domenica 11 ottobre 2009

Liberi tutti



Chiedo scusa per il buco nero del weekend, ogni tanto la vita vera si intromette di peso e si prende tutto il tuo tempo. Cerco di recuperare con un post che vuole valere sia per It's friday, I'm in love che per Le recensioni del weekend.
Avrei voluto parlare della manifestazione di ieri a Roma, ma non essendoci potuta andare per motivi logistici ed universitari, non avrei fatto altro che riportare informazioni di seconda mano, scovate su internet, per telefono, o peggio, in tv. Proprio la tv, però, che questa volta è anche riuscita a fare un servizio su una manifestazione del genere, mi ha dato l'imput per cambiare argomento, inquadrando, sul palco, Delia Vaccarello.
E' possibile che la conosciate come giornalista dell'Unità, o come autrice del blog 1,2,3 Liberi tutti (che è fra i nostri link, e che sarebbe bene seguire con costanza) e di libri (Gli svergognati: vite di gay, lesbiche e trans... storie di tutti, L'amore secondo noi: ragazzi e ragazze alla ricerca dell'identità, Quando si ama si deve partire), o come curatrice della collana di antologie Principesse Azzurre. Delia Vaccarello, però, fa di più. Oltre ad aver vinto per ben due volte il premio Jurnalist Award della Commissione Europea e collegato alla campagna For diversity against discrimination (la seconda volta con l'articolo Vivere da gay, morire da etero, incredibilmente toccante), svolge docenze presso le scuole di giornalismo di Bologna e Urbino riguardo il tema Media e orientamento sessuale, collabora col comune di Venezia nell'ambito degli interventi anti omofobia e per l'educazione alla cittadinanza nelle scuole e ha fatto parte della giuria del Queer Lion Award.
Poi io ho anche un debole per i ricci, ma quello è un problema mio.
Piuttosto, a proposito della manifestazione di Roma, voi ci siete andate? Raccontateci!

12 commenti:

sara.mils ha detto...

Ciao!
Sì, io ed una mia amica ieri c'eravamo!
Non potevo mancare!
In una piazza Esedra non troppo piena ma fortemente unita, abbiamo ascoltato le testimonianze di molti che, come noi, lottano quotidianamente perchè si assottigli fino a sparire tutto ciò che ruota intorno alla parola Intolleranza.
E puntualmente mi sono commossa, ma per questo ci vuole davvero poco.
Il messaggio della Carfagna, letto dalla Vaccarella, ha suscitato non pochi fischi e altre forme verbali di disapprovazione. Della serie: a Mara, non sarai potuta venire in mezzo a noi ma chi te ce voleva!!?!! E poi sì, vogliamo proprio vederlo il tuo impegno per non faci sentire soli...piccolo momento ipocrisia è stato solo questo, la lettura del messaggio della Ministra, appunto.
Il resto è stato colorato, bello, sorridente, pacifico e, come ogni volta noto, con un senso di piacevole familiarità!
La prossima volta manifestiamo insieme, ok??
Un abbraccio stretto,
Sara

Barbara ha detto...

Io sono stata molto contenta di partecipare a un evento storico in cui hanno sfilato insieme, tanto per dire, omosessuali e CGIL. Due cose mi hanno lasciato perplessa: l'assenza della stampa (ma come, prima criticate l'ostentazione dei pride e poi se non ci sono uomini nudi non vi presentate? Ma allora ci venite per quello...) e i numeri. Arcigay ha detto 50mila, alcuni altri 30mila, secondo me non eravamo neanche 10mila.

cecilia ha detto...

bonne soire, sono nuova da queste parti, ma sono incappata in questo blog e di certo non rimarrà incolume da un mio commento. toccate tematiche molto vicine a tante persone e il vostro modo di scrivere mi lascia un sorriso sulla bocca per la maggior parte dei pezzi.
complimenti a tutte e tre ( :

gute nacht.


cecilia

The Ant ha detto...

SHAME ON ME!
Nonostante le buone intenzioni (di cui, si sa, è lastricata la strada per l'inferno...) non sono andata!!
Per ragioni che se pur valide, non sono MAI buone ragioni quando si manca un appuntamento così... così... così IMPORTANTE.
Uff.
Me la darete un'altra chance per raccontarvi qui sul blog una manifestazione così (e per 'così' intendo quello che ben dice Barabara: così - finalmente! - POLITICA)?

Marta ha detto...

grazie, Cecilia :)

Marta ha detto...

certo! quale?

Barbara ha detto...

Oggi sono stata in Toscana e la marea di assurdità che ho letto in questo articolo di commento alla manifestazione (http://www.ilgiornale.it/interni/tutela_gay_ma_e_bella_quindi_si_puo_fischiare_ecco_carfagnofobia/12-10-2009/articolo-id=390061-page=0-comments=1) mi stavano quasi per far perdere il treno di ritorno (sul quale mi trovo in questo momento).

Da commentare riga per riga, se ne avessi il tempo meriterebbe un lungo post

Silvia ha detto...

Sono senza parole, davvero. Barbara, grazie per aver condiviso questo (ignobile) articolo(?), credo io non resisterò a farne un post.

Marta ha detto...

ma poi! i commenti sotto l'articolo! atroci...

Barbara ha detto...

Ok non ho resistito... avevo scritto un commento lunghissimo qui e poi ho detto, va beh, lo posto da me. http://bbefani.blogspot.com/2009/10/il-neurone-della-carfagna.html

The Ant ha detto...

"certo! quale?"
Vorrei rispondere finalmente ad Etwas. Lo faccio brevemente, perché (purtroppo) l'attualità chiama la nostra attenzione altrove.
Quella che volevo raccontare era in realtà LA PROSSIMA manifestazione a cui avrei aderito, un'altra chance per me...
Ma posso dire almeno due parole sulla fiaccolata di Piazza Navona, dove (per la prima volta) non mi sono sentita un numero e dove ho potuto vedere REALMENTE APPLICATA la democrazia diretta.
Ognuno dei presenti ha avuto pieno diritto di espressione.
Ognuno dei presenti è stato sollecitato a intervenire nelle riunioni organizzative.
Per la prima volta ho visto concretamente leader di un processo fare i leader nella migliore delle maniere possibili: mettendosi 'a disposizione' e non 'a capo' di un processo.
Vedete: dei contenuti potrete leggere altrove (dal sito di WHAD), ma delle MODALITA' che questa movimento si è dato non ho letto granché in giro.
Ebbene non so che strada prenderanno ancora, ma quyello che ho visto a Piazza Navona quella sera era qualcosa di veramente DEMOCRATICO. Parola trsitsemente abusata in questi giorni dal nome di un partito che accoglie (e non ripudia) un essre spregevole come la Binetti.

Scritto e non riletto, sorry.

Arta ha detto...

l'articolo è agghiacciante, soprattutto nel finale. tuttavia devo ammettere come dice questo Farina che sì, io fischierei la Carfagna sempre e comunque, a meno che non avessi un'improvvisa impressione di autenticità rispetto alle sue parole e alla sua persona. tralasciando la triste modalità ipotizzabile con cui ha condotto la sua ascesa politica, il servilismo e il culto di silvio che trapelano dalle sue parole, non posso non ricordare il suo insediamento. disse che i gay non sono discriminati, e che quindi è inutile attivare il ministero delle pari opportunità per loro. il culto della bellezza-giovinezza-orgogliodelladonna che vuole essere tale è quanto di più pericoloso esista, e soprattutto di offensivo. pare che ci sia un solo modo di essere donna, e che questo coincida con l'essere piacenti, "fresche" e a difesa della famiglia tradizionale a tutti i costi. quando leggo della discriminazione subita dai "belli" non so se ridere o piangere,neanche fossimo in Iran o nei collegi delle MAgdalene sisters