venerdì 9 dicembre 2011

Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop


Del film di Pomodori verdi fritti ne avevamo già parlato qui, quando Geco l'ha rivisto dopo anni e ha notato qualcosa che ai suoi occhi di bambina era sfuggito.
Di recente io e Silvia l'abbiamo rivisto, notando anche noi qualcosa che ai nostri occhi di bambine era sfuggito. Ancora più di recente (leggi: questa settimana) mi sono procurata il sopracitato volume.Questo è stato un anno drammatico per le mie letture, fra tesi e Jonathan Franzen. In pratica erano mesi che un libro non mi rendeva almeno insofferente, se non decisamente frustrata.Pomodori verdi fritti è stata una ventata di freschezza.
Per quanto (storia lesbica decisamente accentuata, se no non staremmo qui a parlarne):
Uno, libro è stucchevole. E' decisamente stucchevole.Ma ogni tanto stucchevole va bene.
Due, nonostante sia stato scritto nel 1987 aleggia ancora una lieve brezza di razzismo fra le pagine. Non esplicito, ma quella irritante accondiscendenza ben raccontata da Dorothy Parker qui.
Tre, è un libro confusionario: il taglia e cuci della versione cinematografica aveva creato una storia decisamente più ordinata. Sarà che io spesso ho la capacità di concentrazione di un pesce rosso, ma questo cambiar voce narrante/spazio/tempo ad ogni capitolo mi destabilizza.
Quattro, l'impeto femminista di Evelyn Couch (Towanda!) si spegne ben presto, sublimandosi nella vendita di cosmetici.vogliamo ricordarla così, mentre sfascia la macchina di due ragazzette che le hanno fregato il parcheggio, godendosela un sacco.
La storia fra Idgie e Ruth, invece, a differenza della versione cinematografica,dove era solo accennata (ma decisamente intuibile ai maggiori di sei anni), è sempre in sordina, ma più delineata. E' chiaro chiarissimo lapalissiano che stiano assieme, e che non siano solo amiche molto molto amiche eccetera eccetera.
Leggendo la pagina di Wikipedia del film, per altro, ho scoperto che:
La versione cinematografica ha infine pesantemente oscurato la storia d'amore lesbica fra le due protagoniste, al punto che molti spettatori che non avevano letto il libro non si sono neppure resi conto della sua presenza: il film fa apparire Idgie e Ruth semplicemente come amiche del cuore.L'edizione in dvd del film ha un commento audio in cui il regista riconosce questo fatto, ma sostiene che una scena in cui le due donne hanno un litigio col cibo era intesa come una metafora del fare l'amore fra le due.
Eh? Potere della semiotica.
Alla fine del romanzo c'è la ricetta dei pomodori verdi fritti. Li voglio.

16 commenti:

LilithSChild ha detto...

Uao, fa piacere vedere che questo film è più famoso di quanto immaginassi :D non è tra i miei preferiti ma sicuramente è uno di quelli da vedere almeno una volta nella vita :P

ammetto che nel film avevo intuito l'amicizia "intima" tra le due ma non è che ne fossi proprio sicuro, dato che l'ho visto a scuola credevo fosse colpa degli ormoni :|

Non sapevo esistesse anche il libro ma se mi capita tra le mani, anche solo per curiosità, provo a leggerlo :P

Sicuramente è un film nella lista di quelli da far vedere a mia nipote quando sarà un po più grande :P

Giorgia ha detto...

Com'ero intelligente nel 2009...chissà dove mi sono persa.
Quando finisco Coe provo a leggere questo!
Della ricetta dei pomodori ho un ricordo pessimo, ma non riesco a visualizzare quale ingrediente o passaggio mi avesse turbato di preciso...

Marta ha detto...

li frigge nel grasso di maiale e poi usa il grasso avanzato, mischiato a latte, per farci una salsa.
questa parte la saltiamo, friggiamo in olio di semi e in quanto al latte, no grazie.

ilaus81 ha detto...

Conoscendo la mia passione per fgt un'amica mi ha segnalato questo post :)
Ora andiamo con ordine:
1. sì,il libro è stucchevole.Però,diciamocelo,ne abbiamo pieni i coglioni di storie lgbt tragiche.L'amore dell'amica non corrisposto,le amanti suicide,la lesbica ripudiata dalla famiglia,quella che non trova mai l'amore,etc...lasciatemelo dire:CHE PALLE.
Qui,non solo si sta parlando dell'Alabama degli anni 20,ma si sta parlando di un'Alabama nel pieno dell'odio razziale,in cui sboccia un'amore tra due ragazze che viene benedetto pure dalla famiglia,religiosissima la cui mentalità va ben oltre i pregiudizi causa l'amore infinito che hanno per i propri figli.Stucchevole e inverosimile?Sì!Fossero tutti così i romanzi...!
Se non altro finalmente un amore lesbico in grado di farci sorridere seppur soffrire in alcune parti,un amore forte il cui legame racchiude ciò che dovrebbe avere un rapporto d'amore,e sottolineo rapporto d'amore,indipendentemente dal sesso:amore, amicizia, complicità.
2. irritante condiscendenza?ahahha.Ok,lascia che ti spieghi una cosa,se me lo permetti:io sono stata in Alabama nel 2005.Poi nella Georgia, a Juliette, dove è stato girato il film,perché non è stato girato in Alabama,ma questa è un'altra storia...Cmq,dicevo,che gli stati del sud degli USA, sono ancora profondamente razzisti.C'è un'enorme divisione tra bianchi e neri,e questa è la dura realtà.Se senti una lieve brezza di razzismo,senti la realtà delle cose,perché è così che stanno.Dorothy Parker o no.
3. io amo lo stile confusionario di Fannie Flagg nello raccontare una storia intrecciando passato e presente,racconto e realtà:ci innamoriamo del passato,ci innamoriamo del presente,ci innamoriamo del racconto,ci innamoriamo della vita..e perché no,nella fine ci innamoriamo anche del futuro:quello che non viene raccontato ma solo immaginato.
Ma qui non discuto,sono gusti...
4. Evelyn ha fatto la casalinga tutta la vita.Vendere cosmetici è per lei,una conquista:esce di casa,vede gente,si è fatta una carriera.Io voglio ricordarla e amarla in quel parcheggio,ma voglio anche pensare ad un'Evelyn che finalmente si è realizzata,e può poggiare le sue sicurezze su se stessa e non su un marito che in realtà non c'è mai.

ilaus81 ha detto...

Ora, Idgie e Ruth:avevo 13 anni quando l'ho visto per la prima volta,e ho pensato subito:io voglio una cosa così...
Non avevo ben chiaro cosa intendessi dire,sapevo solo che volevo quello che avevano loro.Sono passati 17 anni,e lo voglio ancora.Probabilmente è una cosa che vorrò sempre.Ho capito quello che volevo a 13 anni,ho avuto questa fortuna.Ho avuto la sfortuna di non averlo ancora trovato.Sai cosa?Magari non esiste,magari è un sogno,ma questo non mi impedisce di credere che da qualche parte una cosa così esista davvero.Tutto questo per dire che nel film è chiaro tanto quanto nel libro,per averlo capito io a 13 anni.Ha ragione il regista nel dire che la scena del cibo è legata al sesso,il cibo è legato al sesso da sempre,ma non è soltanto quella scena il "clou". Secondo me la scena più erotica di tutto il film è quando Ruth intinge le sue dita nel miele dopo aver detto in una tonalità molto sensuale che lei è un'ammalia api (da ascoltare in inglese..briiiiivido). La scena più dolce il bacio al fiume.Ma sono tutti gli sguardi,le carezze,le attenzioni che riversano l'una verso l'altra,ciò che rendono questo amore più speciale di qualsiasi amore che vediamo in televisione che si conclude con scene di amore più fisico diciamo.Per quanto apprezzi la fisicità,posso dire che in questo film non mi è mancata,mi ha appagata totalmente,più di qualsiasi altro film.E' pieno di altro,di ciò che che davvero può essere chiamato Amore.Posso chiedere di più da una storia d'amore?
Il romanzo è di gran lunga più esplicito,più intenso, conosciamo una Idgie più passionale,una Ruth più forte e più intensa(nel film appare più fragile..),vediamo un amore più struggente del film,diciamo che in entrambi i casi mi hanno tenuta incollata fino alla fine.Conosco a memoria entrambi,libro e film,sono felice che l'uno sia come dire l'estensione dell'altro,sono felice che il libro non ci risparmi da quella che è a mio parere una grande storia d'amore,e ci dia tutto;cosa che non possiamo dire del film,che manca di quella completezza,ma ripeto,sono stati usati degli accorgimenti che riescono a soppesare questa mancanza.
Perdonatemi il fiume di parole che ho scritto,ma sono completamente fusa e di parte per sto film/libro.
Grazie di parlare di pvf a distanza di 20 anni...:)

Marta ha detto...

probabilmente dovrei usare i tuoi commenti come post, gli rendono decisamente più giustizia : )
ti rispondo con calma quando ho un po' di tempo.

Marta ha detto...

perchè purtroppo devo andare al lavoro fra un'ora e ci metto un po' ad articolare una risposta degna

ilaus81 ha detto...

Ti chiedo scusa, sono molto logorroica per difetto, poi se l'argomento è pomodori verdi fritti - gli altri sono Coe e New York (quindi ora sai di cosa NON parlare mai) - divento un fiume in piena.

Un fiume in piena che andrebbe - ahimè - corretto: mi sono appena accorta di una quantità industriale di errori, ma quello che mi fa più ridere è "soppesare", in realtà volevo dire sopperire, ma immagino si fosse capito comunque... pardon cmq per gli errori :P

Per il resto sono molto curiosa di conoscere il tuo pensiero. :)

Marta ha detto...

ti rispondo per punti per non perdere nulla per strada

uno- il fatto che sia un libro succhevole non è necessariamente una cosa negativa. anzi.è stato proprio il suo essere così "zuccheroso" che me l'ha fatto gustare così tanto. alla fine ho voluto leggerlo perchè ho amato molto il film, quindi scelto anche per quella particolare atmosfera. tanto che, in un anno di letture particolarmente cupe (pvf è stato preceduto da "chiedi perdono" bellissimo, ma un pugno nello stomaco) è stata una ventata di frechezza. però fra lo zucchero di pvf e certe storie lgbtq sempre tragiche ne passano di sfumature!
inverosimile non lo so, non più di tanto.
due: l'accondiscendenza che mi ha irritato non è tanto quella del razzismo anni 20, ma quella che traspare dalla parte del racconto ambientato negli anni '80. non metto in dubbio che nel sud degli stati uniti la situazione sia ancora così, ciò non toglie che sia irritante.
tre: questa è proprio una questione di gusti! : ) io amo i libri con un'unica voce narrante, due al massimo, già a tre mi spazientisco. ho abbandonato libri universalmente cosiderati meravigliosi perchè "troppo affolati".
quattro: qui entra il gioco il film. proprio come hai detto tu, libro e film si compenetrano e mi riesce difficile, nella mia lettura del libro, non usare come pietra di paragone il film. mi è piaciuta di più la Evelyn cinematografica, più spiccia e meno accomodante.
(per quanto più inverosimile)
cinque: Idgie e Ruth è molto, molto più erotica la scena del miele rispetto a quella della lotta col cibo! la mia perplessità qui si concentra sulla scelta del regista: hai deciso di escludere (per motivi vari) la relazione fra le due, e va bene. il commento rilasciato per il dvd mi sa tanto di "metterci una pezza" per salvare capra e cavoli. si, ho "censurato" la relazione perchè era il 1991 eccetera eccetera, ma ho lasciato degli indizi da decifrare per comprendere la vera natura della loro relazione.
no grazie. la vera natura della loro relazione si comprende comunque, senza voli pindarici semiotici post produzione.

di new york io non so molto, ma sono una grande appassionata di Coe, se vuoi ne possiamo discutere! : )

ilaus81 ha detto...

E' con un sorriso che ho letto che il libro precedente a pvf è stato Chiedi perdono, è uno dei miei libri preferiti e quando ne parlo sembra che non lo conosca nessuno, è vero anche che ho gusti che scivolano piuttosto nel torbido e non tutti amano libri che spingono verso il suicidio già alla seconda pagina.

Comunque, è nello stile di Fannie Flagg essere "zuccherosa", se posso permettermi di consigliarti un altro libro, molto leggero e non particolarmente lgbt (ma non ti anticipo nulla) è "hamburger e miracoli sulle rive di shell beach". Io, di Fannie, ho letto tutto. E contrariamente ai libri che leggo di solito, i suoi sono particolarmente buonisti, molto natalizi, da leggere con la copertina e il classico fuocherello. Diciamo che il suo modo di scrivere è una variante che mi fa stare bene. Quindi, direi che aver scelto pomodori verdi fritti dopo delle letture "cupe" è stata una scelta più che azzeccata. E hai ragione, tra l'essere cupo e l'essere zuccheroso ce ne passano di sfumature, ma i libri lgbt tendono ad essere più cupi che zuccherosi, e tra i due scelgo sicuramente la sfumatura, ma dato che di sfumature ce ne sono ben poche, il mio dito punta sullo zuccheroso, ho bisogno di storie carine, è da quando sono adolescente che cerco riferimenti letterari/cinematografici, e ne ho riscontrati solo di merda, vedi "lost and delirious", o che ne so io... ovviamente ora non me ne viene in mente mezzo.

Riguardo il film sì, sembra libro e film che siano complementari, l'uno l'estensione dell'altro, Jon Avnet ha reso bene l'atmosfera, le attrici sono state grandiose (amo Katy Bates e Jessica Tandy) poi secondo me Mary-Louise Parker, lontana dal successo di Weeds, ha incarnato alla perferzione Ruth, prima di pvf l'avevo vista solo in Grand Canyon. In seguito l'ho vista in A proposito di donne ma ero già innamorata di lei. Il libro di pvf l'ho letto solo grazie alla mia migliore amica a 14 anni (a un anno esatto dal film), di cui ero peraltro innamorata (i soliti luoghi comuni...) e questo solo perché le ho talmente rotto le palle sia con il film che con Mary-Louise Parker. Mentre Mary Stuart Masterson la conoscevo già per altri film, anche lei ha interpretato magistralmente Idgie. Bravi anche gli attori secondari.
Quando parlano di fare remake ho sempre una punta di terrore, mi auguro che non facciano mai il remake di pvf, sei d'accordo? Sarebbe come rovinare un capolavoro. Voglio dire, Idgie, Ruth, Evelyn e Ninny sono loro. Ormai le abbiamo identificate, si è creato un innesto tra libro e film che non può più essere sciolto!

ilaus81 ha detto...

- la sintesi non è il mio forte, pardon -

La questione meglio il film o il libro l'avevo proposta in vari forum e con mia grande sorpresa ha sempre vinto prima il libro e poi il film. Nella mia modesta opinione invece funziona meglio il contrario... pvf ne è la prova.
Evelyn, comunque, è l'incarnazione della tipica casalinga, religiosa e paurosa, schiacciata dal maschilismo dell'America del sud (e non solo lì...). Quello che fa sorridere del libro è che una donna di 80 anni insegna a una di 50 come vivere, eppure a rigor di logica dovrebbe essere più bigotta quella di 80 anni...

Il regista in realtà voleva che il film fosse un successo e fosse visto da tutti e amato da tutti, senza distinzione di categoria (v. lgbt), perciò ha evitato un "amore esplicito", ma in realtà chi vuol vedere riesce a cogliere le sfumature, la prova è che se vai a chiedere alla maggior parte degli etero, ti risponderà che tra le due c'è soltanto amicizia (tra queste persone, anche mia madre ha colto questa grande grandissima amicizia fino a che non ha capito che sua figlia era lesbica e che se amava tanto sto film c'era un motivo :D)
Io con pazienza ho fatto notare loro giusto quelle due-tre cosine che cozzavano un po' con la loro idea di amicizia femminile salvo poi sentirmi dire "oh ma sai che hai ragione...?" eh, direi.
Ad ogni modo, devi avere una sorta di masochismo se ti ritieni pronta ad accogliere altri logorroici commenti in relazione a quei due tre argomenti che non riescono proprio a tenermi a freno :)

Piuttosto, gironzolando nel vostro bellissimo blog mi sono accorta che non si è parlato di Rizzoli & Isles (anche qui grandissima amicizia... lol), grave mancanza o è stata una mia svista?

ilaus81 ha detto...

Comunque, se ti interessa, su questo blog
http://afrantz5.blogspot.com/
una ragazza sostiene che il personaggio di idgie sia ispirato a una zia di Fannie Flagg, e lei stessa rimanda a un altro blog:
http://www.friedgreentomatoesmovie.blogspot.com/
con tanto di foto a sostenere questa tesi...
Sempre la ragazza del primo blog ha scritto una specie di tesi, che si trova cliccando sul post in fondo del suo blog, ma è in inglese e io sinceramente non ho mai avuto voglia di mettermi a tradurlo.
Comunque sia, sono due blog interessanti cui vale la pena dare uno sguardo :)

Marta ha detto...

remake? veramente? e perchè mai?
pessima idea!
ormai quel film è iconico, sarebbe come se rifacessero il remake di priscilla la regina deldeserto, o il catastrofico remake di "sabrina": certe cose devono restare come sono, se l'originale è ineguagliabile il remake sarà una schifezza (ben venga, invece, il remake di uomini che odiano le donne, ottimo libro, film lacunoso)

grazie per il consiglio di "hamburger e miracoli..." lo leggerò sicuramente (il clima natalizio favorisce la mia voglia di libri allegri)

no va beh, lost and delirious è veramente mortifero! sindrome della poiana allo stato puro. in giro per il blog abbiamo recensito film/telefilm/libri a tema lgbtq che non fossero troppo deprimenti, proprio perchè di storie drammatiche ove le lesbiche si suicidano dopo una vita infelice non se ne può più : )

Rizzoli and Isles l'ho inziato, ma non mi ha presa molto. sarà che era estate, sarà che la qualità video delle puntate in mio possesso lasciava molto a desiderare, ma l'ho abbandonato dopo 7 puntate. però Angie Harmon è una splendida visione!

vogliamo parlare della famiglia Winshaw?

grazie per i link, approfondirò molto volentieri : )

ilaus81 ha detto...

Non è previsto un remake, però quando sento parlare di remake ho sempre paura che spunti pvf.

Peccato per rizzoli & isles: ma è una questione di gusti e quelli non si discutono mai :) a me fa un sacco di ridere e sto seguendo anche la seconda serie, senza contare che pendo dalle labbra (letteralmente) di entrambe, nel senso che non vedo l'ora che le uniscano, foss'anche per sbaglio :D
Angie Harmon è una splendida visione, mi trovi coooooooompletamente d'accordo, poi vogliamo discutere del fascino della divisa? O:)

Ecco, di Coe mi manca la famiglia Winshaw (che conto comunque di recuperare al più presto perciò credo ne parleremo a breve) e un altro libro che ora non ricordo ma che pare non abbia letto quasi nessuno! Mentre ho abbandonato l'ultimo che ha scritto, è sulla mensola a prendere polvere, ho tentato di leggerlo numero 999 volte e ogni volta mi fermo per deficit di attenzione.

Mentre sono innamoratissima de La pioggia prima che cada e La casa del sonno :)

Marta ha detto...

beh, il fascino della divisa non si discute : )
secondo me la famiglia winshaw è il libro migliore di Coe. sono molto affezionata a la casa del sonno perchè è stato il suo primo libro che ho letto, ma la casa famiglia winshaw è un capolavoro assoluto.
l'ultimo, invece, non mi è piaciuto per niente. era ben scritto (ovvio!) ma la trama lasciava un po' a desiderare e il finale era assolutamente a- gratuito b- irritante.
questa notte mi ha aperto gli occhi?
donna per caso? (che ansia)
l'amore non guasta?
la biblioteca ha fedelmente nutrito la mia voglia di Coe nel corso degli anni : )

ilaus81 ha detto...

Sei preparatissima su Coe, mi fa molto piacere:)
Facciamo che leggo la famiglia Winshaw e Donna per caso, e ti raggiungo, così ne parliamo.
Maxwell Sim, purtroppo, mi rifiuto di leggerlo.