lunedì 19 dicembre 2011

Billy, don't be an hero


La foto di Ellen Page in Super l'ho presa da qui

Questo post non sarà particolarmente sulla notizia perchè la notizia (o meglio le notizie), sono se non della scorsa settimana ben più vecchie, ma hey, la scorsa settimana a me funzionava un occhio su due, facciamo che va bene lo stesso?
Non poter leggere/ usare il pc/ nemmeno riuscire a guardare lo schemo è una bella rottura. In compenso ho pensato tantissimo, giusto per tenermi compagnia. E ascoltato molto, video che non potevo vedere. Tipo questo.
Che poi ho visto.
E forse era meglio se avessi continuato a farmi leggere le notizie del giornale da the frog.
La prima considerazione che mi viene da fare è che la Bachmann non sembri ne così sorpresa, ne così sconvolta come ci piacerebbe pensare. Ovviamente è basita ( f4 basita, per gli intenditori), ma questa è un'ovvietà . E poi, cosa avrebbe dovuto dire: ta ghe resun bagaet, mo la smeto?*
A me spiazzano anche i bambini che mi chiedono: perchè regali le caramelle? E le caramelle non sono nemmeno un argomento che mi sta così tanto a cuore. In seconda battuta, gran tristezza la madre che lo spinge e lo incalza. Non che la Bachmann non si meriti qualcosa di più di un calcetto nei denti,  ma mi piacerebbe vedere il buon senso degli elettori assestarle quel calcetto, non un bambino di otto anni recalcitrante e intimidito.
E ho poi ho rivisto questo video, di cui si era già parlato qui (e stranamente, insospettabilmente, se n'era parlato bene). Ma: primo, non aveva l'irritante, urticante titolo two lesbians raised a baby and this is what they got, secondo, ero nel mio periodo di tesi, aka quattro mesi d'instabilità emotiva costante e perpetua. Rivederlo ora, con quel titolo fastidiosissimo, fa solo innervosire.
E' l'effetto primo della classe, ben raccontato da Elena qui.
Un gay non è mai un gay, ma tutti i gay del globo messi assieme, pregi difetti inclusi in un comodo formato tascabile 160 centrimetri per 52 kg avvolto in taffetà rosa.
Un bambino figlio di coppie omogenitoriali non è mai un rompipalle di quattro anni che vuole giocare giocare giocare, ma sempre la prova del nove della bontà (o meno) di una famiglia atipica.
Una tizia  che rilascia strambe dichiarazioni ad opinabili giornali non è mai un caso clinico sé stante, ma tutte le lesbiche messe assieme nella loro collettiva follia.( per quelle in carne con i capelli lunghi e un genitore non famoso non abbiamo ancora deciso che etichetta appiccicare).
Il problema? Al solito, la mancanza di visibilità.
Agli onori delle cronache salgono sempre i casi esemplari, quelli che, nel bene e nel male,  raccolgono milioni di visite su youtube e riescono a strappare un titolo strappalacrime anche a Studio Aperto. Come questa storia qui,vera o falsa non si è ancora capito,  che comunque s'è meritata dieci minuti di ovvietà con sottofondo del valzer del Favoloso mondo di Amelie.
La soluzione? Al solito, essere più visibili tutti. Raus poiana, raus.

* in milanese: hai ragione ragazzino, adesso la smetto.

Cose a caso:

Scovato tramite Soft Revolution, xoJane

Mancano due giorni due all'uscita di the girl with the dragon tattoo, Fincher's edition. Per quanto Noomi Rapace resterà sempre l'indimenticabile Lisbeth del mio cuore, il remake americano ha questa canzone nella colonna sonora. Mica cazzi.

Non sono divertenti come i recap di The Real L Word ma ci andiamo molto vicini: Autostraddle riassume Glee.

Tumblr tumblr tumblr, the invisible femme.

H&M, oops i did it again! belle fanciulle asiatiche per tutte anche quest'anno.

1 commento:

Mary ha detto...

A me, comunque, è piaciuto quello che il ragazzo ha detto per chiudere il suo discorso. Il punto, dai, non era che lui è più figo e bello e secchione o che, ma che essere cresciuto da due madri non l'ha reso "riconoscibile" tra gli altri, e voleva dimostrarlo.
Il problema è che ce ne sono pochi di esempi, avete ragione.