Le prime puntate di Glee le ho amate moltissimo e senza riserve. Poi l'entusiasmo è scemato. Poi è diventato noioso. Poi è diventato High School Musical. Poi hanno bistrattato il Rocky Horror Show, e non si fa. Poi è diventato una versione canterina di Settimo Cielo. Poi io ho cambiato telefilm, e Glee è andato avanti senza di me.
Il grande, grandissimo demerito di Glee è aver preso il musical, una cosa universalmente meravigliosa e priva di noia, e averlo fatto diventare una torta malriuscita in cui senza nessun motivo apparente i personaggi iniziano a cantare e a ballare kumbaya come se fossero costantemente sotto acidi.
Grande merito di Glee, invece, è quello d'esser stata sempre una serie non gayfriendly, ma di più, decisamente oltre. Dal personaggio di Kurt, portato avanti dalla prima puntata della prima serie alla storia di Santana e Brittany, iniziata in sordina ,e poi, come qualsiasi cosa lesbian-related esplosa fino a diventare un fenomeno di proporzioni gargantuesche, Glee è un telefilm che s'impegna e si schiera.
Questo non lo salva da tutte le sue grosse pecche, eh: è un telefilm, dovrebbe essere fatto bene, non un accozzaglia di videoclip montati in base alla popstar in voga il tal momento o girati intorno a tal fenomeno di costume x (e potrei aggiungere, anche, che far recitare la parte dei diciassettenni a gente che ha dieci e più anni è una pratica che andrebbe abolita, si vede che sono “vecchi”), però di fronte alla bella, toccante puntata andata in onda questa settimana devo accantonare tutte le mie riserve ed ammettere: Glee, sull'affaire dell'outing di Santana hai fatto proprio un bel lavoro.Vale lo stesso principio di quanto enunciato per Empress of the World: la sperduta ragazzina in Michigan con una cotta per la sua migliore amica. Perciò,anche se non mi piace e spesso mi fa dormire, e altre incazzare per quanto riesce ad essere banale, noioso e raffazzonato, non posso negare l'utilità di Glee.
Anche un po' a malincuore.
Miscellanea:
Trailer italiano per Uomini che odiano le donne, Fincher's edition (grazie Michele).
Domani 22 novembre, ore 20.30 in Bocconi (the place to be) proiezione di Diversamente Etero. Tutti i dettagli qui.
Bye bye, birdie.
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