lunedì 3 agosto 2009

L'amore ai tempi del web



Mio fratello mi ha appena chiesto l'amicizia su Facebook. Non credo che molte di voi al mio posto la troverebbero una notizia entusiasmante, ma per me è una grande novità. Diciamo pure che ci speravo, ma con pochissima convinzione dato che poche settimane fa, scoprendomi ad armeggiare sulla mia pagina personale, sembrava avesse appena visto il mio manto da nero diventare candido come quello del resto del gregge. Il motivo per cui ci speravo è che detesto i suoi amici. Da anni mio fratello frequenta una manica di avanzi di scuola dell'obbligo, tutti sul livello intellettivo di uno di loro per il quale il termine infiammabile stava per non-fiammabile. Ignifugo, se conoscesse il vocabolo. Ignoranti e pericolosi. Mio fratello non studia, non lavora, non viaggia, non fa sport, quasi come i CCCP. Non ha la minima possibilità di fare nuove conoscenze, più congeniali al suo terzo genitore (io). Per questo quando qualche giorno fa una nostra amica d'infanzia mi ha contattato su Facebook chiedendomi di lui e proponendo un caffè per rivederci (rivederlo) è partito il mio personalissimo film sul suo futuro: lo convinco a creare anche lui il suo profilo, suggerisco ad entrambi l'amicizia, si vedono, si innamorano e lei lo salva da se stesso e dalla vita che conduce ormai da troppo tempo.
Non so perché ripongo nell'universo delle tre doppia vu (dai CCCP a Baglioni!) tanta speranza. So che internet è solo uno strumento. Per restare in contatto, per informarsi, per arrivare a persone che non incontreresti nella routine della vita reale. Ma uno strumento, appunto, che diventa positivo o negativo a seconda di chi lo maneggia. E mio fratello è generalmente l'alter ego sfigato di Re Mida.
Degli amori nati on line so poco. Ho ascoltato qualche racconto finire lietamente con una convivenza, ma anche esperienze che sembravano inventate dal Moige per tenere le ragazzine lontane dal pc. Pensavo che lo stereotipo dello smanettone che si crea un personaggio per rimorchiare ingenue fanciulle fosse un'inconveniente delle chat per lui&lei. Ci sono rimasta male quando ho saputo che un'amica, dopo mesi di telefonate con una ragazza conosciuta in chat, ha scoperto solo il giorno del fatidico incontro di non conoscerla affatto: residenza, età, stato civile. Tutto completamente inventato. Forse per evadere un po' da una vita di insoddisfazioni. Forse per un gioco sfuggito di mano, chi lo sa. Ma non dev'essere stata una bella sensazione.
So per esperienza quasi diretta (quel che è della mia ragazza è quasi mio!) di amicizie partite da un forum. Grazie a quello di The L Word ho passato tre giorni bellissimi nella casa in campagna di un nick name diventato nome e cognome. Ma quanto agli amori ho davvero grosse lacune.
Lancio la palla a voi per colmarle!

5 commenti:

skin ha detto...

beh che dire...posso solo affermare di aver avuto esperienze positive grazie allo stesso forum che hai citato tu :-)! speriamo che questo strumento sia utile anche per tuo fratello -.- anche se...da come l'hai descritto sembra un caso umano!!!:-p

Giorgia ha detto...

è un caso umano! sono stata anche troppo buona!

Anonimo ha detto...

Ho avuto e ho un unico amore e non è nato via web, tutt'altro. Conosco solo storie e episodi raccontati da amici e amiche. Insomma, non ti so aiutare con l'amore, ma con l'amicizia credo di si.

Grazie al tuo stesso nick ho conosciuto due persone: una ha la borsa da donna più bella del mondo (più o meno!) e l'altra ha degli slip (suona meglio di "mutande") fantastici che le invidio troppo!

Stanno insieme le due.

E’ notte, siamo in spiaggia e facciamo delle foto. “Fate le facce da fighe”, chiedo. La prima no, non è portata. La seconda...eccome se lo è.

Si completano.

Mi fanno e ci fanno ridere.
Forse ci rivediamo un po’ in loro. Stiamo bene tutte insieme.

L’amicizia si...può nascere!

M_C

Giorgia ha detto...

mi sono un po' commossa...è troppo da donna? grazie!

Anonimo ha detto...

Un po'...ma non sei tu quella con la borsa da donna quindi ti è concesso ;)grazie a te...a voi!

M_C