Fonte: queerblog
Monsignor Fisichella ha detto che la bestemmia di Berlusconi in chiosa alla barzelletta su Rosi Bindi andava contestualizzata. Dopo che la Bindi gli ha gentilmente risposto, egli ha ribattuto così:
Rosy Bindi senza conoscere il mio giudizio sulla barzelletta di Berlusconi e come agisco in queste situazioni, mi ha criticato in modo maldestro, giudicandomi un relativista che deroga al secondo comandamento per difendere i potenti! Non le rispondo per serietà. Certo, avendo buona memoria, mi sorgono tre domande: è peggio dire un’insulsa barzelletta condita da un’imprecazione, o presentare una legge contro la famiglia e pro nozze gay? Salvare la vita di Eluana o preferire l’eutanasia? Migliorare la legge sull’aborto o favorire la Ru486? Da vescovo sono turbato se vedo le pecorelle smarrirsi nei meandri dell’interesse politico, ignorando l’abc della morale cattolica
Ma che cazzo?
giovedì 7 ottobre 2010
Era meglio tacere
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3 commenti:
d'altronde.....era meglio tacere.
B
sono d'accordo con Fisichella. Innanzitutto perché lui per definizione ha ragione in quanto clero, mentre il non clero essendo composto di pecorelle smarrite ha per definizione torto a meno che non segua le direttive del clero.
Poi, a proposito di Berlusconi, l'importante è che lui faccia il suo dovere di braccio secolare del Vaticano, e che rubi ai cittadini per dare ai porporati. Poi, se in un momento goliardico gli scappa qualche bestemmia, soprattutto se è in un contesto di umiliazione della donna, pazienza, può succedere. Gli diamo una strigliata e torniamo a occuparci di cose serie.
what the frak?
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