giovedì 14 luglio 2011

And the mercy seat is waiting


Non ricordo dove l'ho presa, ma è adorabile.

Canzone che da il titolo al post

Per ogni passo avanti che non si riesce a fare in materia di matrimoni, convivenze, tutele, diritti di gay, se ne riescono a fare tanti, tantissimi, indietro in tema di "fine vita." Ieri è passato al la camera il disegno di legge sul testamento biologico, il quale, per farla breve, fa schifo.
La legge ha ricevuto il plauso dell'Avvenire (ve l'avevo detto che faceva schifo), e probabilmente continuerà placida il suo iter legislativo, fino a diventare materia concreta, fino a che questo coacervo di norme assurde e dal sapore vagamente retrogrado non diverrà quello contro cui dovremo effettivamente scontrarci all'atto pratico. Perché il punto è questo: la pratica. In pratica non abbiamo diritti in quanto gay, in pratica, per citare quel brillantissimo sito che è Spinoza, La legge affida al medico la scelta sui trattamenti da eseguire. E l’autista del carro funebre deciderà dove verremo seppelliti. In pratica, scusate il francesismo, noi non possiamo decidere proprio un cazzo. Né come vivere, né come morire. Si, è una frase retorica.
Ora, non ho nessuna intenzione d'inziare una lunghissima filippica sulla bioetica, la disponibilità del corpo, la dignità della morte e sull'errata, fastidiossima percezione per cui "staccare la spina" ad un paziente in stato vegetativo = eutanasia ( grazie ho dato nei mesi passati, potrebbe tornarmi l'orticaria) il punto è che: sono dei diritti civili, elementari. Non andrebbero conquistati.
Sono delle battaglie che do
vremmo esserci lasciati alle spalle da tempo, sono un terreno comune che dovrebbe essere comune per tutti, sono la base. Né più, né meno.
Dovrebbe essere ovvio e facile per ognugno di noi decidere come condurre la propria esistenza e come, e quando, interromperla. E' materia in cui io dovrei decidere per me, e per me nessun'altro. Sembra assurdo che x ci venga a dire che non possiamo sposarci (per altro non portando con se nessun argomento razionalmente valido) e che pari merito qualcun'altro, non la mia persona, possa decidere del mio corpo.
Però è così, è così e basta. E io, io vi ho già detto che soffro di gastrite?

9 commenti:

Cescocesto ha detto...

Che dire.. Parole sante, parole sante. E pensare che stando a sondaggi del 2009 (nel periodo del "caso Eluana"), tra il 70 e l'80 percento degli italiani sarebbe favorevole al -vero- testamento biologico e quasi il 70 all'eutanasia. Nessuno, nemmeno buona parte dei cattolici (quelli sani di mente) ha chiesto una legge del genere, che in pratica si applica solo agli individui in stato di morte cerebrale, vietando a tutti gli altri di rifiutare cure e trattamenti (mi sembra di aver capito che grazie alla Binetta non si potrà rifiutare nemmeno la ventilazione, inizialmente esclusa dall'elenco).
Siamo sempre di piu una provincia arretrata del nord del mondo.

cristina ha detto...

E' una magra consolazione, ma noi medici di buona volontà fino a che non ci verranno ad ammanettare nei reparti di ospedale continueremo a vigilare sulla dignità dei malati e ad accompagnarli verso una morte indolore se non più curabili.
Non c'è binetti o legge insensata che tenga.

Cescocesto ha detto...

Cristina, io credo che gli ospedali siano (per fortuna!) pieni di medici di buona volontà e soprattutto dotati di senso critico, e mi chiedo quanti medici cattolici pensino che una legge del genere è giusta, sensata e applicabile.
Quello che fa tristezza è che un manipolo di lavoratori (medici e infermieri in questo caso) debbano trovarsi ad andare di fatto contro la legge per assicurare al paziente i suoi diritti fondamentali.

Barbara ha detto...

È il solito gioco cattolico di enunciare principi al di fuori della realtà, per convincere l'essere umano che non è in grado di rispettare NESSUN principio e quindi è una merda, un animale, una larva... mettiamo mano al concordato, facciamoli vivere delle offertine fatte in chiesa e poi vedrete che tutto si sistema, quasi automaticamente...

Marta ha detto...

non credo (purtroppo) che sia così semplice. sono moltissime le nazioni che pur avendo leggi intelligenti sul fine vita non considerano attuabile l'eutanasia, o che hanno pacs eccetera eccetera ma non matrimoni omosessuali. non é solo una questione di chiesa e non é solo un problema italiano, il punto (secondo me, eh) è che dalla "salute mentale dell'illuminismo" ci siamo un po' allontanati, rimbalzando qua e là in situazioni talvolta assurde, talvolta paradossali. a leggere le sentenze delle corti americane in materia di bioetica si possono incontrare delle cose senza senso, ma assolutamente di stampo laico.
"su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l'individuo è sovrano" è un motto che viene accantonato spesso, ma non solo per questioni religiose. per quanto (ovviamente!) il peso della chiesa in questa legge sia innegabile, ma sono convinta che se la platea chiamata a decidere in merito fosse un po' meno ignorante, magari sarebbe meglio.
tipo che se, ogni tanto, dessero un po'retta a Maurizio Mori, forse le cose sarebbero migliori

Marta ha detto...

comunque: più di me, che sono tediosissima quando parlo di bioetica, ne sa e ne scrive bene molto bene Chiara Lalli,una degli autori di Bioetiche

http://bioetiche.blogspot.com/

professoressa universitaria che tra l'altro avrei tanto desiderato avere come docente, al posto dei miei

Barbara ha detto...

ok, mettendo mano al concordato la soluzione non sarà automatica, ma quantomeno sarà molto accelerata. Chi è che campa di questi "passi indietro" e li ricerca sistematicamente? La Chiesa.

Poi, non ho detto che le chiese degli altri paesi sono innocenti, ma ce ne sono di più e meno terribili (vedi i quaccheri e le chiese scandinave).

ah ah bello vedere l'indirizzo del mio blog italiano preferito sul mio secondo blog italiano preferito.

Marta ha detto...

non vorrei mai sminuire l'enorme, orrendo peso della chiusa cattolica! : ) solo che secondo me trovano terreno fertile anche perché si trovano davanti degli ignorantoni, con un minimo di cognizione di causa questa legge (e tante altre) col cavolo che passano.

Barbara ha detto...

eh mai chi è che storicamente ha prodotto l'ignoranza o meglio impedito la diffusione della ragione e dell'educazione???? Nella Svezia di fine ottocento la Chiesa Luterana era SERVA dello stato e forniva i locali per le scuole pubbliche, il cui programma era deciso dallo stato e loro al massimo spuntavano na preghierina mattutina... va beh basta, è tempo di sparlare della realtà LGBT romana nell'altro post ;)