domenica 10 luglio 2011

Candy bar girls


Gli inglesi saranno anche sudditi di sua Maestà, ma hanno devono aver deciso che in quanto a programmi televisivi di dubbio gusto non potevano proprio essere gli schiavetti di nessuno, e così, se a Los Angeles si gira The Real L Word, a Londra si gira Candy Bar Girls.
Candy Bar Girls è un reality/documentario/ vallo a capire quali erano le intenzioni ambientato (indovinate un po'?) in un bar per lesbiche, Il Candy Bar appunto. Ovviamente, non è un locale qualsiasi, ma IL locale per lesbiche, e parimerito ovviamente, non ci vanno mica le lesbiche qualsiasi, ma LE lesbiche, quelle ben vestite, tatuate al punto giusto, con le solite professioni di stampo artistico eccetera eccetera. (Dite ciao al nuovo stereotipo consolidato). Comunque: mezza dozzina di ragazze, più o meno carine, che frequentano/ lavorano nel suddetto bar, il solito drama drama drama (con accento inglese, però. Adorabile accento inglese), un sacco d'alcool, (ma veramente vagonate d'alcool! Tra queste e le protagoniste di The Real L Word si potrebbe riempire una riunione degli alcolisti anonimi )ritmo più smorzato rispetto a trlw, storie un po' più monotone, l'obbiettivo di raccontare real lesbians, real lives, no clichè in salsa (immancabilmente?) patinata.
Qui e qui potete leggere che cos'ha da dire The Most Cake a riguardo.
Qualcuna che lassù a Londra è stata al Candy Bar e può darci conferma della magnificenza di tale loco ameno?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ok, forse sono disperatamente Londonsick e un po' mi è piaciuto. Vedremo come si evolverà nelle prossime puntate...
Per il resto, quoto una parte di commento lasciato su The Most Cake:

"And why oh why does Shabby dress as a clown? She’s like the worst of Shoreditch, triple distilled for purity, then shaken with pretentiousness and ego."

Ahahah :)

Roberta D.

Barbara ha detto...

Io non l'ho visto, quando l'hanno trasmesso ero in viaggio. Un po' sono curiosa, ci sono state un po' di polemiche sulle pubblicità TV, ma non ho grosse aspettative. Anzi, prevedo una delusione!

Sul Candy Bar, è famoso solo perché è il primo, storico locale lesbico di Londra. Una lesbica che viene a Londra per la prima volta, la prima cosa che fa è andare al Candy Bar. Il punto è che al 90% non ci ritorna! Non so, mi dà di l'idea di un porto di mare, dove si incontrano 18enni senza permesso di soggiorno a caccia di un modo come un altro per prenderlo (leggi domestic partnerships), fino a 40enni il cui unico obiettivo is to get reeeeeally drunk. È un luogo un po' casuale, votato al rimorchio random. Non ha niente di speciale, se proprio volete andare andateci. Al Soho impraticabile post-pride, pieno di non Londoners, tutte ci chiedevano indicazioni "dov'è il Candy Bar, dov'è il Candy Bar". Mah.

PS una cosa che consiglio se siete a Soho invece è il First Out, una specie di "Planet", un simpatico tranquillo cafè pullulante di lesbiche.

Nina ha detto...

Sono d'accordo con Barbara. Io frequento solo il First Out - Candy Bar è un simbolo, ma troppo pieno di fighette per me ;)

Marta ha detto...

Shabby è vestita da folletto irlandese, proprio come questo qui (http://www.graphicshunt.com/tags/1/leprechauns.html)(mi fai un riassunto, brevisssimo, della sua avventura al Big Brother? la mia fame di trash non ha mai fine!) è carina, anche se mi ricorda una versione ancora più marcia di Alice Glass
grazie per le informazioni, in effetti trasuda fighetteria da tutti i pori!

Anonimo ha detto...

Ho letto ora il commento!
L'avventura di Shabby al Big Brother si può così riassumere: si era innamorata follemente di una housemate irlandese, Caoimhe (http://images.contactmusic.com/newsimages/caoimhe_1151833.jpg), etero e fidanzata, che all'inizio faceva la gatta morta e stava al gioco di coccole e parole dolci, poi l'ha progressivamente abbandonata e la povera Shabby ha vissuto momenti di tristezza ed isteria che finirono per farle prendere la decisione di abbandonare la casa, non ce la faceva proprio più poverina.
E sì, era decisamente un siparietto trash che dava dipendenza! :P

http://i.dailymail.co.uk/i/pix/2010/06/18/article-0-0A0B9691000005DC-427_468x294.jpg

Roberta D.

Marta ha detto...

grazie per le informazioni trash! : )
comunque la seconda puntata è stata di una noia mortale. mor-ta-le. ho mandato avanti parecchie volte ma mi sembra comunque sia durato troppo. è fatto in maniera troppo sconclusionata, e la parola "candy bar" viene ripetuta ogni 5 minuti (e per altro, come ci avete confermato, il locale non sembra proprio chissà cosa).
anche the real l word sta perdendo colpi, non a causa della noia ma a causa del ridicolo sfiorato ampiamente più e più volte

Barbara ha detto...

ma esistono reality show interessanti?

Marta ha detto...

"say yes to the dress!"

(http://tlc.howstuffworks.com/tv/say-yes-to-the-dress)

per me è una droga.