Fonte: unionesarda.it .
Vi avevamo parlato di Io sono io lavoro, la prima ricerca nazionale sul lavoro e le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender/transessuali realizzata in Italia da Arcigay. Ebbene, il 15 maggio 2011 si sono chiuse la raccolte dati (il questionario era anonimo ed online) e si iniziano a leggere alcuni dati.
Il 13% delle persone omossessuali si sono viste rifiutare la candidatura per via del proprio orientamento e la percentuale sale a 45% per le persone trans. Alta inoltre la percentuale di chi afferma di essere stato trattato iniquamente perché gay (o trans) e la maggior parte dei rispondenti ha dichiarato di non aver fatto coming out sul lavoro per timore di ripercussioni o addirittura licenziamenti. La situazione è inoltre sostanzialmente uniforme su tutto il territorio nazionale.
Siamo sorpresi?
5 commenti:
Poco sorpreso...
Purtroppo il coming-out sul posto di lavoro è un lusso che pochi si possono permettere.
Io sono abbastanza vicino dal farlo con chi non ha ancora capito...ma me lo posso permettere: ho alle spalle i miei genitori, l'ambiente è omofobo ma non così tanto....e in più so ringhiare abbastanza forte, ma non tutti hanno queste fortune.
..no, non lo siamo.
Per nulla sorpresa..
posso dire le mie solite due cose da inviata nell'altro mondo?
In UK Stonewall organizza ogni anno una conferenza in cui le imprese condividono buone pratiche di inclusione (diversity management). Stonewall vende (a caro prezzo) un kit per insegnare alle imprese come "includere". L'idea per le imprese è quella di saper attrarre "questo tipo di risorse umane", perché se ci troviamo male in un'impresa scappiamo e andiamo in un'altra che ci tratta bene.
Io sono self-employed ma i colleghi che mi conoscono bene lo sanno tutti; e gli altri se sono interessati lo scoprono al primo google click. Se qualcuno ha qualcosa da ridire, cambio collega e / o lavoro. E dai, su.
anch'io adotto questa politica, ma non tutti sono uguali e soprattutto non tutti se lo possono permettere. poi secondo me l'aspetto interessante della ricerca non è che le persone non facciano coming out, è che avvertano un pericolo nel farlo.
e, visto che ci siamo, io in realtà sono piuttosto stupita dei risultati
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