lunedì 17 maggio 2010

Sardegna contro l'Omofobia.


E ad oggi sono 20 anni che l'omosessualità non risulta più tra le malattie mentali nell'elenco dell'OMS. La Giornata Mondiale Contro l'Omofobia, istituita proprio il 17 maggio, ce lo ricorda e dà lo spunto per grandi manifestazioni di piazza contro una delle piaghe principali della nostra società.
Cagliari ha colto lo spunto sabato 15, per agevolare la partecipazione, e pare che sia servito: almeno 2500 persone hanno accolto l'invito dell'Assemblea organizzatrice della manifestazione, di cui orgogliosamente ho fatto parte assieme a cani sciolti e membri di collettivi, sindacati e associazioni cagliaritane e sassaresi, e hanno passato il sabato pomeriggio con noi per le vie del centro e fino a mezzanotte in piazza, sotto il palco dello spettacolo finale.
Bambini sul carro assieme alle Drag e ai DJs in kilt e non. Bambine sotto il bandierone rainbow di 6 metri cucito da zie friendly. Fiume di gente armata di fischietti (ambulante africano col senso degli affari, ci devi la giornata!) e cartelli sulla schiena, che fanno sempre molto manifestazione. Santi volenterosi volontari che avete retto i nostri striscioni rischiando di prendere il volo. Ragazze parigine in vacanza che avete sentito il richiamo del rainbow e vi siete unite a noi. Pazze reggitrici del bandierone (e Marco) che avete deciso di fare il serpentone arcobaleno in chiesa. Pazze reggitrici del bandierone (e Marco) che avete deciso di avvolgere di colori un automobilista in sosta. Militanti dei partiti di sinistra che avete partecipato in sordina, senza le bandiere, per rispettare la volontà dell'Assemblea, anche se pesa. Voce di Tiziana che sei durata per tutto il corteo, mentre lei dal camion declamava al microfono il senso della nostra protesta (e numerose citazioni dalla rubrica Era meglio tacere). Artisti di ogni genere che senza chiedere un centesimo avete catalizzato la gente in piazza per ore, l'avete fatta ballare con concerti e dj set e ridere con trasformisti e drag queen. Organizzatori e non, che dopo la festa avete ripulito la piazza FACENDO LA DIFFERENZIATA!
A tutte e tutti voi volevo dire almeno grazie.
Io non ho guidato il camion (sogno che rimane ancora nel cassetto) ma ci sono salita in cascione. Ho ballato (leggi agitata) sul palco da sobria con i miei amici/compagni/consociati dell'Arc. Ho baciato la mia ragazza che quest'anno non era in Erasmus, ma con me tutto il tempo. Sono rientrata in sede seduta su una pila di sedie nel cassone del camion, con una bandiera in mano e un micro-megafono cinese da cui gridavo cretinate alla gente fuori dai locali. Direi che questo basta per dire che la seconda edizione sarda della Giornata Mondiale Contro l'Omofobia è stata un successo. E che l'anno prossimo, da Milano, questi mesi di vita in simbiosi mi mancheranno moltissimo.

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