giovedì 23 dicembre 2010

I call it climbing, and you call it visibility

blog

Questo post viene scritto su suggerimento della nostra amica Skinzu. Ciao Skinzu!
Premessa: domenica sera ero con degli amici in un grosso, grosso locale gay di Milano. Il suddetto locale è precipalmente composto da fauna maschile, seppure sia possibile scorgere qua e là una qualche fanciulla. Mentre aspettavamo che arrivassero le tanto fantomatiche lasagne, Skinzu mi ha fatto notare come una cospicua parte della ragazze presenti indossasse una camicia a quadri "Dovresti fare un post sulle camicie a quadri!" In effetti si.
Diverse ore dopo apro polyvore, faccio il set di cui sopra (non potrebbe essere più stereotipato) ed inizio a pensare seriamente alle camicie a quadri.
Proprio come per cappello e canottiera non ho una risposta circa l'ammore sconfinato delle lesbiche per le camicie a quadri, se non un generico "bah, son capi maschili..."
Ed intanto io ne possiedo due: una comprata perchè costava veramente pochissimo (criterio adottato per tutto il guardaroba) una ereditata da mia madre. Mi piacciono? Si. Le metto? Si. Mi sento più lesbica quando le indosso? Inevitabilmente.
La palla ora passa a voi: camicie a quadsri, ne avete? Avete una risposta per le camicie a quadri? Anche voi pensate che le camicie a quadri per le lesbiche siano l'equivalente in carne ed ossa del maglione a righe di Wally?
Sempre domande fondamentali, lo so

domenica 19 dicembre 2010

There's a better world for us


Non che mi piaccia fare paragoni, è che me li mettono lì, su un piatto d'argento, mentre faccio colazione ancora assonnata la domenica mattina. Basta stare un attimo su Facebook o aprire una qualsiasi pagina di informazione e ti saltellano davanti chiedendo di essere scritti su questo blog. Per cui, è successo che:
giovedì 16: Rai e Mediaset censurano lo spot della Renault Twingo per il contenuto "lesbico". Se non l'avete ancora visto ecco il link, così da rendervi conto dell'assurdità.
venerdì 17: l'Udc presenta un Pdl per creare la figura del "Garante per famiglia", famiglia ovviamente intesa solo come uomo-donna-bambini. La prima firmataria è (indovinate un po') Paola Binetti, l'unica voce contraria dell'Idv, che chiede di prendere in considerazione anche coppie di fatto e gay. Chi la spunterà?
sabato 18: il senato americano abroga il Don't ask, don't tell con 65 voti favorevoli e 31 contrari. Dato che il testo di legge è uguale a quello già approvato alla Camera, manca solo la firma del presidente Obama, prevista per la settimana entrante.
Io mi appello alla maglietta di Lisbeth, non c'è altro da dire.

giovedì 16 dicembre 2010

Adovo!


Fonte: gaynews24

Non ci sono sempre e solo dichiarazioni da era meglio tacere. Talvolta qualcuno dice qualcosa di intelligente. Personalmente io adovo Margherita Hack, e dopo questa dichiarazione sull'iniziativa di Arcigay e Arcilesbica Trieste Udine e Pordenone per un progetto per la prevenzione del bullismo omofobico nelle scuole, la adovo ancora di più:

C’è ancora molta ignoranza in giro. Come ci sono destrorsi e mancini così ci sono eterosessuali e omosessuali: tutti dobbiamo avere gli stessi diritti e rispettarci reciprocamente, dunque apprezzo molto questa importante iniziativa

Più Margherita Hack, meno Carfagna et similia




mercoledì 15 dicembre 2010

All i want for christmas is you



Da un paio di anni ormai di H&M in Italia ce ne sono come se piovessero, quindi posso presumure che a- tutte ne abbiate presente uno b- tutte ci siate entrate, almeno una volta. (nel reparto maschile hanno delle camicie a quadri niente male) Bene.
In questi giorni di estrema, estremissima frustrazione ogni tanto faccio un giretto da H&M a guardare gl'abiti, ovvio che nei miei sogni i giretti me li farei altrove ma nel frattempo questo è quello che posso permettermi.
H&M, che deve conoscermi molto bene, non solo ha in vendita una meravigliosa camicia stile Celine troppo cara per le mie tasche, ma di fianco alla suddetta camicia ha piazzato la bella pubblicità di cui sopra. Non contento, con la bella pubblicità di cui sopra ci ha fatto anche paraventi, vetrofanie, volantini. (qui tutte le foto)
H&M, grazie. Magari per te sono solo amiche, ma a Natale è concesso sognare.

mercoledì 8 dicembre 2010

It's us vs them, over and over again


foto presa da qui

Ogni volta mese leggo le rubriche di sesso su glamour ed ogni mese resto basita. E' come se parlassero un'altra lingua, rivolta ad altre persone, che fanno altre cose. E no, non perchè (quasi) esclusivamente si parla di sesso eterossessuale. E' che si parla di sesso come ne potrebbe parlare donna Letizia. Tolta la patina finto fierce-trasgressive sono conservatori come una puntata di Happy Days.
Questo mese: sono normale se non cerco il punto g? Una
volta tanto, perchè non parliamo della nostra apprezzabilissima quotidianità di donne spledidamente comuni? Ecco allora 15 domande (con relative ed esaurienti risposte ) che tutte noi ci poniamo.
Seguono quattordici fantomatiche domande (le quali se leggete giornali femminili ormai saprete a memoria. oh dio ho fantasie peccaminose!/oh dio non ne ho! ), ma il vero capolavoro è l'ultima

... e se mi addormento su
bito dopo? "si tratta di un comportamento soprattutto maschile" ammette Gabriele Baroni (il sex coach interpellato da glamour, nda) "capita però anche ad alcune donne. Ma mentre per un uomo la caduta verticale del desiderio è una questione fisiologica, per una donna è più legata ad un fattore emotivo. Se vi addormentate subito (e sempre) vuol dire che non c'è da parte vostra chissà quale coinvolgimento...."

Basita

martedì 7 dicembre 2010

Che confusione, sarà perché è natale

Fonte: Unità.

Sfida natalizia: provate un po' a trovare un senso a questa dichiarazione di Giovanardi sul Don't ask don't tell e sulla possiblità dei gay di far parte dell'esercito. In palio un cioccolatino dal mio calendario dell'avvento.

Concordo in pieno con le regole dell'esercito Usa. Non chiedere e non dire che sei gay. Perche' se uno e' omosessuale e' affare suo, ma se fa apertamente coming out non e' piu' affare suo, la sua omosessualita' diventa un manifesto politico. Penso che la sfera della sessualita' dovrebbe rimanere riservata, specialmente quando ci sono responsabilita' legate al combattimento non capisco cosa possa aggiungere il proclamare apertamente di essere eterosessuale o omosessuale. Credo sia giusto l'ordinamento dell'esercito americano dove e' severamente proibito praticare l'omosessualita'. Se un ufficiale o un soldato (anche etero) hanno un rapporto tra di loro vengono immediatamente radiati dall'esercito. Il modello americano che funziona e' quello del non chiedere e non rispondere, tu non esibisci la tua cosa e io non ti chiedo nulla. Non dico che un omosessuale conclamato sia inadatto all'esercito, io dico che un omosessuale puo' essere ed e' stato un grande politico, un grande imprenditore, un grande artista, ma questi lo sono stati per la loro intelligenza, non perche' hanno mai proclamato di essere gay. Concordo con l'ordinamento americano perche' credo che anche per un ufficiale italiano che cominciasse a praticare la poligamia o a tenere atteggiamenti non consoni alla divisa che indossa abbia qualche difficolta' a continuare a fare l'ufficiale. Se uno e' omosessuale e' affare suo, se diventa un militante di un movimento gay non e' piu' un affare suo, diventa un manifesto politico.

N.B. Non si imbroglia, va spiegato anche il balletto gay > etero > poligamo (io ci tengo ai miei cioccolatini).

giovedì 2 dicembre 2010

Era meglio tacere



Paola Binetti, ripeto, Paola Binetti ha dato a dato a Vendola dell'omofobo. (potete sentirle l'intervento qui).
Ora, non è che a me piaccia più di tanto Vendola e senta il bisogno di difenderlo a spada tratta o che, ma mon dieu, Paola Binetti che accusa qualcun'altro di omofobia. Paola Binetti.
Sono un po' confusa.