mercoledì 31 marzo 2010

L'anima del commercio


Fonte e foto, queerblog


Bene. Questa è la notizia positiva che aspettavo. Chissenefrega che sia miinuuscola e chissenefrega che sia una pubblicità. Vista la foto? Pubblicità per un mobilificio, Palermo.
E c'è anche il sole, oggi. Yeah


Postilla: Abbiamo parlato qualche giorno fa di un articolo di Gioia riguardo le famiglie omogenitoriali. Monica Ceci, l'autrice, ci ha molto gentilmente fatto avere il pdf del pezzo, dal momento che non è disponibile sul sito del giornale. Se siete ancora interessate a leggerlo (cosa che consigliamo), mandate una mail al nostro indirizzo (allthebeautyoulleverneed@yahoo.it) o lasciate un commento indicando il vostro (che non verrà pubblicato).

lunedì 29 marzo 2010

Keep on waiting


Mettiamola così: non è un bel periodo per nessuno. Le cattive notizie ci piovono addosso, le elezioni (non senza sorpresa) rattristano e per quanto dovrebbe essere arrivata la primavera, oggi è prevista pioggia. Se poi si sono persi due chili in due giorni per impossibilità a mangiare, si tende a vedere tutto nero.
Così apro e richiudo più volte l'interfaccia per scrivere un nuovo post e mi vengono in mente solo cose negative e penso "naah, che mi ci metto pur'io?".

Aspettiamo ancora un po' in attesa di un post positivo, ok?
Il coming out di Ricky Martin non basta.

mercoledì 24 marzo 2010

L'abc




Ho un'amica, chiamiamola Lavinia . Ieri Lavinia mi ha chiamata per chiedermi, fra imbarazzi e colpi di tosse, come si gioca a basket. Piccola digressione: io e Lavinia, anni fa , abbiamo fatto un viaggio. Una sera, complici un po' troppe birre e tante altre cose, ci siam ritrovate sugli scalini di un ostello, con affianco un koreano un po' spaventato, a discutere e crear metafore. Abbiam deciso che far sesso con uomini e far sesso con donne è sempre uno sport, di base, ma poi son due giochi diversi. Uno calcio, l'altro basket (sport scelti a caso. Sia io che Lavinia odiamo lo sport vero, in pratica ne conosciamo solo due ). Ecco: Lavinia ha giocato a calcio per anni ormai, ma qualche sporadica partitina di basket non se l'è negata. Ora, fra una settimana ha un'importante partita di basket, per di più in trasferta, ed è agitatissima. I miei consigli sono stati assolutamente vaghi, che non è che puoi urlare certe cose mentre bevi un pessimo caffè in un corridoio di unimi. E comunque, c'è da dire che io mi imbarazzo facilmente. Date voi, consigli a Lavinia, che tanto ci legge e non ho nulla da fare a parte preoccuparsi (smettila di preoccuparti, scema!)

(Nel frattempo attendiam la decisione della consulta con trepidazione)

lunedì 22 marzo 2010

Eppur si muove


Una rondine non farà primavera, lo so bene (soprattutto in questa grigia giornata milanese), ma lasciatemi passare un sorriso perché su Gioia, questa settimana, ho trovato un articolo intelligente sulle famiglie omogenitoriali. Non che ci sperassimo, Etwas ed io, quando abbiamo deciso di investire l'euro richiesto, ma allo specchietto in copertina abbiamo risposto da brave allodole, in cerca per lo meno di materiale per la nostra sempreverde era meglio tacere. E invece, mie care lettrici, a conclusione dell'articolo firmato Monica Ceci ero quasi commossa, un po' dagli estratti di esperienze, un po' dalla sorpresa di una scrittura senza i moralismi, patetismi e vittimismi tanto diffusi.
Così, nonostante la pioggia, oggi mi ritrovo a sorridere, in attesa della decisione della corte costituzionale che può cambiare tanto o soltanto la mia espressione.

sabato 20 marzo 2010

Jet lag


Il primo post che scrissi per questo blog, ormai più di un anno fa, riportava in sostanza la parte più nobile di uno dei miei tanti litigi su un forum a tematica lesbica. Un forum che si prendeva parecchio del mio tempo ben prima di Facebook, povero capro espiatorio dei miei sensi di colpa. Fino alla settimana scorsa era da un pezzo che non mi capitava più di litigare su internet. Sarà che per qualche fausta congiunzione astrale questo blog non è mai stato raggiunto, o almeno mai commentato, dal tipo di personaggi che agiscono sulla mia vena della tempia. Sarà che nel tempo ho eliminato da Facebook tutti gli amici i cui link e status agivano sulla suddetta vena. E sarà che anche nella vita reale posso ancora permettermi di frequentare solo persone piacevoli. Sarà per tutti questi motivi che sono capitata fuori allenamento sul fan club della coppia Preziosi-Puccini di Rivombrosa, per ricambiare una visita in occasione del post di etwas sul loro beniamino. Ed è successo di nuovo. Rissa su forum un anno dopo. Un inizio soft sullo sfondo dell'invito a viverci il nostro amore senza pretendere altro (a che serve la legge se c'è l'amore, no?), dell'accusa di volere il matrimonio per avere soldi case e pensioni, mica per coronare il sogno romantico come loro. Un intermezzo di provocazioni come Se ve lo concedessero mi darebbe troppo noia, spero non succeda finché campo e Per fortuna siamo in tante a pensarla così e abbiamo il diritto di voto per impedire certe cose. E per concludere i sempreverdi Bambini? dai per favore non entriamo in queste cose contro natura, Da che mondo e mondo i genitori sono maschio e femmina e infine, dopo i miei insulti (non c'era davvero più niente da salvare, giuro, e ne avevo tanto bisogno), la ciliegina: lo sapevo che avete problemi psichiatrici, e poi volete convincerci di essere normali?.
Il problema è che, allenamento a parte, forse sono troppo stanca per concentrarmi ancora su risposte intelligenti da dare in situazioni come questa. Il problema è il jet lag che si prova passando da articoli come questo allo squallore del pensiero comune.

venerdì 19 marzo 2010

Il voto gay alle regionali di fine marzo


Non è che voglia sempre dimostrare qualcosa. Stavolta è capitato, davvero. Quando ho cercato la lista dei candidati lgbt alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo, avevo tutta l'intenzione di riportarvi l'informazione di servizio così, senza tirare l'acqua al mio mulino, sulla sponda sinistra del torrente. Non amo dire ve l'avevo detto (che fesseria, a chi non piace?), ma non è colpa mia se tutti i 23 candidati rainbow, comprese le due candidate transgender, una in Puglia e una in Liguria, appartengono a liste di sinistra o assimilabili (leggi Idv e Pd). Con buona pace dei propositi suicidi di Vladimir Luxuria, Pdl e Lega ci dimostrano ancora una volta di non essere e non voler essere i nostri interlocutori, figurarsi i nostri portavoce. E ancora una volta ce ne faremo una ragione, cari signori. Ora bando alle ciance ed ecco la lista:

Per il Lazio:
Cristiana Alicata – PD
Saverio Aversa – Sinistra e Libertà (SeL)
Sergio Rovasio – Lista Bonino Pannella

Per la Lombardia:
Franco Grillini – Idv
Aldo Gufanti – Lista Bonino Pannella
Luca Piva – Lista Bonino Pannella
Francesco Poirè – Lista Bonino Pannella
Gabriele Strazio – SeL

Per la Toscana:
Michele Di Gregorio – Lista Bonino Pannella

Per il Piemonte:
Enzo Cucco – Lista Bonino Pannella

Per la Puglia:
Roberto Mancuso – Lista Bonino Pannella
Luana Ricci – “La sinistra e l’ambiente”
Nichi Vendola – candidato a governatore per SeL
Michele Bellomo -- Capolista a Bari Rifondazione-Verdi

Per la Calabria:
Riccardo Cristiano – Lista Bonino Pannella – Calabria
Marco Marchese – Lista Bonino Pannella – Calabria

Per la Liguria:
Valentina Canepa – Verdi
Francesco Zanardi – Lista Bonino Pannella

Per l'Emilia romagna:
Franco Grillini – Capolista Idv
Paola Montermini – Lista Bonino Pannella
Chiara Bonora – Lista Bonino Pannella

Per il Veneto:
Alessandro Zan – Capolista SeL

Per le Marche:
Pietro Dini – SeL, circoscrizione Pesaro

Quanto alle amministrative, Bernardo Lattanzi della lista Bonino Pannella è candidato nelle liste provinciali per Massa carrara in Toscana, mentre Daniel N. Casagrande per il Comune di Venezia con Idv.
Per saperne di più su alcuni nomi, due righe le trovate qui.
Il voto lgbt sarà possibile in dieci regioni su tredici, escluse solo l'Umbria, la Campania e la Basilicata.
L'egemonia dei radicali è un dato di fatto, non posso non essere felice della loro scelta, nonostante le divergenze con la Bonino su molte altre questioni che esulano da quelle lgbt. Ma questo è un blog a tematica lesbica e va bene così.

giovedì 18 marzo 2010

Era meglio tacere


Per favore, his noodly appendage, mandami una notizia positiva su cui scrivere. Anche piccola, anche un'inezia. Anche una briciolina, come le dichiarazioni della Sozzani l'anno scorso. Anche un piccolo barlume di saggezza dalla Carfagna. Inventatela, his noodly appendage. Dai, inventatela.
Che fatica. Karl Lagerfeld invece ci tiene a dirci la sua su

Matrimoni gay:

Sono contrario, per una ragione molto semplice: negli anni Sessanta tutti dicevano che avevamo il diritto di essere diversi. Oggi, tutto ad un tratto, vogliono una vita borghese

Adozioni, gay:

Per me è difficile immaginare uno dei due papà mentre lavora, e l’altro a casa col bambino. Come si troverebbe quel bambino? Non lo so. Vedo più lesbiche sposate con bambini, che uomini sposati con bambini. Credo di più nella relazione tra madre e figlio, che tra padre e figlio. Non mi piace l’idea di allontanare i bambini dai loro contesti. Se ci fosse un bambino che vorrei adottare, cercherei di dare i soldi a quella famiglia, per farlo crescere in quel contesto

Omofobia:

Mai visto niente del genere in vita mia. Ho vissuto una vita superprotetta. Per cosa dovrei combattere? Non saprei cosa fare. Non è mai successo a me, e neanche alle persone che conosco

Chi Karl Lagerfeld? Lo stilista capo di Chanel. Siccome la povera Coco è morta, tanti tanti anni fa, alla guida di Chanel si susseguono diversi stilisti. Ora c'è in capo Lagerfeld, che oltre a queste stupide dichiarazioni, quest'anno ha anche deciso che torneranno di moda gli zoccoli (ma io dico: abbiam preso per il culo per anni, quelli con le croc's, e ora dichiariamo il revival degli zoccoli? ) Giusto per fare un riassuntino. Giusto per darvi un'idea di che faccia abbia Karl: questa
Cosa sbaglia, Karl? Proprio come Alessandro Preziosi la scorsa settimana ( a proposito ciao, carampane!) subordina un'affermazione etica a quello che è il suo punto di vista e suo solo, col ragionamento:

A me non interessa sposarmi, io so' eccentrico.

Se non interessa a me, non mi interessa che possa interessare ad altri.

Non ho dunque interesse ad interessarmi che ad altri possa interessare una cosa che dopotutto per un'ampia fetta della popolazione mondiale (leggi etero) è facile come bere un bicchier d'acqua.

A me non piacciono i broccoli.

Se non piacciono a me, non piacciono a nessuno.

Dunque non mi interessa se la vendita dei broccoli è vietata o meno.

Eh si. Non sto a fare la disamina logica delle altre due affermazioni che devo andare a tagliarmi i capelli ed è una cosa lunga. Ma dai, Karl. Era meglio tacere, no?

(Questo era il trecentesimo post. Braccia rubate all'agricoltura, me lo dico da sola)

martedì 16 marzo 2010

Fuck yeah, tumblr


Freja Beha Erichsen, Purple Magazine

Una settimana fa l'ho scoperto dal blog di Barbara, l'ho divorato in poche ore, è diventato la mia droga quotidiana. Tumblr. Dyke, tumblr. Lesbian, tumblr. Sapphic, tumblr. Tumblr tumblr tumblr.

fuckyeahdykes.tumblr.com/
(il mio preferito in assoluto)

autostraddle.tumblr.com/

fuckyeahladylove.tumblr.com/

sapphoria.tumblr.com/

Quando avevo 15, 16 anni, guardavo trasognata le foto di improbabili darkettoni cum cresta, capelli rosa, piercing ovunque, abiti impossibili. Crescendo li ho avuti capelli rosa, cresta, piercing tatuaggi e abiti impossibili (leggi:pressochè inesistenti.) Sono tutte cose che con po' di impegno puoi ottenere.
Ora, a 24 anni sospiro guardando le foto di queste ragazzette tanto magrine, tanto androgine, con i capelli tanto lisci, tutte tanto adorabilmente tomboy, e soprattutto tanto, tanto fotogeniche.
Tutte cose che nemmeno con l'impegno puoi ottenere! ( La fotogenia in particolare.La fotogenia è un grosso mistero, per me)
A girl can dream, right?

domenica 14 marzo 2010

Ha detto di chiamarsi Chloe




Questo weekend è stato, per me, la dimostrazione che a stare tutto il giorno in giro i soldi ti cascano fuori dal portafogli. Non che me lo possa permettere granché, visti gli affitti di Milano e l'allegro lavoro non retribuito che faccio, ma che devo dire? C'era il sole, la voglia di sushi, un po' di shopping da fare (necessario e fallimentare) e, infine, il cinema.
Io ed Etwas non abbiamo saputo dire di no, neanche ai popcorn in sala che sono finiti ben prima dei titoli di testa.
Così abbiamo visto Chloe, primo film della nostra personalissima rassegna primaverile.
Ammetto di aver temuto un po' l'americanata, ma questo film ambientato a Toronto e di produzione USA/Canada/Francia mi ha stupito, reggendosi bene per tutta la sua durata (ad eccezione di un piccolo escamotage, che gli si lascia passare).
Non un capolavoro, si capisce, ma un film piacevole che vorrei rivedere in lingua perché, si sa, a quel modo hanno sempre un non so che in più.

venerdì 12 marzo 2010

Era meglio tacere


Fonte, queerblog

Vediamo un po': quando è uscito al cinema "le fate ignoranti" avrò avuto, mi pare, diciassette anni. Ricordo d'essere andata al cinema a vederlo, d'aver pensato hm si non è male, non ricordo sparate idiote da parte degli attori in merito a questioni gay. Sono anche andata al cinema, qualche anno dopo, a vedere "cuore sacro". Pessimo, stranamente non gay. Poi c'è stata "la finestra di fronte", in dvd. Non ricordo sparate gay. "Saturno contro" l'ho intravisto su Sky una domenica mattina metre cercavo di farmi passare l'emicrania da gin lemon, ricordo solo una grande querelle su Ambra che recitava, non mi pare ci siano state sparate gay.
Secondo me in questi giorni, in qualche ufficio romano, la povera addetta stampa di "mine vaganti" tira delle gran testate al muro. Prima Scarmarcio, poi Alessandro Preziosi, han dato fiato alle trombe uscendosene con certe cazzate sul mondo gay da farti venir voglia di boiccottare Ozpetk finchè non trova degli attori con un po' di buon senso.
Alessandro Preziosi in: anche io dico la mia sui matrimoni gay


Non siamo pronti. Dio solo sa come un uomo e una donna riescono a stare uniti sotto il sacro vincolo, figuriamoci due uomini. Avere la dimostrazione del contrario non mi piacerebbe

Ma che senso ha? Dov'è un senso logico? Dove??? Che diavolo ti dice il cervello?
Siccome tu hai avuto un po' di problemucci con la tua Vittoria Puccini, allora non ce nè per nessuno. Siccome a me, nonostante i ripetuti tentativi, i broccoli proprio non piacciono, sto pensando di farli ritirare dal mercato e farli sostituire dai pomodori verdi. Ti piacciano i broccoli? Cazzi tuoi. Io ho deciso che i broccoli puzzano, fanno shifo e quindi ti mangi pomodori. Verdi. Stessa cosa per la maionese,raus maionese. Senape per tutti. Schenll schenll gelato alla crema, esilio per te. Sostituito dalla liquirizia, senza pietà.
E senza autorità alcuna, senza buon senso, senza aver neache provato a dire una cosa intelligente.Non so perchè, ma lo facevo più serio.

giovedì 11 marzo 2010

Been there, done that


C'è da dire che il concerto mi è piaciuto, anche più di quanto mi aspettassi. La ragazzina qui sopra ha dimostrato di avere una gran voce, di saper tenere il palco da sola (per quanto il concerto non abbia avuto chissà che durata) e muoversi anche come Elvis, all'occorrenza.
Oramai, però, inizio ad avere una certa età (etwas mi dice sempre che sono melodrammatica, eh), abbastanza da essere più vecchia della suddetta ragazzina sul palco e da innervosirmi quando la pippialla (per le lettrici sarde) che mi sta attorno prende a pogare. Non per il pogo in se, figuriamoci (come da titolo: been there, done that), ma non si può pogare su LaRoux, su.
In compenso, io ed Etwas abbiamo fatto birdwatching molto divertite, trovando un sacco di cloni con la banana in testa (maledette, mi toglievate la visuale) che cercava inutilmente di imitare la fiammella rossa che agitava Elly Jackson con gran colpi di collo.
Dev'essere stata una di queste banane che, tra una canzone e l'altra, ha dichiarato la sua fascinazione in maniera molto fine, oxfordiana direi, in accordo con la provenienza inglese della band.
Tra l'altro, ho deciso che non c'è tanto da giocare ad indovinare la sessualità di Elly Jackson, ultime dichiarazioni o no. Nessuna ragazza etero si vestirebbe mai a quel modo. Punto.
(Tanto più che ha dichiarato tutta gaudente come non vada tanto d'accordo coi peni, e come sia salita sul palco con un quarto d'ora di ritardo per trovare e picchiare un altro componente della band che le aveva lasciato in camerino una foto di un pene, a quanto pare, enorme.)

martedì 9 marzo 2010

Gli etero sono proprio i migliori genitori possibili


La mattina ho bisogno di due cose per svegliarmi: cioccolato e musica. Altrimenti potete anche tentare quello che volete, ma rimarrò a fissare il vuoto per niente cosciente. La mattina, quindi, prima di andare a lavoro, mi somministro prima una tazza di latte col cioccolato (si, in fondo sono una bambina) e poi una ventina di minuti di musica on my way to work. Motivo per cui sul tram indosso delle enormi cuffie che solitamente sono anche isolanti. Motivo per cui di solito mi risparmio le illuminanti conversazioni che la gente si scambia alle nove del mattino. Ieri, però, non è andata così. Che fosse troppo basso il volume di Elvis che mi cantava nelle orecchie o troppo alto quello della sciura che mi parlava accanto non so, fatto sta che l'ho sentita lamentarsi perchè la scuola concedeva ai figli troppi giorni di vacanza, per Pasqua, imperdendole di mollarli ad una baby sitter e facendole saltare il suo agognato/ prenotato/ meritato soggiorno al mare.

Some parents!

lunedì 8 marzo 2010

Era meglio tacere


E' che una ci prova anche, a concentrarsi sulle cose positive, è che una vorrebbe anche, postare delle cose carine, positive, dai che almeno oggi c'è il sole e Kathryn Bigelow ha vinto l'oscar come miglior regista, però ammettiamolo: la realtà fa schifo. Ho un articoletto con intervista ad Arisa che dice cose tanto carine (ciao Arisa, ti vogliamo bene) sulla scrivania da due settimane, e mi dico si dai che lo posto domani, certo come no, esce sempre una cazzata che fa salire il livello di livore tzè, in un attimo.
Ieri io e the frog stavamo placidamente pranzando, tv accesa a caso, zapping pigro della domenica, si finisce su canale cinque. Da Barbara D'Urso ospite Elena Santarelli (che se non lo sapevate prima era un'attrice, ora invece viene qualificata come sexy mamma, sapevatelo) con un'intervista davvero commovente e dimmi, cosa hai provato quando hai scoperto che stavi per per perdere il bambino? ma niente, Barbara, sai, quel giorno mi si stava anche staccando un'unghia del piede, ho pensato che almeno l'unghia si salvi!
Ero tutta intenta a mangiare la mia zuppa di pomodoro ignorando l'emicrania quando Barbara D'urso, per l'ennesima volta, ha aperto la bocca a sproposito:

E si, insomma, i tuoi inizi da modella non sono stati facilissimi, vero?
Eh no, Barbara, mi dicevano sei bella, ma hai una faccia troppo classica! Troppo antica! Da Valeria Mazza, da Claudia Schiffer, non vai bene!
Eh, sarà stato uno stilista gay invidioso!

A parte che qualificare una critica negativa come seisoloinvidiosa è degna della peggior bimbominkia scema, e che la Santarelli possa sembrare la Schiffer è un po'opinabile, Barbara D'Urso, sei stai zittà è meglio. Dal più burino Roberto Cavalli a Rick Owens, di stilisti eterosessuali sposati e pure con santa prole, è pieno il mondo della moda. Per non parlare, sai cara Barbarona, delle stiliste donne! Donne! Quanta emancipazione, eh? Troppa emancipazione!
Barbara d'Urso, non so come tu possa ostinarti a considerati un'amica dei gay un'icona gay,uuuh i miei sensibili amici gay! E poi uscirtene con certe vaccate. Taci, che è meglio.

E poi pare che mercoledì nevicherà. Perché proprio mercoledì, peeerché??

venerdì 5 marzo 2010

Words are stupid, words are fun


L'ho intravisto l'altro giorno in metropolitana, la sciura davanti a me se lo leggeva tutto assorta. E ho riso così forte da sentirmi ridere nonostante gli auricolari ben conficcati nelle orecchie.Ritrovato qui, sempre grasse risate!
E facciamocela una risata, che domani potremmo anche essere fredde!
Bene, finito il momento dell'ilarità, me ne torno nel mio armadio a cercare abiti che non vedo da un po'.
Grasse risate!

giovedì 4 marzo 2010

Baby reading


Ieri a lavoro mi è capitata per le mani una rivista di letteratura per ragazzi (Liber85), che in copertina recitava "Oltre la gay barrier - omosessualità e omofobia nell'attuale letteratura per ragazzi". Omosessualità? Nella letteratura per ragazzi? Davvero? Questa mi giunge nuova. Certo, sono passati un po' di anni da quando facevo parte di quella fascia di lettori, ma ricordo che la prima volta che ho incontrato un personaggio gay, sono rimasta piuttosto stupita. Avevo, allora, su per giù undici dodici anni e il testo in questione era un racconto di Clive Barker (gay egli stesso). Così anche per Lucy Scarpetta, nei libri di Patricia Cornwell. C'era qualcosa di emozionante in quelle pagine perché era qualcosa di totalmente nuovo.
Che le cose siano cambiate (come sostiene la rivista in questione), non può che farmi piacere.
Magari così il primo contatto col mondo gay non sarà un compagno di scuola un po' sboccato che ne apostrofa un altro come "gay" (in tutte le varie e offensive declinazioni). Anche perché, si sa, i bambini interiorizzano facilmente le sensazioni e le situazioni del mondo circostante, e l'omofobia non fa eccezione.
Conosco diverse persone che erano non omofobi ma un po' ostili nei confronti del mondo omosessuale, prima di scoprirsi essi stessi gay. Io, nel bene o nel male, ho capito di esserlo molto presto, ben prima di formarmi un'opinione a riguardo, ma alle volte mi chiedo come avrebbe pensato, la mia testa da bambina.
E voi? Cosa pensavate dei gay prima di fare coming out con voi stesse?

mercoledì 3 marzo 2010

I hate the way you love


Questa è una confessione: inizio a pensare d'esser diventata eterofobica.
Normalmente, non mi fanno ne caldo ne freddo: come è giusto che sia. Non ho problemi ad andare nei loro locali, non ho problemi a vedere solo loro alla tv, non ho problemi ad assistere ai loro matrimoni. E' ovvio che il mondo ne sia pieno, come è ovvio che 7 studenti di filosofia su 10 siano saccenti e portino pantaloni a quadretti con camicia a quadretti solo più grossi. Utimamente, forse complice la lettura di Diritti diversi, la legge negata ai gay, ho iniziato a destarli veramente tanto.
Ma veramente tanto. D'una furia cieca che rasenta l'odio. Non tutti, però: solo le coppiette impegnate in atti stucchevoli in pubblico. Ecco, quelli vorrei solo dividerli, e poi magari dargli qualche colpo. Forse più di uno. Forse ieri, davanti a smancerie così smaniose tranquillamente etichettabili come atti osceni in luogo pubblico all'ora di punta della metro toglietevi dalle porte cretini ho pensato oh, se vi prendesse dentro il treno!
Forse oggi, mentre a lezione cercavo di capire invano la regola d'inscatolamento del linguaggio formale ho pensato oh, che gran voglia di prendere American Tabloid dalla borsa e darlo in testa alla coppietta che continuava a scambiarsi bacini, tenerezzine, bisbiglini, ma state un po zitti cretini. E questo prima del "punto di rottura", ovvero il momento in cui la lezione diventa una confusa nebulosa e io guardo fuori dalla finestra sperando finisca in fretta. No.Non stavano interferendo con i miei processi cognitivi, stavano giocando col mio senso di sopportazione. E' vero che una volta iniziato il semestre io divento nervosismo puro, ma la mai eterofobia non ha nulla a che fare con le lezioni, la metro, la noia: la mia eterofobia è tutto minority stress puro. Purissimo.
Le poche volte che io e the frog abbiamo seguito dei corsi insieme, il punto di rottura si presentava subito, 30 minuti di attenzione e il restante a guardar fuori. Magari mentre guardavo fuori dalla finestra magari le prendevo la mano, o iniziavo a darle un sacco di noia per ricevere attenzione: nonostante la nebulosa confusione dovuta alle noiose lezioni, non sono ancora del tutto scema, o sorda. Che, non la vedevo/ la sentivo la gente a occhi sgranati? Insomma, nulla di nuovo: se sei lesbica pensa un po' ti fissano. Anche in università, e non fai la cattolica. Non come gli stronzi a lezione, in piazza duomo, sulla metro. Loro passano sotto silenzio, loro sono normali. Loro possono essere abbastanza scemi da utilizzare un preservativo che si è fatto un giretto in lavatrice e guadagnarci un bambino, io devo emigrare/spendere soldi/incrociare le dita/fare una trafila burocratica che mi sfinirà.
Io invece devo dimostrare. D'essere intelligente, una persona a modo,di non volere bambini per poi abusarne. di non essere sediziosa et lussuriosa, di non avare altre turbe a parte quell' d'amare una ragazza. Etcetera etectera. Che già parto svantaggiata, su una scala da uno a dieci parto da meno uno, in quanto lesbica. Facciamo anche meno due, va. Mettiamo a meno uno i bisessuali, loro si posson sempre redimere. Ecco. E se ti va bene di guadagni l'affermazione da sciura Maria "l'è tanto brava, anche se l'è gay..." Se ti va male sei una brutta persona, e pure gay.
E che palle, dico io. Invecchio, mi pesa sempre di più e divento sempre più rancorosa. Con tutto il caffè che bevo, non mi fa bene. Quindi: o queste antipatiche coppiette eteropride non la smettono di creare melassa ad ogni angolo della strada, o non lo so, non lo so boh.
Unimi ti odio, guarda come mi riduci