti di questa, dell'Europa o di chiunque conti qualcosa per un paese normale), la lettura di queerboy delle parole del Senatore è fin troppo realistica: tra vedere e non vedere la vecchia volpe cattolica e destrorsa (ah, gli eufemismi) inizia a gettare il seme della diffamazione.
I matrimoni tra persone dello stesso sesso non potrebbero che essere, se legittimati dalla Corte, la maleodorante merce di scambio in un patto segreto tra il premier e i suoi ritrovati amici, non più rossi, magistrati.

18 commenti:

Barbara ha detto...

Non vorrei esagerare ma penso che Cossiga si sia fumato qualcosa di molto buono. Se Berlusconi preferisse essere protetto piuttosto che continuare a opporsi ai matrimoni gay perderebbe anche quella popolarità che gli è rimasta dopo lo scandalo escort.

Verrebbe organizzato d'urgenza un referendum a cui tutti i cattolici sarebbero costretti a partecipare sotto minaccia di scomunica, vincerebbero i NO con l'80%, e la definizione del matrimonio come unione di un uomo e di una donna diventerebbe una legge, che so, costituzionale.

Poi l'Unione Europea ci bacchetterebbe, ma questo è un altro discorso. Io nel frattempo mi sarò trasferita a Stoccolma, che è un altro mondo, nel senso che è impressionante quante coppie etero si incontrano per strada, mimetizzate tra quelle omo... ;-)

Giorgia ha detto...

ahahah..fammi sapere come sono gli affitti quando arrivi!

Barbara ha detto...

Gli affitti si reggono, sono più o meno come Roma, forse anche un po' più bassi.

La mia strategia da oggi in poi è la seguente: ogni volta che vedo/leggo qualcosa dell'Italia che mi fa incazzare, invece di incazzarmi cerco di non pensarci e imparo 10 parole di svedese. Quindi dopo una decina di mesi in Italia dovrei sapere lo svedese alla perfezione! Insomma dovrebbe funzionare...

Giorgia ha detto...

mi piace! domani compro un dizionario :)

Marta ha detto...

è fattibile,lo svedese, o impossibile come il finlandese?

Barbara ha detto...

Io ho scaricato un po' di applicazioni per iPhone e poi c'è un corso fatto molto bene qui: http://www.onlineswedish.com/main.php

Non vorrei esagerare, ma secondo me lo svedese è veramente facile! E' una sorta di tedesco semplificato, dolce e melodico. Mi piace molto.

Lo sto studiando da una settimana, un'oretta al giorno, e se leggo qualcosa su Internet o Twitter qualcosina capisco! Insomma mi dà l'idea di essere un ottimo investimento.

Ma a Milano si vedono in giro coppie di donne in PDA (public display of affection)? A Roma mi sembra un evento discretamente raro. A Stoccolma è molto frequente. Va beh non dico altro se no prenoto un altro volo.

Marta ha detto...

bene! sostituirò il laboratorio di svedese a quello di tedesco, allora.
si, a Milano non è una cosa poi così rara vedere donne in "pda", ma nemmeno così frequente come credo sia in Svezia, che d'altronde è un paese civile

Barbara ha detto...

La cosa bella della Svezia (almeno a Stoccolma) è che non si capisce quali siano i posti gay-friendly e quelli non. Nel senso, sembrano tutti gay-friendly.

E poi, potrebbe essere una mia impressione, ma PDA o meno, non ho mai visto tante coppie di gay e lesbiche in giro.

Un'altra cosa che mi ha impressionato è il numero di donne per strada. In giro, fuori casa. Sembra banale, ma credo che in Italia, in un qualsiasi dato momento, sia rilevante la sproporzione tra il numero di donne e il numero di uomini fuori casa (così come in casa). A Stoccolma ci sono donne ovunque. Tante. Tutte fuori casa.

Marta ha detto...

bene! la leggenda per cui il nord europo è bello si, ma caro, la confermi?

Barbara ha detto...

E' molto cara la Norvegia, ma Stoccolma non è peggio di Roma o Milano. Da quello che sento, Danimarca e Finlandia sono più o meno ai livelli della Svezia.

Queste leggende sul fatto che "il nord è caro" (come se poi fosse un blocco unico) mi ridanno un po' di scusa, giustificazione per non fare le valige. Per anni ho sentito la cantilena su Ginevra città carissima: ci sono andata 3 o 4 volte e non era affatto più cara di Roma.

Se teniamo conto del fatto che gli stipendi (e i livelli di servizio anche per chi non lavora), invece, sono più alti, allora dobbiamo dedurre che non ci sono motivi "obiettivi" per non fare le valige.

I problemi di chi mette in giro queste leggende secondo me sono altri...

(PS e poi le applicazioni byki per iPhone per imparare le lingue sono fantastiche!)

Marta ha detto...

disgraziatamente io non ho l'iphone!
non discuto del rapporto alta qualità della vita/ alti servizi, ma dopo aver accusato il colpo degli ostelli dublinesi (35 euro in camerata? che??) prima del prossimo viaggio dovrò fare molto bene i conti. grazie per aver dissipato il dubbio, comunqnue.la prossima meta sarà sicuramente la svezia (che per il momento idolatro da lontano, ma prima di farla concreta terra d'espatrio devo almeno metterci piede una volta)

Barbara ha detto...

Io grossa fan di http://www.hostelworld.com/
Prenota in anticipo!

Poi, certo, non è che puoi andare in Svezia da qui e prendere il loro assegno di disoccupazione, quello è per i cittadini: se ci vai, almeno per qualche anno, o devi studiare o devi lavorare. La cittadinanza però mi sembra che arrivi dopo 5 anni di residenza, quindi niente male.

Marta ha detto...

si, uso sempre hostelword, il problema è che capitando a dublino nel week end, i prezzi si alzano in maniera considerevole rispetto alla settimana.

Barbara ha detto...

Io non ho mai trovato prezzi così alti prenotando con largo anticipo, ma non sono mai stata a Dublino.

Comunque in Svezia torno sotto Natale (fine dicembre). Stavolta a cercare lavoro.

Silvia ha detto...

dopo aver a lungo spulciato, abbiamo trovato 25 euro in doppia, che non è molto, ma resta comunque fuori budget (il giorno prima, per una notte a Galway paghiamo 11 euro)

io ammiro molto il tuo spirito, davvero

Barbara ha detto...

25 euro in doppia fuori budget??? Ma scusa gli ostelli quanto costano a Milano???

Va beh. Quando mi sono trasferita, se ho spazio, vi ospito io. :)

Giorgia ha detto...

barbara, visto che ci vai a dicembre, quanto si muore di freddo secondo te a febbraio? cioè, diventerebbe un incubo di vacanza o è fattibile?

Barbara ha detto...

I gradi sono pochi, pochissimi. Se il freddo è secco però lo senti molto meno. A Bruxelles era così. Ci ho vissuto un anno e non sono morta. In compenso ci ho incontrato la mia prima ragazza. A volte non bisogna essere troppo schizzinosi con il clima... ;)

Comunque vi farò sapere.