lunedì 26 ottobre 2009

Fannies! It's full of fannies!



Capisco che la via dell'accettazione sia lunga e tortuosa, e alle volte serva fare un passo alla volta, ma c'è una cosa che ultimamente mi sta irritando davvero tanto. Ed è, la riduzione dell'omosessualità (soprattutto quella femminile) ad una questione di testa. Probabilmente parlare di sesso con chi pensa che i gay siano animali pronti a saltare addosso a qualsiasi cosa si muova, adusi ad orge, scambismo e aids non è la scelta più intelligente, ma saltare da un opposto all'altro mi sembra ridicolo.
Quando sento affermazioni del tipo “non è una storia omossessuale, il film parla dell'amore”, oppure “sono innamorata della persona, non del suo sesso” c'è qualcosa che stride. Perchè se non si voleva parlare anche di gay e di tematiche omossessuali, semplicemente si sarebbe scelto un altro intreccio, e perchè chi si innamora della persona è bisessuale, questo vuol dire non prestare attenzione al sesso. La carta “innamorata della persona” non vale quando ci si innamora solo di donne (o di uomini), e non è una questione di non volere etichette, è chiamare le cose col proprio nome.
Insomma, qual'è il problema di dirsi, semplicemente, gay? (o lesbica, che dir si voglia, ma non è una parola che mi piace particolarmente, questione di suono)
Ed essere gay non è solo una questione di testa, ma anche di corpo e di sesso.
Suvvia, mettiamo da parte falsi moralismi e false pudicizie. Quando sono in una discoteca ed una ragazza mi sfiora la vita non è perchè sono una bella persona. Il sesso è parte integrante dell'essere gay, e ne è una parte incredibilmente bella.
Per questo ho amato particolarmente i coming out di Emily (Skins, stagione 3) che, in linea con la sfacciatagine dello show (altrove un po' esagerato), se ne viene fuori con un:

I want to have sex with girls. Yeah, I like girls. I like sex with girls. I like their rosy lips, their hard nipples, bums, soft thighs. I like tits and fanny, you know?

Perchè, come giustamente è stato detto in una puntata de I viaggi di Nina,

Basta con questa storia della testa, quando sei a letto con una donna sei a letto con una donna.

18 commenti:

Giorgia ha detto...

bucca rua santa!

ju ha detto...

S.S.S.
Silvia santa subito

LaVero ha detto...

ben detto! Io in principio dicevo "mi sono innamorata della persona" ma era un po' per giustificare la mia omosessualita' appena scoperta, a me stessa ma soprattutto ad altri abituati a vedermi (infelice)con fidanzati maschi.

Ora a 5 anni dal coming out so di essere sempre stata lesbica (o gay che diciamolo, suona meglio)amo le donne, amo il corpo delle donne e lo preferisco di gran lunga a quello maschile.

ciao ragasse...

Barbara ha detto...

quando ci sono le elezioni per le sante? Oppure facciamo per acclamazione? Insomma condivido l'S.S.S. by ju. Però penso anche che non è detto che i bisex siano asessuati o eterei o platonici, nel senso, per qualche ragione misteriosa potrebbero anche amare due corpi così diversi, trovare pregi e difetti in entrambi, e non saper scegliere... nel lungo periodo mi suona strano, però, in fondo, può capitare.

Silvia ha detto...

Si si non intendevo che fossero assessuati, anzi! Il fatto che peossano piacere entrambi i corpi, però, mette quell'aspetto sotto una luce diversa. Nel senso che appartenere ad uno o all'altro sesso non è un fattore invalidante. Non so se mi sono spiegata o_O

Anyway, mi fate arrossire!! :)

Barbara ha detto...

Sì sì è chiaro... il termine "invalidante" mi fa venire i sensi di colpa quando penso al mio migliore amico (che è bisex) che mi accusa sempre di "discriminarlo"...!!! :D :D

cloe ha detto...

vengo anche io alla proclamazione dei santi!! però che palle...gay...lesbica..corpo..testa... l'essere umano deve sempre inscatolare tutto dentro dentro a categorie....se non mette in ordine si sente perso! persino io, vittima di questo, ho dovuto catalogare la miridade di libri nella mia libreria personale anche se in realtà sapevo benissimo dove si trovava e cosa conteneva questo e quel libro -.-
quelli che dobbiamo per forza di cose definire bisessuali,hanno tutta la mia stima... non penso siano confusi o che prima o poi debbano arrivare a scegliere... hanno il dono di poter amare la donna, e quello di poter assaporare il suo opposto,l'uomo. In realtà ci vedo una specie di equilibrio in questo.. non capsisco perchè si debba sempre stare sotto o sopra, a destra o a sinistra, dietro o davanti... La perfezione sarebbe avere sia l'uno che l'altra contemporaneamnte :D ...ma mi sa che chiedo troppo :D

ju ha detto...

in quanto bi, devo ammettere che m innamoro della persona, si, a prescindere dal sesso. Mi fa un po specie lo stesso la cosa,però é proprio così. Anche se a livello di semplici gusti, occhiate ecc, una preferenza ce l'ho direi.
Cmq sta cosa del ”mi innamoro della persona” non ha comunque senso per etero o gay penso, il primo approccio é sempre legato all'attrazione per un certo sesso, come giustamente the frog sostiene.
É un luogo comune che si dice,si pensa, da boicottare assolutamente.
Buonanotte a tutte
E un bacio a etwas e the frog

Anonimo ha detto...

Ju.... direi che hai scoperto la chiave della vita allora ;)
d'altronde per tutti dobvrebbe essere cosi, innamorarsi della persona... come è successo a me... e dopo ti rendi conto che è una donna, o un uomo... e a quel punto, chissenefrega,potrebbe essere anche Quasimodo...
la preferenze di fondo c'è ovvio.. ma se potessimo tutti bendarci per un po' durante i nostri incontri..sarebbe molto interessante. Ovviamente, cogliete il lato profondo della cosa ;)
sinceramente con una/o con cui ci impazzisci sessualmente dopo un po' che ci fai?

The Ant ha detto...

Standing ovation per The Frog e per questo suo post.
Davvero parole santissime, mia cara ragazza!!! Manco a dirlo mi associo al S.S.S.
Unico punto su cui dissento: la parola lesbica ha una 'musica interna' bellissima. Contiene il suono di certi complici sussurri, dell'abbandono ai sensi, ma anche la durezza di certi silenzi tra donne (che sono più duri di altri, you know...) e la meraviglia finale e quasi rassegnata dello scoprirsi donna innamorata di un'altra donna...
LESBICA è una parola bellissima.
Dobbiamo sapercela meritare, però.

Marta ha detto...

commento noioso e pesante:

secondo me il problema di base sta nell'suo fuorviorante della parola persona, che st prendendo un po un significato metafisico, nemmeno corpo e persona fossero due entità astratte.
persona è anche corpo, se no si torna alla dicotomia spirito/ corpo e ne viene fuori una diatriba senza fine. la critica di the frog era rivolta a quelle situazioni in cui si preferisce affermare "ma no, sono innamorata della persona" piuttosto che "si, sono gay/lesbica/bisessuale" e non tanto per amor d'etichetta, ma perchè è sensato, per amor di linguaggio, chiamare le cose con il proprio nome. vuoi perchè lesbica non piace o perchè ce le si immagina a riparare moto, ci si innamora della "persona". però, ce la si racconta. anche il mio shampoo riporta la dicitura "per capelli chiari e delicati"; per quanto i miei siano a- quasi neri b- estremamente forti, ma so bene che me la racconto. i miei capelli restano quasi neri lo stesso. io sono innamorata della bella persona (caratterialmente) che è silvia, ma sono innamorata anche del bel corpo in carne e ossa che si sveglia accanto a me la domenica mattina
poi va beh, io sono per l'abolizione della metafisica, e per me le parole hanno solo sensi e significati

Marta ha detto...

a volersi fare del male, c'è anche questo
http://it.wikipedia.org/wiki/Persona

Silvia ha detto...

@ ant: quello di cui parli è legato al significato di lesbica, io mi riferivo ad una questione ben più pratico, ovvero era un'osservazione a livello di fonetica. Nello specifico, credo che la palatale sorda finale rovini tutto (e difatti mi piacciono le varianti spagnola "lesbiana", inglese "lesbian", francese "lesbienne" e tedesca "lesbisch") rendendo la parola cacofonica.

The Ant ha detto...

Ok.Mi arrendo!! :D

The Ant ha detto...

Specifico meglio...
@ the frog: ignoravo che fosse SOLO un'osservazione relativa alla fonetica della parola... Sto troppo sul chi-va-là su questo argomento che pare mi faccia sempre fare dei salti sulla sedia... con 'ok mi arrendo' intendevo dire 'ti prego non tenere conto di quanto scritto sopra'.

A Etwas vorrei invece dire che per nulla noioso e pesante è il suo commento! Bello da leggere e da pensare, invece - grazie.

Marta ha detto...

rimanendo in tema fonetica, io nutro un sincero odio per il termine "lelle". cacofonia alla stato puro
grazie, the ant. oggi sono andata a lezione e il mio cervello è uscito dal letargo

Barbara ha detto...

Persona sarà anche corpo ma le differenze fisiche per me sono una realtà imprescindibile, come ti diranno tutti i "monosessuali". Nessuno degli uomini che ho baciato mi ha mai dato emozioni e sensazioni comparabili a quelle che mi hanno dato tutte le donne che ho baciato, e non credo dipenda dal fatto che da un certo punto in poi ho imparato a scegliere le "persone".

La parola lesbica: non ho un buon rapporto con questa parola, e preferisco tutte le varianti internazionali menzionate, compresa la nordica lesbisk. Qui in Italia siamo messi male, sia al Nord che al Centro-Sud: a mio parere si salva solo la pronuncia toscana, che si approssima a "lesbia". Quindi dico, togliamo la c e non se ne parla più...

Parole_alate ha detto...

Ho sempre pensato anch'io che fosse la palatale a rendere spiacevole la pronuncia di 'lesbica'. Ammetto che però solo in questo spazio, per le opinioni già espresse e condivise, riesco a credere a qualcuno che dice di non apprezzare il termine solo per il suo lato fonetico: generealmente chi dice che non gli piace il suono di 'lesbica' confonde significante e significato, secondo me, e fa slittare sulla parola in sè tutto il carico semantico (dalla donna mascolina che ripara moto alla riprovazione sociale che conosciamo) che questa inevitabilmente si porta dietro. Mi pare che, almeno in una prima fase, si rifiuti la parola per rifiutarne il significato, consapevolmente o no.

ps: ecco, a parte tutto, mi è piaciuto tanto il commento di antonella... :D