Uno dei pregi del passare una settimana in un posto fuori dal mondo (a parte gli scontati buona compagnia e buon cibo, essere lontani assai lontani da unimi, le occhiaie che finalmente se ne vanno un po' etcetera etcetera) è come il suddetto posto fuori dal mondo sia tagliato fuori delle telecomunicazioni. Poca tv, poco telefono cellulare, zero internet.
Tornare a Milano significa entrare a contatto con un bel po' di notizie spiacevoli, notizie che fanno cadere un'ultimo baluardo di pia illusione: ma no, a Milano non ci sono aggressioni omofobiche, ti pare?
Eh già. Mi ha fatto un po' sorridere , a tal proposito, la dichiarazione rilasciata da Arcigay Milano, che per il Pride del 12 giugno ha proposto che ogni manifestante abbia con se un fischietto:come in una scena del film Milk: in caso di aggressione si usava il fischietto per dare l’allarme. Suggerimento appropriato, visto che mala tempora corrunt e ci aggiungerei (senza ironia) che f orse è il caso di tornare in palestra a farsi un po' di muscoli.
Ma dagli anni 70, non avevamo fatto qualche passo avanti? Pare di no.
Fischietto o meno, il pride di Milano è il 12 giugno. Sapete cosa fare
2 commenti:
voi lo sapete che io ci sarò il 12!! bentornate (?!?) a Milano...
lo sai che ve love you!
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