giovedì 27 agosto 2009

La chiamano trasgressione


Negli ultimi giorni sfoglio parecchie riviste per farmi un'idea dei vestiti invernali. Sfogliare è il termine giusto, ma ogni tanto i miei occhi si arenano in qulche titolo particolarmente ridicolo e ne rendono nota al cervello. In pratica, leggo. Oggi il titolo è: trasgressione, fin dove arrivi? in caratteri neri, tutti maiuscoli, sopra la foto non di una donna, non di due, ma ben tre. In atteggiamenti ambigui, ovviamente (nonostante il lesbismo non sia compreso fra le trasgressioni trattate). Così come trasgressivo ed ambiguo è stato definito il bacio di Madonna con Britney Spears (e Cristina Aguilera), nella trasmissione Mtv ad essa dedicata di ieri notte. Così come alla trasgressione grida Yahoo per il nuovo film di Natalie Portman, Black Swan, che comprende una lunga scena di sesso con una donna.
Di certo, però, non si poteva dire la stessa cosa per Hotel Chevalier, o per Closer, o ancora L'altra donna del re (giusto per citare solo film di Natalie Portman).
Insomma, ci sono due pesi e due sensi del pudore. Ricordo la madre di un'amica che non aveva problemi a guardare Sex and the city (e riderci su), ma ha definito pornografica la scena di sesso in Women (o meglio, If these walls could talk to).

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