Fonte: Il secolo XIX.
Sembrava impossibile, eppure qualcosa di quello che non si riesce a fare sul piano nazionale è concesso sul piano locale. Non senza difficoltà, dispute, opposizioni, eppure eccola lì: la Liguria promulgato una legge regionale che consente di designare una persona anche non consanguinea (ad esempio il compagno o la compagna) quale referente da informare sulle condizioni di salute e sulle terapie mediche in caso di ricovero o malattie.
La legge, portata in Consiglio da Cristina Morelli dei Verdi, aveva trovato l'opposizione del Governo, che aveva cercato di bloccarla definendola incostituzionale, in quanto andava ad invadere la sfera legislativa statale, ma la Consulta si è espressa in maniera diversa.
Non è certo il pacchetto completo, d'altronde la competenza delle regioni è limitata, ma è un primo passo importante verso il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, etero o gay che siano.
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